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🌸BENVENTI NELLA SERRA🌸




Ciao fiorellini!
Buon Primo Maggio!

Ecco a voi il capitolo 7 come digestivo dopo la mangiata di oggi

Non c'è molto da dire  se non che mi scuso per gli errori e che spero vi piaccia questo capitolo di circa 7500 parol  (a me non tanto🤣).

Comunque proseguiamo con il dire che aspetto stelline e commenti















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La luce delle fiamme danzava sulla lama della spada che Jungkook teneva in mano, tastandone il filo con il pollice.

Sentendo ancora qualche intaccatura si rimise di nuovo ad affilarla. Il calore del fuoco lo aveva indotto a liberarsi della tunica, e i muscoli della schiena e delle braccia guizzavano in perfetta armonia nella tenue luce.

Ai piedi del letto, Jimin stava piegando e rammendando alcuni indumenti. Si era tolto il vestito, e indossava solo una camicia da notte bianca. Seduto a gambe incrociate sulle coperte del letto si sentiva come un antico e selvaggio essere mistico.

Forse il sangue di qualche creatura leggendaria gli scorreva davvero nelle vene, perché il calore del fuoco e la vista di quell'Alpha mezzo nudo chiuso in camera con lui per la notte gli aumentava la frequenza del polso.

Strappò con i denti l'ultimo pezzo di filo, e un pensiero gli attraversò la mente: fosse stata quella creatura mistica, adesso avrebbe potuto alzarsi, andare da lui e carezzare quella schiena lucida e levigata, far scorrere le mani lungo quelle possenti braccia.

Al pensiero di quale avrebbe potuto essere la sua reazione, gli scappò una risatina.

Gli occhi di Jungkook si alzarono interrogativamente su lui, e l'omega si affrettò a distogliere l'attenzione e riportarla al proprio lavoro. Jungkook sussultò e imprecò a bassa voce, poi alzò il pollice per mostrarle un piccolo taglio sul quale brillava una goccia di sangue vermiglio.

"Il tuo umorismo mi ferisce," scherzò. "Ti diverte tanto la mia vista?"

"No, Alpha," replicò Jimin, e subito dopo arrossì violentemente, pensando che la sua fretta nel negare quell'accusa avesse tradito il suo interesse. Era sorpreso di sè stesso, perché ora sembrava gradire la compagnia di Jungkook, e addirittura la cercava con ogni scusa plausibile.

Forse Taemin ha ragione? Sono davvero un ragazzo innamorato, più che una bestiolina assetata di vendetta?

Jungkook tornò alla sua occupazione, e Jimin cominciò a rammendare un altro dei suoi indumenti con scrupolosa attenzione.

Un leggero bussare alla porta disturbò la domestica tranquillità della stanza.

Jungkook diede il permesso di entrare, e Wang Lin apparve sulla soglia, si inchinò all' Alpha e andò a sedersi accanto al figlio.

"Come hai passato la tua giornata, bambino mio?" domandò la donna in tono affabile. "Non ti ho visto per niente, oggi. I problemi e le malattie della nostra gente mi hanno tenuta impegnata nel villaggio."

Jungkook sbuffo derisorio a quelle chiacchiere da omega e si chinò sulla lama, affilandola con cura meticolosa. Jimin, però, sollevò interrogativamente le sopracciglia, perché sapeva che ormai sua madre si preoccupava ben poco della gente e ancor meno delle malattie, ma passava la maggior parte delle sue giornate in solitudine accarezzando progetti di vendetta.

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