Capitolo 5

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Colin sentì come se qualcosa gli fosse volato via dalle spalle, un peso che non c'era più, e iniziò di nuovo a respirare a pieni polmoni.
-Ohh Pen da quando sei diventata cosi adorabilmente impertinente? -
-Da quando sono terribilmente preoccupata per te, e non solo io, anche la tua famiglia. Pensa che Benedict è cosi sconvolto che vuole farmi la corte.. -
-Che cosa hai detto?? - ringhiò Colin - Dovrà passare sul mio cadavere... -
-Per favore puoi accendere la luce- disse più dolcemente Penelope.
Colin accese la luce..e Penelope si portò la mano guantata alla bocca per soffocare un grido.
Colin aveva un pantalone logoro di fustagno aderente alle gambe e una camicia beige aperta, ma la cosa che la sconvolse di più era il viso. Aveva una barba incolta da giorni, lunga e i capelli lunghi che erano legati con un cordino di pelle.
Anche per Colin fu uno shock vedere Penelope, era bellissima. Fasciata in un vestito bordeaux che risaltava la sua bellissima pelle. I capelli erano completamente sciolti e leggermente arruffati a causa della caduta di prima. Era terribilmente sexy e non sembrava accorgersene.
Penelope iniziò a piangere.
-Ohh Penelope non devi piangere per me...non ne vale la pena, per un idiota come me-
-Invece si che vale la pena piangere per te....e si! Sei un idiota! -
-Te l'ho già detto che sei terribilmente impertinente ma ti dico anche che sei...bellissima. -
-Non sono bellissima -
-Ahh ma non dici nulla sulla tua impertinenza - disse accarezzandole la guancia.
-Voglio spiegarti perché ho parlato così quella sera... -
-Non ce n'è bisogno.. -
-Si invece. Quelle non erano amiche mie, non ho mai avuto amiche, mi hanno sempre trattato alla stregua di una nullità. In quel momento parlavano con me perché sono pettegole e cercavano di trovare qualcosa su cui sparlare. E in quel momento erano interessati a me e te... Ecco perché non ho detto nulla di noi e ho detto che tu sei un girovago sognatore per non incoraggiare le loro dicerie. -
-C'è un noi? - disse Colin che continuava ad accarezzare il braccio di Penelope
-Non lo so Colin, dimmelo tu... - disse guardandolo negli occhi con insistenza. Penelope non abbassò lo sguardo neanche per un secondo.
Per un attimo Colin si perse il quell'azzurro così candido e splendente e fu lui ad abbassare lo sguardo rimanendo senza parole.
Quella donna, si Penelope era una donna, sapeva il fatto suo ed era decisa in ciò che voleva e lui??
-Come immaginavo....- disse delusa Penelope - vuoi solo giocare con me...il tuo ego non apprezza che io ti abbia offeso davanti a delle persone è solo di questo che ti interessa, non sei interessato a me ma solo al fatto che ti abbia rifiutato davanti a loro. Ora Colin, prima che qualcuno si accorga della nostra assenza, fammi uscire da qui. Subito. Apri questa porta- disse sull'orlo del panico girandosi verso la porta per non far vedere le sue lacrime
-Aspetta....-disse appoggiandosi a lei- aspetta....fammi parlare, fammi dire che cosa sento dentro in questo momento, amor mio-
Penelope si pietrificò a quelle parole.
-Sono orgoglioso di te Penelope, sei una donna forte, combattente. Hai avuto il coraggio di guardarmi negli occhi e dirmi ciò che pensi veramente. Non ti sei tirata indietro neanche quando mi hai visto come sono ridotto. Dio sei così bella, intelligente e sensuale che....posso capire e anche perdonare Benedict per volerti fare la corte. Chiunque dovrebbe volerti, perché sei speciale e rendi speciali anche gli altri, e per questo che ti amo. Dio mio ti amo da quando forse ti ho conosciuta e mi hai dato quel calcio dolorosissimo allo stinco perché io ti ho tirato le trecce.. - Penelope sorrise a quel ricordo di bambini.
-Volevo pensare che crescendo sarebbe passata questa fissazione su di te, ma ogni volta che ti vedo mi mozzi il fiato, il mio cuore batte forte e io....diamine non riesco a connettere, e mi ritrovo li a guardarti senza proferire parole o alle volte a dire stupidaggini. Io ti amo Penelope anche se tu non mi vorrai, ma ti prego, per la mia sanità mentale, dimmi che mi vuoi. -
-Ti voglio, ti ho sempre voluto, Colin sempre anche quando ti comporti da stupido e non sai come prendere ciò che desideri, anche se c'è l'hai davanti da una vita! -
-Ohh Pen sei la parte migliore di me- la girò verso di se - ti farò uscire ma mi devi fare una promessa. -
-Che promessa? - disse guardandolo di sottecchi.
-Che mi permetterai di chiederti in moglie, quando sarò degno di te... -
-E quanto tempo farai ancora passare Colin Bridgerton? Fra un po' sarò una vecchia decrepita e tu sei già vecchio ora... -
Colin rise così fragorosamente che Penelope gli dovette tappare la bocca con la mano.
-Ssstt potrebbero sentirci!! -
Colin prese la mano di Penelope e la baciò più volte.
-Penelope Featherington, il tempo di farmi un bel bagno e togliermi questo cespuglio dalla faccia e verrò da te e ti chiederò in moglie! -
-E io sarò pronta a dirti di si. - disse appoggiando la mano sul viso di Colin teneramente.
-Mi dispiace Pen per essere stato volgare prima...ho bevuto... Tanto purtroppo e ho perso il controllo. Sentire la tua voce... Il tuo profumo mi ha fatto perdere la testa. Sono mortificato. Ma ti desidero tanto e non ho saputo trattenermi. -
Penelope arrossì vistosamente quando si ricordò le parole e le azioni di Colin.
-Non ti preoccupare Colin -
-Ma ti desidero ancora, ora che so che anche tu mi ami, ti posso chiedere una cosa? -
-Ehmm....cosa?- quasi impaurita.
-Posso baciarti? -
A Penelope sembrava gli stesse scoppiando il cuore dall'emozione.
-Si, mi piacerebbe tanto. -
Colin prese il viso di Penelope tra le mani e si avvicinò a lei, appoggiò le labbra delicatamente sulle sue. Voleva far dimenticare la sua rozzaggine di prima e fargli capire che c'era ancora dolcezza e passione  in lui.
Penelope iniziò a ridere piano.
Colin la guardò stranito.
-Cosa c'è da ridere? -
-Mi fai il solletico-
-Ahh allora dovrò essere più incisivo e cosi non penserai più alla mia barba.- e Colin la baciò con tutto il desiderio e la passione che provava per lei, non trattenendo più nulla perché oramai era sua.
All'inizio Penelope si muoveva titubante, essendo inesperta. Quando sentì la lingua di Colin che l'accarezzavano le labbra e cercavano di dischiuderle, sentì un brivido lungo la schiena e gemette. Colin la strinse di più a sé e iniziò a divorare quelle dolcissime labbra, la incoraggiò con la sua lingua a giocare con lui e Pen iniziò a muoversi in perfetta sintonia con lui. Prese anche l'iniziativa di affondare le mani nei capelli di Colin sciogliendoli.
Fu Colin a gemere questa volta e la fermò
-Dobbiamo fermarci, Pen sennò non riuscirò a smettere....non voglio prenderti qui. Ma voglio averti come mia moglie, nel nostro letto e farti impazzire.- la guardò con passione poi gemette guardando il suo viso.
-Ohh Pen mi dispiace....ho irritato la tua bellissima pelle... - disse accarezzandola.
-Non mi importa....mi è piaciuto tanto essere baciata.....lo potremo rifare anche se non siamo sposati? -
Colin rise appoggiando la fronte sulla fronte di Penelope.
-Ohh Pen potremo fare tante cose e potrai baciarmi tutte le volte che vuoi... Ma ora è meglio che tu vada. -
-Si vado...e ci vedremo domani? -
-Non mi fermerà neanche un uragano. -
Penelope sorrise a Colin e si spostò dalla porta per permettere a Colin di aprirla.
-A domani Colin -
-A domani Penelope -

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