Il mare non ha orizzonti

La prima prova

In quei giorni iniziarono le prove con l'orchestra della Magna Grecia, uscito da scuola infatti andai a casa, mi feci la doccia e scelsi un maglioncino carino da mettere per le prove. Suonai qualcosina per riprendere un attimo la mano e preparai la borsa. La sede in cui si svolgevano le prove era la stessa in cui feci l'audizione, anche se chiaramente si trattava di un'aula differente. La sede, prima di essere quasi una vera e propria scuola di musica, era un convento per monaci, infatti era organizzata in aule che in passato costituivano le camere personali dei singoli monaci.

Appena entrai mi recai direttamente verso l'aula in cui avremmo fatto lezione, tutte le aule erano numerate e ogni settimana veniva affidata una determinata aula ad ogni maestro. Appena entrai nell'aula la prima cosa che notai fu Davide, lo stronzo del parco.

La lezione finì in un batter d'occhio, il nuovo maestro sembrava una persona molto composta e innocua. Uscito di lì trovai Chiara ad aspettarmi con un paio di libri fra le mani. Quindi andammo a casa, mi cambiai e mi buttai sul letto con Chiara.

<<Beh che libri sono?>>

<<I libri che mi hai prestato l'altra volta di cui ti sei dimenticato, come tuo solito>> disse sorridendo com'era suo solito fare.

<<Ah beh mi scusi, avere tuo zio come docente mi porta via molto tempo e di conseguenza non posso ricordarmi tutto>>

<<si si certo, che tanto non sai nemmeno com'è fatto mio zio e poi, non credere che sarai privilegiato solo perché sei il mio ragazzo. A zio ho chiesto esplicitamente di maltrattarti il più possibile.>> disse con tono malizioso.

<<Ah beh ti ringrazio, tanto non ho bisogno del tuo aiuto per fare bene e i libri puoi tenerli, così quando ti capiteranno davanti agli occhi ti ricorderai che te gli ha regalati il violinista più bravo di tutti i tempi>>