15.

3.5K 94 64
                                    

Mi svegliai. Cazzo finalmente il paradiso, pensai. Ero in una stanza completamente bianca, ed una luce accecante proveniva dalla finestra. Mi guardai intorno, ed avevi mille tubi ed aghi attaccati alle braccia. Cazzo, non sono morta, sono in ospedale. Ero bendata ovunque e mi faceva male tutto, ma riuscii a sussurrare un lieve Jaden, quando lo vidi intento a fissare la finestra mangiandosi le unghie nervoso. Lui si girò di scatto, è appena mi vide, scoppiò a piangere. Si catapultò su di me, stando attento a non farmi male.
Jad: «sei viva, sei qui con me» ripeté tra singhiozzi
Tu: «si, io non so nulla però non sto capendo» riuscì a balbettare. I suoi occhi sbarrarono di colpo, ma non aggiunse parole. Mi baciò come non aveva mai fatto, poggiando entrambe le mani sulle mie guance
Jad: «dopo che ci hai detto della malattia sei quasi morta, ti hanno portato d'urgenza all'ospedale ed il tuo cuore aveva praticamente smesso di battere» sorrise triste, ma nel mentre mi teneva strette le mani come per assicurarsi fossi realmente con lui
Tu: «sono qui ora, devi stare tranquillo Jaden» gli sorrisi rassicurandolo, baciandolo ancora per quello che potevo, dato che le bende me lo impedivano «sono ancora e sarò per sempre innamorata di te. Ti amo Jaden»
Jad: «avevo paura non sentirlo più» disse fra qualche lacrime mentre intrecciava i suoi occhi con i miei «Ti amo anche io» replicò baciandomi la mano «devo chiamare un medico, stai ferma qui»
Lui arrivò poco dopo, e mi spiegò che avevo fatto una lunga operazione, perché si era offerto un donatore. Mi fecero controlli ed era tutto nella norma, ed io ne fui molto felice. Sarei potuta tornare a vivere una vita normale, senza malattie e preoccupazioni. Quando mi venne in mente di mio madre però, il mio sguardo si incupì. Chiamai Jaden con voce lieve.
Tu: «è venuto a trovarmi papà?» chiesi speranzosa
Jad: «una volta. Il giorno stesso che stavi per morire. Ti ha lasciato una lettera però» lui era in lacrime e cercava di non darlo a vedere, mentre io ero confusa. Sbuffai incazzata. Sua figlia stava per morire e neanche lì ha pensato di starle accanto. Chiesi la lettera cercando di non mostrare la mia evidente arrabbiatura. È la aprii con calma, sempre con Jaden al mio fianco

Ciao amore mio, sono papà.
Prima di scoprire che il tuo cuore non funzionasse più, ti sono venuto a trovare per un'ultima volta. Non sono mai stato un padre perfetto e mai lo avrei saputo fare, soprattutto senza mamma al fianco. Non l'ho molto dato a vedere, ma sei stata, sei e sarai per sempre la cosa più bella ed importante della mia vita. Ringrazio Dio ogni giorno per essermi stato vicino nei momenti peggiori, anche se io non ho fatto così. Non hai mai avuto paura di morire, e sapere che l'unico desiderio prima che accadesse fosse quello di fare una festa in famiglia al mare, mi ha rattristito. Sapere non l'avresti mai vissuto, non l'avrei mai accettato, proprio come la tua morte. Era da mesi che pensavo al regalo che potessi farti per quel compleanno, e da brava schizzinosa come papà quale sei, non ho mai trovato il giusto spunto. Ora voglio che tu lo sappia: questo è il mio regalo. Il mio cuore batte ora dentro di te, e penso che sia l'unica vera cosa che ti mancasse oltre alla mamma. Hai bei vestiti, amici e tutto quello di cui hai bisogno, quindi ho pensato di farti direttamente qualcosa che avresti potuto conservare a vita. Ebbene sì amore mio, non potrò più venirti a trovare un'ultima volta, ma sono sicuro che prima o poi lassù quella che mi raggiungerà sarai proprio tu, sperando il più tardi possibile. Non piangere ora, amore mio, non stavo vivendo una bella vita. Sono felice ora, sono con la mamma, e non avrei mai potuto desiderare di meglio. Sorridi che di bambine più belle di te non ne ho mai viste. Meriti di vivere una lunga vita e spensierata. Sei la ragazza più forte e bella di questo mondo, e non meritavi di morire.
Non piangere vita mia, le lacrime non ti stanno bene addosso. Ti voglio più bene della mia vita, ecco perché te l'ho regalata
-il tuo donatore, papà ❤︎︎

Finii di leggere la lettera in lacrime. Non avevo più nessuno. Papà era volato via per salvare la vita a me. Con chi sarei stata? Guardai Jaden, che probabilmente aspettava che finissi la lettera per venire a sapere quello che lui sapeva già. Lui si limitò ad abbracciarmi e a baciarmi senza dire nulla. Neanche io al suo posto avrei saputo cosa fare.
Tu: «lui ha detto di non piangere. E poi ora in tutti i sensi starà sempre con me, no?» dissi cercando come un'approvazione da parte di Jaden, che annuiva mischiandosi al mio continuo pianto
Jad: «amore ti lascio sola?» chiede ancora abbracciato a me
Tu: «mai. Hai capito? Mai» negai continuando a piangere
Jad: «mai, te lo prometto» mi rispose poggiando la fronte sulla mia, ed intrecciando i nostri occhi.
Tu: «ci sono gli altri?» dissi dopo che da una mezz'oretta mi coccolavo con il mio ragazzo, in silenzio. Jaden annuii subito, senza staccarsi dall'abbraccio.
Jad: «vuoi che te li chiami?» mi chiese. Io annuii, precisando però subito
Tu: «fai presto però, non voglio stare sola» lui si sporse lievemente dalla porta, facendo un segno alla sua famiglia. Per primi entrarono Javon e Jayla. Io alla loro vista scoppiai a piangere. Abbracciai entrambi continuando a sussurrare dei lievi
Tu: «ve lo giuro, non vi lascerò mai più» feci scontrare tutte e tre le nostre fronti «mai»
Jav: «sai di papà?» io annuii solamente. Ma non piansi.
Tu: «lui mi ha detto di non piangere. Quella che ho versato poco prima sarà l'ultima lacrima della mia vita» annuii decisa, mentre sospiravo trattenendomi. I due fratelli mi sorrisero, abbracciandomi ancora. Continuarono le visite per un po', con i genitori dei Walton, quei tre pazzi di Benjamin, Noah e Liam ed altri vecchi amici. Era stata una delle tante giornate più brutte della mia vita, ma qualcosa di positivo c'era: ero viva, non avevo alcuna malattia e potevo vivere come meglio credevo. Jessica e Dj avevano trovato una famiglia adottiva, erano dei loro amici. Avevano saputo della situazione e non avevano esitato a tenermi in custodia.
Per la prima volta in vita mia fui triste di ritrovarmi così tanti soldi sul mio conto. Ero piena dati tutti i risparmi che avevano fatto i miei genitori ed ora avevo in possesso la loro eredità. Vorrei tanto svuotare il mio conto per riavere i miei genitori in cambio, ma non è possibile.
Credo mi accontenterò della mia nuova famiglia, tanto so che al mio fianco avrò per sempre Jaden. È quello che mi ha promesso.

Ti do il mio cuore || Jaden WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora