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🌸🌸🌸Benvenuti nella serra🌸🌸🌸

Con un elegantissimo ritardo e senza alcuna revisione, ecco a voi il nuovo capitolo.

A breve ( o meglio appena mi sarà  possibile) aggiornerò  la scheda dei personaggi  fornendovi a grandi linee un idea visiva delle new entry  di questa ff.

Comunque torniamo a noi.
Le cose si faranno divertenti da ora e spero possano continuare a piacervi.
Mancano circa 8 capitoli alla fine!!!!

Come sempre Stelline e commenti ben accetti!


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Quando la carovana entrò nel cortile della Casa dell'Alpha di Gungnae non ci furono fanfare ad accoglierla, ma quella fu l'unica cosa che mancava. Sembrava che ogni persona nel giro di pochi chilometri fosse accorsa a dare il benvenuto all'Alpha di ritorno al Branco.

Jimin, avvolto nelle voluminose pieghe del mantello orlato di pelliccia di volpe, sedeva con leggerezza sulla sua cavalla, tenendo a freno il focoso animale per restare rispettosamente dietro Jungkook. Il corvino guidò Bam attraverso la folla e smontò davanti al Casa dell'Alpha .

Uno staffiere prese in consegna le redini della cavalla di Jimin, e Jungkook aiutò l'omega a scendere di sella.

Dalla soglia, Somi guardò indispettita la coppia, notando che ogni volta che quei due si toccavano pareva che tra loro scoccasse una scintilla.
Man mano che si avvicinavano alla Casa dell'Alpha , attorno a loro si andava formando un chiassoso capannello: i cavalieri che avevano accompagnato Jungkook e quelli che erano restati, uno stuolo di bambini che si sfidavano l'un l'altro a toccare i cavalieri, Jungkook in particolare, e i contadini ansiosi di sapere novità dalla Capitale.
Somi rientrò nel salone e, quando il portone fu spalancato, i rumori esterni si fusero con quelli interni, e i latrati dei cani echeggiarono nella stanza insieme alle grida di benvenuto. L'invitante aroma della carne che arrostiva sul focolare si mischiava al puzzo di sudore e cuoio e al penetrante profumo del Soju fresco.
Qui Jimin conosceva ogni voce e ogni odore. Era finalmente a casa, lontano dalle pompose ostentazioni della corte. Gli omega correvano avanti e indietro dalla cucina al salone preparando freneticamente il banchetto, e gli uomini brindarono chiassosamente levando i loro bicchieri di Soju. Finalmente il baccano si attenuò, e Jimin si ritrovò in mezzo agli uomini che scherzavano giovialmente con Jungkook. Sentendosi fuori posto, cercò di allontanarsi da lui per raggiungere gli omega, ma lui, pur senza interrompere la conversazione, lo trattenne aumentando la pressione della mano sulla sua spalla. Contento di restare, il minore si rilassò contro di lui, godendosi il profondo suono della sua voce e la sua pronta risata.

Improvvisamente la voce di Somi risuonò nitida e pungente, e tutti si fecero silenziosi. "Ebbene, Jungkook, ne hai avuto abbastanza di ammazzare LightWolf?"

La donna avanzò verso di lui con deliberata lentezza, e gli altri si scansarono per lasciarla passare. "Questo posto è finalmente tuo, o presto dovremo far fagotto?"

Jungkook le sorrise con tolleranza. "È mio, Somi. Nemmeno San è riuscito a portarmelo via."

Lei lo guardò interrogativamente. "Che vuoi dire?"

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