Capitolo 2

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1 mese dopo.

Casa Bridgerton.
Violet camminava avanti e indietro stropicciando il farzoletto di seta con cui si tamponava le lacrime. Colin Bridgerton era la ragione di quelle lacrime.
Anthony e Benedict trascinarono Colin in soggiorno.
-Che dire fratelli.....grazie!- facendo un eccessivo inchino - senza di voi sarei ancora in galera a rilassarmi e a giocare a carte con un farabutto che mi stava ripulendo degli ultimi centesimi.
Colin non era più se stesso. Anthony non sapeva più quante volte aveva dovuto tirarlo fuori dai guai e francamente stava perdendo la pazienza. A giorni doveva partire per il viaggio di nozze tanto agognato ma era titubante a lasciare questa patata bollente alla sua famiglia.
Guardò Colin col cipiglio da "visconte" come lo chiamava sin da piccolo proprio Colin.
Capelli lasciati lunghi e barba incolta, Colin più che a un gentiluomo sembrava un vagabondo. Era sconvolgente vederlo così per sua madre, che si mise di nuovo a piangere. Ma la cosa più sconvolgente era vedere i meravigliosi occhi verdi di Colin ....vuoti assenti..
-Madre non piangere.... - disse andando incontro alla madre - sto bene, mi sto solo divertendo. Cosa che gli altri maschi Bridgerton sembra non ricordare come si fa...-
Violet rabbrividì sentendo il corpo robusto e appesantito del figlio e una sorta di rabbia la prese in pieno petto.
-Non mi toccare, Colin Bridgerton, non finché non ti avrai ripulito come un vero gentiluomo -
-Madre.... - guardando con accondiscendenza la madre.
-Zitto, parlerai quando sarai interpellato. E voi, grazie di avermelo riportato, ora fuori di qui e....chiudete la porta. - disse decisa Violet
Benedict e Anthony guardarono Colin e poi la madre e visto che erano abbastanza intelligenti, lasciarono la stanza.
Colin faceva avanti e indietro a braccia conserte sbruffando.
-Oh no Colin Bridgerton, non pensare neanche per un secondo di provare a farmi perdere la pazienza. Sei un adulto e da adulto ti comporterai! Quindi siediti! - disse Violet alzando la voce e poi sospirando.
Colin rimase un attimo a bocca aperta ma poi si sedette, dimostrando di avere ancora sale in zucca.
-Che cosa è successo? -
-Madre....-Colin scosse la testa
-Amore mio, non ti riconosco più. Un tempo illuminavi la stanza dove entravi solo sorridendo, non viaggi più, i tuoi fratelli più piccoli non ti vedono quasi mai. Chi ti ha ridotto così? -
-Lo vuoi proprio sapere madre? - urlò Colin - vuoi sapere chi mi ha ridotto un miserabile? Penelope Featherington!! Ecco di chi è la colpa. -
La madre lo guardò di stucco e poi sorrise.
-E cosa ha fatto, di grazia, quella povera ragazza? -
-Cosa ha fatto?? Cosa ha fatto? Lei è venuta qui ogni santo giorno, e mi girava sempre intorno. Poi è cresciuta e diventata bellissima e io non riuscivo più a guardarla come una amica....ma come una donna! E mi ha fatto innamorare di lei!! Capisci!!. Un mese fa ero deciso a iniziare a corteggiarla e cosa dice davanti alle sue amiche?? Che sono un girovago sognatore che non aveva bisogno di un uomo come me che le facesse la corte!! -
-Ti ha ferito nell'orgoglio ti capisco, ma perché non gli hai parlato, testone che non sei altro!! -
-Perché lei è partita per sposare una persona che non conosce neanche!!-
-Ohh santo cielo. Beh oggi vedrai che riuscirete a risolvere la situazione, ne sono sicura! -
-Cosa? Perche!? Quando? - disse confuso Colin
-La stiamo aspettando per il the sono certa che vi chiarirete... -
-Non voglio vederla... -
-Ma Colin... -
-Non voglio vederla!-urlò e uscì dalla stanza a passo di carica.

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