02.

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02. tutto ciò che sono, è un uomo.

Eravamo seduti attorno al fuoco, i nostri piedi erano nella sabbia e stavamo discutendo di quanto si fossero preoccupati di avermi lasciata al negozio.

"Ma piccola, non ti ha nemmeno beccata!" Ashton mise il broncio, tirandomi più vicino a lui. Gli tirai uno schiaffo sulla spalla, rimase a bocca aperta lasciandomi andare fuori di me.

"Mi ha beccata, coglione che non sei altro!" mi morsi il labbro. schiaffeggiando di nuovo Ashton quando provò ad abbracciarmi. Un coro di "cosa?" e "davvero?" proveniva dal gruppo di fronte a noi.

"Sei seria? piccola, aspetta" Ashton si alzò in piedi, sul suo viso era dipinta un'espressione di puro shock. Avvolse le sue braccia attorno a me ancora una volta, ma ora non lo allontanai, "come hai fatto ad andartene?"

"Probabilmente gli ha mostrato le tette o qualcosa", disse Shanon, arrotolandosi attorno al dito una ciocca dei suoi lucenti capelli rossi; la fulminai con lo sguardo, facendole capire che non era divertente. "cosa? è vero, voglio dire, io farei così. Tu no?"

"Lei non lo farebbe" rispose Ashton immediatamente, "Vero, piccola?"

"No, non lo farei" sbottai, il mio sguardo era posato su Shanon che sembrava dispiaciuta.

"Quindi," si intromise Xael, "come hai fatto a venirne fuori?"

"Oh, un ragazzo ha pagato i miei accendini, io-"

"Un ragazzo? Quanti anni aveva?" mi interruppe Ashton.

"Non lo so, penso abbia avuto più o meno la mia età" risposi sinceramente.

"Come si chiama?" chiese Ashton, senza perdere tempo.

"Non lo so. non me lo ha detto" dissi confusa, "perchè me lo stai chiedendo?"

"Solo per controllare se sta arrivando; intendo, potrebbe essere uno delle gangs" rispose Ashton, senza guardarmi. "Devo ringraziarlo per aver salvato il bellissimo culo della mia ragazza."

"Oh, sta zitto!" dissi, baciandogli una guancia. "Sei uno stupido."

"Si, ma se te lo posso ricordare, sono il tuo stupido." rise, lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.

"Ashton, Xael, venite qui!" John lo chiamò; c'era un gruppo di ragazzi sparpagliati attorno un tavolo. Alzai gli occhi al cielo.

"Oh, piccola, devo andare" borbottò, dandomi un bacio sulle labbra e correndo a salutare il gruppo di ragazzi. Guardai Xael che salutava Shanon, si incamminò a fianco di Ashton, lasciandoci da sole attorno al falò.

"Lo sai che non voleva sapere il nome del tizio per ringraziarlo, vero?" chiese Shanon con il suo accento inglese, sompendo il silenzio che si era creato.

"Cosa?" aggrottai le sopracciglia confusa. Se non aveva intenzione di ringraziarlo, allora perchè voleva sapere chi fosse?

"Oddio, Rebel, dimmi che non sei davvero così stupida" disse Shanon, spalancando gli occhi, "lui vuole buttargli merda addosso, e questo è più che ovvio."

"Perchè?"

"Per la miseria, avvero non capisci niente! Oh bene, credo che ad Ashton piacciano le stupide." Risi sarcasticamente per il commento di Shanon, lei fece semplicemente spallucce. "Lui è geloso."

"Geloso?"

"Mhm."

"Di cosa? Perchè?"

"Quel ragazzo ti ha salvato il culo quando il tuo ragazzo non ha potuto, questa è una buona ragione per essere arrabbiati, secondo me. Per non parlare del fatto che Ashton è sempre così protettivo e possessivo nei tuoi confronti."

Rebel - [Michael Clifford]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora