Il saggio di chitarra

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Un anno prima

Mentre venivano presentati i brani che avrei suonato per il saggio, sistemai tutto l'occorrente. Per il saggio di chitarra avevo portato una partita di Brescianello, musica antica per intenderci, e il numero diciassette di sor, un bel brano composto da uno dei più grandi promotori della musica spagnola. Dopo l'applauso di rito, chiusi gli occhi, feci un respiro profondo e iniziai a suonare. Inizialmente tutto andò per il verso giusto però, complice l'ansia, dopo aver macinato le prime note cominciai a fare i primi errori che fecero da apripista ad errori più gravi. Finito di suonare, ricordo solo il volto irrigidito del mio maestro e quello stronzo di Davide, che chiaramente, se la rideva a trentadue denti.

Il mare non ha orizzontiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora