La scuola per me non è mai stato un peso, perchè mi sono sempre impegnata il giusto portando buoni risultati a casa, ma quando ho capito che dei miei buoni risultati non se ne importava nessuno ho iniziato ad andare male.
Adesso nella nuova scuola non posso permettermi di andare male, soprattutto perchè è l'ultimo anno e devo impegnarmi per raggiungere al massimo dei voti la maturità, così da poter andare in una buona univiersità e avere un lavoro per mantenere me e Francesco da soli, senza essere in debito con i nostri genitori.
Genitori
Non so se è il modo giusto di chiamarli perchè non ci sono mai stati, ma sono pur sempre nata da loro e ho ancora 17 anni perciò teoricamente dipendo ancora da loro.
Fin da quando sono piccola non mi hanno mai dimostrato amore.
Spesso partivano per lavoro, ogniuno da una parte del mondo, lasciando i loro 3 figli ai nonni.
Le volte che stavano a casa era peggio, pensavano solo a loro stessi e litigavano sempre.
Per lo Stato loro sono sempre stati marito e moglie, ma in realtà entrambi avevano tanti amanti e, le volte che non litigavano e non erano partiti, andavano a letto, e si sentiva tutto.
Per una bambina è stato abbastanza traumatizzante, e suppongo lo sia stato anche per i miei fratelli.La situazione è cambiata quando è nata Greta, la mia sorellina, avevo 10 anni quando Claudia, mia madre, si è avvicinata a noi e ha detto "ragazzi avrete una sorellina perciò per un po' non potrò andare a lavoro e non avremo moltissimi soldi".
Si per loro ogni cosa si basava sui soldi e sul lavoro, noi eravamo solo errori nati dopo una delle tante chiavate che si facevano.
Ma da quando è nata Greta è davvero cambiato quacosa, o almeno per i suoi primi 3 anni di vita, Claudia e Franco, mio padre, erano più a casa e litigavano di meno.
Ma forse era solo un sogno, visto che dopo questo periodo è tornato tutto come prima, anzi è cambiato solamente che i nonni non riuscivano più a badarci e perciò abbiamo dovuto badarci da soli e in più far crescere bene una bambina di 3 anni.
Francesco quando poteva veniva a Bergamo per stare con i suoi amici, conosciuti alle elementari, e non gli do colpe perchè aveva 15 anni e voglia di essere adolescente, è nomale che dopo un po' volesse distaccarsi da quel mondo dove doveva badare a noi perchè avevamo dei genitori che non sapevano fare i genitori.
Andrea, mio fratello più grande, cercava di esserci il più possibile, anche se a 17 anni non poteva fare molto, però la sua presenza è stata molto utile per non mollare tutto.
Non avevamo nemmeno tanti soldi, i nonni ci sostenevano le spese scolastiche, quelle per il cibo e anche altre, i nostri genitori ci mandavano una volta al mese dei soldi per le bollette e l'affitto tranne per quelle poche volte che ci facevano dei regali,probabilmente perchè avevano ricevuto un aumento a lavoro, ma il resto dovevamo comprarcelo da soli, infatti sia Francesco che Andrea hanno iniziato a lavorare da molto piccoli, io no perchè dovevo rimanere con Greta.
Gli anni passavano e andava sempre peggio, Claudia e Franco ormai stavano sempre fuori dicendo che avevano troppo da fare, Francesco aveva quasi 18 anni e mi aveva proposto di andare a vivere con lui e Greta a Bergamo mentre Andrea, ormai ventenne, sarebbe andato all'università a Londra, il più grande non se ne sarebbe mai andato finchè noi non ci saremmo trasferiti.
Io e Greta avevamo una passione in comune, ballare, non avevamo i soldi per una scuola di danza ma ballavamo nel nostro seminterrato insieme. Il suo sogno era di vedermi ballare in tv e lei da casa a fare il tifo per me, lei aveva un sogno di vedere me realizzare il mio sogno, e non lei, tutti i bambini con una passione hanno il sogno di realizzare la loro passione, ma lei no, lei voleva vedere me ballare in tv.
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compagni di banco- christian e elisa
FanfictionElisa è una ragazza di 17 anni che si è trasferita da poco a bergamo con suo fratello. Nella nuova scuola incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita, all'inizio era solo il suo compagno di banco ma poi diventerà qualcosa di più? "Immagina guardar...