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Nell'ultima settimana non avevo avuto molti contatti  con i Walton, tantomeno con Jaden. Non avevo calcolato di striscio la finestra, quindi non saprei neanche dire se lui mi abbia cercato o meno. Sono uscita poco in questi ultimi giorni, e se lo facevo era unicamente per fumare qualche sigaretta. La temperatura fuori era salita tantissimo, infatti già avvistavo masse di adolescenti durante il pomeriggio con qualche asciugamano e costumi che coprivano poco e niente andare al mare. Tra pochi giorni sarebbe stato circa metà giugno, e non avevo ancora portato avanti qualcosa di un minimo produttivo. Di solito in Italia passavo molto tempo con amici al campus estivo e devo dire che qui ad Atlanta è tutto molto diverso. Delle risate fuori casa che si sentivano a malapena, interruppero i miei pensieri. Mi alzai dal letto senza voglia, stiracchiandomi. Guardai l'ora dal telefono lasciato la sera prima sulla scrivania, risi quando mi resi conto di non essermi mai svegliata così presto se non per andare a scuola. Per una persona normale svegliarsi alle nove sarebbe stato normale tanto quanto lei, per me è un traguardo dato che di solito mi sveglio a mezzogiorno e con fatica. Dato che non avevo nulla da fare, decisi di riprendermi un po'. Avviai una diretta su instagram mentre scendevo le scale del primo piano per far colazione in cucina. Poggiai il telefono sul primo mobile libero e cominciai a prepararmi la colazione
Tu: buongiorno
sorrisi e mi sorpresi quando vidi tutte quelle persone in live
Tu: raga ma perchè siete svegli alle nove andate a dormire
parlare inglese in live mi metteva a disagio, ma sapevo che era meglio farlo per intrattenere anche gli americani
Tu: giuro tra poco mi brucio
senza volerlo predetti il futuro. Per sbaglio misi l'indice nell'acqua bollente del te caldo che mi stavo preparando
Tu: ma porca di quella puttana e' mammt
sbraitai insulti su insulti nella mia lingua madre mentre scuotevo la mano per farmi passare il bruciore
Tu: orca boia ma perchè tutte a me
risi per ironizzare della situazione, anche se dire che stavo morendo dal dolore era poco. Detti una veloce letta alla chat per poi vedere risate su risate fra i commenti, sicuro persone italiane
Tu: non prendetemi in giro che è già tanto che non ho tirato giù la madonna con tutti i santi
ridacchiai mentre prendevo i biscotti dallo scaffale proprio sopra il mobile dove era poggiato il telefono. Mangiai con calma la mia colazione mentre rispondevo ad alcune domande della chat.
Tu: è da un po' che ho sempre le stesse giornate in loop, vorrei fare qualcosa di diverso, magari dopo mi faccio un giro al centro commerciale e mi prendo un po' di roba
riflettei ad alta voce mentre mi stendevo svogliata sul letto. Non mia accorsi di Jayla in live, che poco dopo mi affrettai a salutare
Tu: Jay vuoi venire anche tu dopo?
tra i mille commenti riuscì a vedere la tua affermazione
Tu: vieni a casa mia verso le tre allora
sorrisi mentre pensavo a cosa fare durante il resto della mattinata
Tu: non so, non ho idee e mi annoio, che faccio?
i miei inutili pensieri furono interrotti dal suono di un campanello
Tu: oddio non aspettavo nessuno, un secondo
non avevo idea di chi potesse essere. Guardai dallo spioncino della porta.
Tu: un ladro!
aprii la porta ridendo mentre accoglievo Javon con un abbraccio
Jav: vado a rubarti i soldi tu ferma o sparo
mi resi conto avesse guardato la live anche lui quando riunì le sue mani a modi pistola, facendo davvero finta di essere un ladro
Tu: che cretino, ragazzi io vado
salutai in live, non mi andava di stare sempre sui social quando potevo stare con il mio migliore amico
Jav: «mi annoiavo anche io, e non ho nulla da fare, ecco perché sono qui» mi precedette. Ero felice fosse venuto.
Jav: «ho visto su tik tok un trend con le piadine non so se lo conosci»
Tu: «se intendi quello con l'acqua in bocca a modi "prova non ridere" si»
Jav: «e allora compriamo le piadine che lo voglio fare» alzai le sopracciglia. In effetti potevo approfittarne per fare un po' di spesa dato il frigo mezzo vuoto
Tu: «va bene, io mi devo preparare però, vieni con me in camera?» chiesi sorridendo. Javon si limitò ad annuire poggiando un suo braccio sulla mia spalla e lasciandomi un bacio sulla cute. Varcai la soglia della mia camera precipitandomi verso il mio armadio.
Tu: «tenendo conto che non ho voglia di sforzarmi sto in tuta e via» pensai in italiano ad alta voce, mentre annuivo ai miei stessi pensieri. Raccattai un completo dall'armadio, che misi solo quando Javon si girò di sua spontanea volontà.

Ti do il mio cuore || Jaden WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora