☽ Luna ☾
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__________________Abbassai lo specchietto della macchina, cercando di stimare quanto le mie occhiaie, violacee e marcate, fossero l'evidente conseguenza devastante della notte precedente passata nell'oblio de l'insonnia.
L'unica vera notte in cui avrei dovuto dormire per essere riposata e abbastanza lucida da essere in grado di affrontare un simile viaggio, Morfeo ha scelto di deridermi, sparendo oltre le tende spesse della mia camera, che fluttuavano insistentemente, mostrandomi la pallida luce lunare nonostante la finestra fosse chiusa e del vento non vi fosse alcun accenno.
Afferrai la borsa dal sedile di fianco e la poggiai sulle cosce. Iniziai a frugare all'interno cercando disperatamente il piccolo beauty case salva-vita che portavo sempre con me. Mi misi a frugare alla ricerca del correttore più coprente e finalmente quando lo trovai, picchiettati velocemente il puff sulla palpebra e le occhiaie, sfumandolo con il polpastrello dell'indice così da renderlo il più naturale possibile e per dare un pò di colore al viso spento e impallidito dalla stanchezza, mi pizzicai le gote, facendole arrossare in modo naturale.
Non amavo truccarmi in modo esagerato, odiavo l'idea di dovermi struccare ogni singolo giorno e ancora di più odiavo il modo in cui gli occhi iniziano a pizzicare e la pelle tirare.
«Ho l'aspetto di uno zombie.» sussurrai arricciando il naso alla vista del mio riflesso «Nemmeno un miracolo sarebbe in grado di aggiustare questo scempio.» sbuffai esasperata, poggiando entrambe le mani sul volante e posai la fronte su di esso rilasciando un gridolino di frustrazione.
«Ti senti male o sei solo sull'orlo di una crisi di nervi?»
Scattai indietro con la testa, riconoscendo la voce squillante e allegra della mia migliore amica, ma non riuscii a prevedere quanto dolore potesse procurarmi l'impatto violento con la gomma dura del volante che si schiantò con il retro della nuca.
«Cazzo!» urlai massaggiandomi il punto con i polpastrelli «Questa ha fatto male.»Beth aprì la portiera e senza nemmeno darmi il tempo di riprendermi, si lanciò su di me, abbracciandomi in una stretta così forte e potente da lasciarmi senza fiato e comprimere la gabbia toracica per diversi secondo.
Il profumo inconfondibile della sua pelle s'insinuò prepotentemente nelle narici che presero a pizzicare per la frizzantezza delle note persistenti del lime e arancia rossa.
Le accarezza i lunghi capelli neri, sorridendo al gesto esuberante tipico della mia migliore amica e solo in quel momento, al passaggio di mille ricordi nella mia mente, riuscii a percepire quanto realmente e con quanta intensità mi era mancata.
Tutte quelle emozioni che avevo cercato di reprime in questi anni per non soffrire, erano svanite con uno sciocco di dita.
«Sei la solita Naná.» mi apostrofò lei, pizzicando il fianco e di rimando sussultai al gesto.
Sorrisi ampiamente, sentendo gli zigomi alzarsi fino agli occhi.
Quel soprannome era per me tutto, come lo era la persona che me lo aveva affibbiato ormai tanti anni prima e sentirglielo pronunciare dopo tutto questo tempo, mi riempì il cuore, come fosse la prima volta. Mi fece sentire come se tutto il tempo trascorso separate non fosse mai stato reale, come se la nostra lontananza non ci fosse mai stata.
«Così mi soffochi, Beth.» risposi ridendo, scostandomi leggermente da lei per guardarla in quei grandi occhi azzurri come il cielo limpido d'estate.

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𝐂𝐀𝐋𝐀 𝐋𝐔𝐍𝐀
Romance«Sotto gli occhi di tutti, i nostri sguardi si sfiorarono e nelle sue iridi caotiche, fatte di oscurità e tenebre, assaporai il dolce sapore di quella che sarebbe divenuta la mia tortura.» Non c'è pace per quelli come noi e mai ci sarà. Ci sono amor...