Capitolo V

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Il set palpitava letteralmente come un cuore messo allo scoperto , le luci soffuse e la musica di Cipriani avevano permeato tutta la scena , era tutto pronto per l'ingresso degli attori e Tony il primo attore che affettava tanta modestia in effetti era al colmo del suo talento e della sua bravura : in stato di grazia.

Mancava solo il regista. 

Mancava solo la prima attrice.

Era  nel camerino di Florinda, Enrico Maria e malediceva mentalmente tutte le essenze e i profumi di questo mondo che avevano deciso come residenza il camerino di Florinda:era l'odore di mille orchidee putrefatte in mezzo alla foresta pluviale il sentore della vainiglia che a litri era stata versata sul divano, un odore dolciastro e stordente era peggio che aver mangiato del Peyote. 

Enrico Maria stringeva le mani di Florinda lei stringeva le mani di Enrico Maria e intanto le sue lacrime pesanti e calde lacrime cadevano sulle mani di entrambi :

"Non mi Ama , capisci ? Romi non mi ama , io l'adoro bacio le orme che lei lascia sulla moquette e ancora la conforto l'abbraccio e la consolo , ma lei quando mi guarda in effetti non mi vede ! come se fossi trasparente ! il suo sguardo mi passa da parte a parte e si perde sulla nuca di quell'uomo che invece se ne frega di lei ! come si può essere così ottuse?

Enrico Maria cercava la strada della persuasione e capì di averla trovata :

"Hai ragione cara non meriti tutto questo perché è toccato a te ?perchè l'amore travolgente che provi per quella persona tocca una sorte cosi miserevole? chi le ha dato il diritto di deluderti anzi di tradirti? questo devi ricordare sul set! dovrai essere livorosa , dovrai ricordare che non c'è stato rispetto per i tuoi sentimenti più profondi e sacri ! sei stata bistrattata , delusa , derisa , vai ! mostra tutto il tuo sordo furore . 

E le mani di Enrico Maria salirono lungo le braccia , le bellissime braccia di Florinda , fino all'incavo delle ascelle fino alle statuarie clavicole , poi si fermarono quelle mani sapevano quelle mani che non potevano andare oltre. 

Florinda guardò Enrico Maria con trasognati occhi due pozzi oscuri erano quei occhi castagni d'inverno erano quegli occhi poi semplicemente scivolò sul set entrando come trasfigurata erano occhi di un basilisco e Tony ne fu trafitto .

Nel camerino Carla uscì dal viluppo delle tende dove si era tenuta nascosta , tossi sbuffo :

"e allora caro ? sei riuscito nella tua opera d'incantamento ?"

Enrico Maria le carezzò la pancia enorme , Carla ormai era prossima al parto , ed Enrico le  sussurrò :

" Se fossi un vero stregone riuscirei a trovare una formula per riconoscere mio figlio , ma non posso visto che sono sposato con prole. Più che uno stregone sono una cartina di tornasole che si intinge nell'umore delle persone ! e mi coloro ! io mi coloro ! "




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