Il giorno dopo girando per i vicoli di Bari trovammo una libreria, appena la vedemmo non ci pensammo due volte ad entrare. Trascurando il fatto che i negozi erano tutti muniti di aria condizionata, io e Chiara andavamo matti per i libri. Ci piaceva girovagare fra uno scaffale di libri e l'altro con il profumo della carta sotto il naso. Per non parlare delle persone che incontravamo in libreria: una volta incontrammo una mamma sulla cinquantina che mentre scrutava attentamente i libri attaccò bottone chiedendoci che genere di libro cercassimo.
Personalmente ho sempre pensato che i lettori instaurino un rapporto intimo con la lettura, e con certi libri. Ho sempre pensato che ogni libro letto avrebbe contribuito nel formarci come persone, come se fossimo alberi secchi che piano piano si raddrizzano, si fanno più belli e imparano a camminare meglio e ad un passo più sostenuto. I libri ci danno la possibilità di vivere un'altra vita, di incominciare a vedere le cose da più punti di vista. Alle volte, basta spostarsi per rendersi conto che avere due punti di vista differenti non vuol dire aver torto.
Dopo aver scrutato attentamente tutti gli angoli della libreria decidemmo di sederci un po' a leggere qualcosa, anche se dopo poco andammo via.
Il nostro bottino, se così lo possiamo definire, fu di un paio di libri di Brenda Novak e due copie del romanzo di Michele Merlo. Io e Chiara molto spesso compravamo lo stesso libro per leggerlo assieme, facevamo a gara a chi finiva prima.
Usciti dalla libreria continuammo a vagare per le strade di Bari, in un vicolo piuttosto piccolo trovammo la famosa "strada delle orecchiette": una piccola stradina che prendeva questo nome per via delle signore baresi che preparavano la pasta fresca.
Scrutando i vari tavoli la mia attenzione fu catturata da una signora un po' avanti con l'età e con due occhioni grandi e dolci. Se c'è una cosa che mi ha veramente colpito di una persona, erano gli occhi di quella donna che con tutta l'amore del mondo ci presentò le ricette tipiche della cucina barese.
Superate la strada delle orecchiette, cercammo il primo panificio per provare la focaccia. Ci bastò poco tempo per renderci conto che a Bari focaccia e birra andavano parecchio, anche se la marca di birra più venduta lì non era nata a Bari.
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Il mare non ha orizzonti
Ficção GeralMatteo è un ragazzo che per colazione, pranzo e cena mangia pane e musica, gli basta un clarinetto per divertirsi e dedica tutto se stesso a questo. Con il passare degli anni si fa sempre più forte il desiderio di ritagliarsi un posto in questo mond...