Fine

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Dopo un pranzo leggero dove si erano aggiunti George, Thomas e Jane, si erano riuniti in salotto in attesa dell'ospite.
Jane che assomigliava molto come colori al padre Colin, stava tesa come una corda di violino vicino alla madre. Colin gli aveva rivolto si e no qualche parola, Agatha vide l'agitazione della sorella e capì.
Andò dal padre e chiacchierata animatamente con George e Albert.
"Papà posso parlarti un attimo?"
"Certo tesoro, come ho detto già a tuo marito, sono felicissimo che voi siate tornati a Londra e soprattutto che mi farete diventare nonno! Qualsiasi cosa voi abbiate bisogno dovete solo dirlo"
"Sono preoccupata"
"Perché...il bambino...tu.."
"No no io e il bambino o bambina stiamo benissimo. Sono preoccupata per Jane. Perché è così tesa? "
Colin ringhiò
"Stiamo aspettando un Lord che mi chiederà il permesso di corteggiarla...ma dico...ha sono 16 anni... una bambina, voglio proprio vederlo in faccia e poi...poi"
"Cercherai di infilzarlo come hai fatto con Albert?"
"Quante volte lo devo ripetere! è stato un incidente!!"
"Papà, ti amo più di qualsiasi cosa al mondo ma non sei proprio una persona accomodante quando si tratta delle tue figlie, prometti davanti alla tua futura nipote che tratterai quel povero ragazzo con rispetto e gentilezza."
"Non lo so.... devo vedere di che pasta è fatto...e poi perché dovrebbe essere una femmina mia nipote...potrebbe essere anche un maschio..."
"Perché non vedrei l'ora di vedere te e Albert quando si farà avanti lei con il suo spasimante"
"Oddio..."

Jeffrey richiamò l'attenzione di tutti annunciando l'arrivo dell'ospite.
Jane strinse spasmodicamente la manica del vestito della madre, ma quando entrò Terence i suoi occhi furono solo per lui. E Terence si aprì in un sorriso così dolce che Penelope se ne innamorò subito.
Si girò immediatamente verso Colin con un cipiglio di avvertimento.
Colin non la degnò neanche di uno sguardo tanto era attento a fissare i due innamorati.
"Lady Bridgerton è un piacere incontrarla" disse inchinandosi davanti a Penelope e porgendogli un mazzo di fiori spettacolare.
"Oh Lord Barnett" alzando la voce per Colin " non dovevate, questi fiori sono incantevoli"
"Miss Bridgerton " dando un unico fiore a Jane, un giglio.
"Lord Barnett " disse con voce tremolante Jane.
Terence fece un inchino ai fratelli di Jane che sembrassero già lo conoscessero.
Poi si rivolse a Colin.
"Lord Bridgerton è un piacere conoscerla".
"Niente fiori per me?" disse con ironia Colin
"No signore, non ero sicuro delle vostre preferenze."
Colin alzò e puntò finalmente i suoi occhi verdi su quelli di Terence notando cosa aveva probabilmente colpito nella figlia.
Incontro un paio di occhi azzurri pieni di ironia e curiosità, i suoi stessi occhi.
Scoppiò in una sonora risata che fece schizzare una Jane ancora impaurita.
"Andiamo a bere uno buon brandy nel mio studio così ti parlerò dei miei fiori preferiti e di mia figlia. Albert accompagnaci."
Albert sussurrò a Colin.
"Niente scherzo dello spadino signore??"
"Vediamo Albert....vediamo" disse Colin sorridendo.

La sera finalmente era finita e con tutti i figli ritirati nella proprie camere, non vedeva l'ora di raggiungere sua moglie.
Bevendo l'ultimo sorso di brandy scosse la testa sorridendo. Guardava i suoi libri e il libro della moglie. Poi guardò i piccoli gingilli che nell'arco degli anni gli avevano regalato i suoi figli.
Poi pensò a quando Penelope lo andò a cercate nello studio del padre, la sua risolutezza a salvare la sua anima. Quella donna era una forza della natura. Gli scoppiava il cuore per tutto l'amore che aveva per lei. E ora aveva una voglia di lei così intensa che quasi non respirava.
Si diresse verso la loro camera risoluto.
Aprì la porta e lei era lì, davanti allo specchio che si pettinava.
"Mi stavo chiedendo quando saresti arrivato." gli disse sorridendo e girandosi verso di lui.
Aveva un vestaglia impalpabile e le sue forme voluttuose gli seccarono la gola.
Andò verso di lei.
"Sono stato un bravo papà stasera?"
"Si ... anche se ho preventivamente fatto mettere via tutte le tue spade da Jeffrey"
Colin sorrise accarezzando le spalle della moglie, lasciando scivolare la vestaglia.
"Un momento..."
Colin gemette.
"Mi vuoi uccidere Pen " stringendosi contro di sé per fargli sentire tutta la sua eccitazione.
"Volevo solo ricordarti che abbiamo un appuntamento in veranda...ho fatto preparare tutto..."
Penelope si alzò.
"Vieni amore mio, oggi è stata una giornata impegnativa per te, meriti sempre tutto il mio amore ma stanotte sarai coccolato, vezzeggiato e amato da una moglie piena di gratitudine per la bellissima vita che mi hai donato"
A Colin luccicarono gli occhi di amore e lussuria.
"Un altro matrimonio..."
"Ehh si amore mio"
"E sarò pure nonno!"
"Si ma sarai il nonno più bello e giovane di Londra "
Colin rise e prese in braccio sua moglie.
"Vieni qui piccola ammaliatrice, il tuo girovago sognatore vuole portarti in paradiso "

Nei panni dell'altro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora