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Riaprii lentamente le palpebre, lasciandole ancora leggermente socchiuse dal bruciore. Mi guardai intorno, avevo già visto questa camera
Jav: «grazie a dio sei sveglia»
Tu: «mio padre?»
Jav: «era al lavoro e non ha risposto. Ha portato delle pillole velocemente e se n'è andato»
Tu: «passami le medicine Javon, per favore» chiesi ridendo nervosamente. Mio padre preferiva andarsene in giro a farsi i fatti propri invece che sua figlia che stava male. Javon mi porse il mio pacchetto, sospirando.
Jav: «cla, cosa sono»
Tu: «medicine, no?»
Jav: «perché devi prenderle, intendo» scossi le mie pastiglie per farne fuoriuscire una dal barattolo, per poi fissare Javon
Tu: «perché senza queste non sto bene»
Jav: «perché, clara» capii dove voleva arrivare.
Tu: «non vuoi saperlo»
Jav: «se te lo sto chiedendo ci sarà un motivo. Sei tu che non me lo vuoi dire»
Tu: «sono tenuta a farlo?» risposi, cercando di star calma
Jav: «scusa, non intendevo dirlo. Mi dispiace»
Tu: «è tutto okay» gli sorrisi per poi buttar giù la mia pillola con nonchalant.
Tu: «non mi conosci bene, Javon. Mi manca un pezzo di anima. Ho vari problemi che spero tu non scopra. Questi farmaci cercano di farmi vivere come una normale ragazza della mia età, e non come uno straccio» mi alzai dal letto incrociando le braccia, per poi girarmi verso il muro.
Jav: «fatti conoscere, allora. Io sono pronto ad accettare te ed i tuoi problemi, clara» si avvicinò invitandomi a girarmi per guardarlo negli occhi. Alzai leggermente il volto data la differenza di altezza, mentre lui mi accarezzava la guancia.
Jav: «sono pronto ad accettarti per quello che sei. Non ti giudicherò» affermò per poi abbracciarmi
Tu: «grazie per queste parole, ne avevo bisogno. Per favore lasciami il mio tempo, te lo dirò quando mi sentirò pronta» temevo il peggio. Si staccò dall'abbraccio, ed avevo paura potesse succedere di nuovo. Indietreggiai di un passo, mentre Javon semplicemente mi sorrise
Jav: «tranquilla. Io sarò qui ad aspettarti» mi ribadì. Non mi aspettavo una reazione del genere, quindi feci un gran sospiro di sollievo. Non avevo avuto belle esperienze in passato, e mi sorpresi.
Jav: «a me importa solo che tu stia bene, cla» lo guardai trattenendo le lacrime. Nessuno mi aveva mai parlato così. Lo abbracciai appoggiando la mia testa sul suo petto, cominciando a singhiozzare.
Tu: «ti voglio bene, Jav. Sei tu che sei stato con me mentre ho perso i sensi?»
abbassò lo sguardo sorridendomi, per poi annuire.
Jav: «ti voglio un bene dell'anima anche io, clara» affermò mentre mi accarezzava i capelli.
Tu: «dai ora basta piangere che divento troppo ripetitiva» Javon rise staccandosi dall'abbraccio.
Jav: «avvisiamo gli altri che sei sveglia»
Tu: «con "altri" credo tu intenda Jayla, a Jaden non frega nulla» sorrisi uscendo dalla camera. Sentii i passi di Javon da dietro, segno che mi stava seguendo.
Arrivai in salotto, trovando Jaden sul divano.
Jad: «cosa vuoi»
Tu: «scusa, io veramente volevo..» sospirai per continuare, mentre Jaden rilassava lo sguardo, socchiudendo gli occhi. Credevo fosse stupito dalle mie scuse.
Tu: «io cercavo solo Jayla, non volevo disturbarti. Me ne vado subito» balbettai nervosa.
Jav: «clara, che ti prende?» mi girai sentendo Javon parlare
Tu: «oh, ci sei anche tu. Provo a cercare Jayla in camera sua» gli sorrisi mentre mi allontanavo dal salotto.
Jav: «perché devi trattarla così Jaden»
Jad: «stai zitto e mantieni i patti» sentii alle mie spalle. Non volevo origliare, non lo avevo fatto apposta, quindi decisi di tenere la bocca chiusa e restare nel dubbio. Per le scale incontrai Jayla.
Jay: «clara!» mi abbracciò stringendomi a se
Tu: «Jay, mi stai soffocando»
Jay: «oh, scusa» rise lasciando la presa, e io la imitai per sdrammatizzare.
Jay: «stiamo un po' insieme?»
Tu: «va bene, ma dopo torno a casa»
Jay: «si! Live su instagram»
Tu: «spero tu stia scherzando» risi alzando le sopracciglia, sorpresa
Jay: «per tua sfortuna no, vieni su» mi prese per il braccio, trascinandomi verso camera sua. Tirò fuori il telefono dalla tasca posteriore dei suoi jeans.
Jay: «username di instagram? ti seguo»
Tu: «clara.riccii, con due i» risposi rileggendo il nome che ero andata a riguardare per essere sicura. Mi arrivò la richiesta di Jayla. Premetti il suo profilo, e per poco non spalancai gli occhi.
Tu: «tu, tu sei famosa?» le chiesi riportando lo sguardo su di lei
Jay: «Javon è un attore, non ti dice nulla?»
Tu: «non amo le serie tv o i film, quel che è. Ora mi sento così stupida» mi diedi un colpetto in fronte
Jay: «non lo sei. Sono molto contenta che tu non ci conosca. Ho la conferma che non sei nostra amica solo per la fama, ma che ti piacciamo veramente. Non è facile avere veri amici quando sei anche un minimo popolare»
Tu: «non avresti dovuto aver dubbi. La facciamo sta live?» risi portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
Jay: «certo, aspetta» disse intenta ad appoggiare il telefono sullo stipite della finestra di fianco al letto, così che ci fosse una bella luce. Fece partire la live e subito entrarono molte persone.
Tu: «oh mamma non sono abituata»
Jay: «ti abituerai. Ragazzi lei è la mia amica Clara» dichiarò presentandomi. Salutai a mia volta, intenta a leggere i commenti. Ero così concentrata sul telefono, che lessi un insulto per Javon: "quando ti guardo recitare me scendono le palle in terra" scritto rigorosamente in italiano.
Tu: «se ti scendono le palle in terra quando il mio migliore amico recita, allora non guardarlo. Nun scassà u cazz a nuoj, che nun ce ne fott» risposi a mia volta, con la mia lingua nativa. La chat rimase sconvolta dal fatto che fossi italiana. Ricevetti vari insulti dal fatto che stessi sfruttando i Walton per fama o altro.
Tu: «ho scoperto fossero famosi poco fa, gli avrei voluto bene anche se non lo fossero stati. Perché la gente deve obiettare su tutto?»
Jay: «se no non è contenta. Chiamo i miei fratelli, torno subito» mi lasciò in stanza da sola con la live accesa.
Tu: «non sono abituata a ste cose mi sento particolarmente a disagio» risi nervosamente mentre lessi un po' i messaggi della chat.
Tu: «ho 15 anni, vengo da Milano» risposi ad alcune domande
Tu: «javon è bello quanto volete ma ragazze siete ossessionate» risi, replicando in italiano. Entrò Jayla seguita da Javon e Jaden.
Jay: «rieccocii» disse sedendosi vicino a me. Jaden si sedette al mio opposto, mentre per mia sorpresa Javon si posizionò proprio dietro le mie spalle, mentre mi circondava il collo con entrambe le mani, facendole ricadere proprio davanti al mio seno. Stette attento a non sfiorare nulla, mentre appoggiava lentamente la sua testa sulla mia spalla. Girai lentamente il viso, per guardarlo negli occhi. Gli sorrisi per poi riconcentrarmi sulla live. C'erano molti complimenti sui due fratelli Walton, ma anche carinerie su me e Javon in particolare. Alcuni messaggi facevano molto ridere.
Tu: «a belle, non ve lo rubo. Tutto vostro ve lo giuro» dissi ridacchiando alle ragazze stizzite della chat.
Jav: «si può sapere cosa stai dicendo?»
Tu: «ragazze italiane incazzate perché ti sto rubando, sei solo loro» scoppiai a ridere appoggiandomi sul petto di Javon per stare più comoda.
Jav: «tutto vostro, clara non mi rapirà, spero» disse lasciandomi un bacio al centro della nuca, mentre si univa alle mie risate
Jay: «hanno ragione, sembrate fidanzati, troppo appiccicosi per i miei gusti»
Tu: «sembriamo. Anche perché io sto già insieme a qualcuno, e questo non è Javon» vidi con la coda dell'occhio Jaden sbiancare. Preferii non chiedermi per quale motivo
Jay: «ma mi hai già detto il contrario»
Tu: «sei tu la mia fidanzata infatti, ti amo Jay»
Jayla scoppiò a ridere prendendomi per il braccio, scansandomi da Javon. Mi fece girare, facendo finta di baciarmi.
Jay: «ti amo anche io»
Jad: «finito il teatrino?»
Jay: «solo geloso perché vorresti avere la mia fidanzata come tua fidanzata» gli fece una smorfia mentre io mi trattenni dal ridere. Jaden non aveva molta voglia di scherzare: si alzò e sbattè la porta della camera
Jav: «chi va?» chiese Javon guardando me e Jayla
Jay: «uff, ho fatto io il casino e devo sistemare io. Voi non fate troppo i piccioncini»
Jav: «vai e muta» Jayla si diresse verso la camera di Jaden sbuffando, lasciando me e Javon da soli.
Jav: «vieni qui» mi chiamò aprendo le braccia. Mi avvicinai a lui, sedendomici vicino. Mi prese e mi appoggiò in mezzo alle sue gambe, mentre cercava in tutti i modi di coprire il mio seno.
Tu: «cosa stai facendo, Javon» affermai guardandolo negli occhi.
Jav: «sei fin troppo scoperta» alzai gli occhi al cielo accennando una risata.
Tu: «chiudiamo la live che Javon Walton è geloso, ciao amici» sorrisi chiudendo la live. Mi girai verso Javon, che mi guardava con la fronte aggrottata.
Jav: «geloso? io?» mi si avvicinò. Già sapevo le sue intenzioni.
Jav: «si» dichiarò mentre già cominciava a farmi il solletico. Finimmo sdraiati sul letto, io che ridevo, e lui sopra di me.
Tu: «Jav» dissi mentre gli rivolsi lo sguardo. Lui aggrottò le sopracciglia come per dire cosa gli volessi confessare
Tu: «in italia si dice "ij vogl bene chiù a te ca a me stess"» dissi appoggiando entrambe le mani sulle sue guance, mentre lo accarezzavo.
Jav: «sarebbe a dire?» chiese confuso mentre sorrideva per il mio gesto inaspettato.
Tu: «voglio bene più a te di quanto io voglia bene a me stessa» tradussi in inglese.
Jav: «ti voglio bene cla» sorrise abbracciandomi, mentre appoggiava la testa sul mio petto. Sapevo non lo stesse facendo volgarmente, era un gesto affettuoso. Ricambiai l'abbraccio, fin quando entrambi chiudemmo gli occhi per riposarci. Pochi secondi dopo, qualcuno spalancò la porta con una certa aggressività. Era Jaden. Javon, stanco, girato dalla parte opposta dell'entrata, mugugnò
Jav: «mhh chi è, stavo così bene»
Jad: «mi dispiace interrompere questo bel momento. Ero venuto qui per parlare con clara, ma penso passerò dopo»
Tu: «entra. Jav, ti dispiace? ti raggiungo dopo in camera»
Jav: «mhh» girò la testa ancora con gli occhi chiusi, mentre mi stringeva a se con ancora più forza «vado a dormire, se ti va raggiungimi se no non mi offendo, ci vediamo dopo ti voglio bene» sorrisi per le ultime parole, mentre Javon barcollava stanco lasciando la camera.
Jaden mi si avvicinò.
Tu: «dimmi, sotto a tutta orecchie»
Jad: «tu e mio fratello..?» domandò corrugando la fronte.
Tu: «oh no no no» mi ritirai subito
Jad: «ah, beh, non era questo quello di cui volevo parlarti»
Tu: «sto aspettando. Se ti rassicura sono una buona ascoltatrice, non interrompo giuro» Jaden mi sorrise. Strano, pensai.
Jad: «ricominciamo?»

Ti do il mio cuore || Jaden WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora