⚠️ Come sempre vi ricordo di riempire la stellina e di lasciare un commento. ⚠️
† Callum †
🪷
________________Erano quasi le tre del mattino e ormai il locale si era svuotato, Tessa era tornata con Leon mentre Luna, beh lei era scappata a gambe levate subito dopo avermi visto venire tra le cosce di Tessa.
Le sue guance erano avvampate, colorandosi di rosso non appena si era resa conto di chi aveva davanti ed era finita per rimanere bloccata in quel limbo fatto di delusione e curiosità.
I suoi occhi mi erano trasparenti come una volta, ciò che la sua mente elaborava quando mi guardava era cristallino quanto il rumore della sua anima che andava in frantumi.
Non mi bastava.
Volevo vedere quanto fossi in grado d'incrinare la sua mente, quanto riuscissi a piegarla alla mia volontà e sete di vendetta.
«Ma la smetti?.» la voce di Beth fuoriuscì
piagnucolante e biascicante a causa dell'alcol assunto durante il corso della festa.Alzai lo sguardo su di lei che ad ogni scalino che saliva, si girava per schiaffeggiare la mano del mio gemello che le afferrava la coda di cavallo imitando il nitrire e il galoppare dei capelli.
Deliv si fermò quasi all'ultimo gradino, guardandola da sotto e inclinò la testa, pensandoci su.
«No direi di no.» rispose continuando a fare il coglione fino a quando non oltrepassarono la porta blindata uscendo in strada.
Presi un respiro profondo e alzai gli occhi al cielo.
Si poteva essere più coglione di così?!.«Ho fame.» urlò Andrea, anche lei ubriaca, mentre tentava di raggiungere la macchina di Vervet senza inciampare sui suoi stessi piedi.
«Anche io.» rispose Nikita dandosi uno slancio per salire sulla schiena di Vervet che la prese al volo da sotto le cosce.
«Kebab.» rispose lui girandosi verso di noi.
Alcune ciocchi di capelli gli finirono davanti agli occhi e Nikita si premurò di scansarli per liberargli la visuale.Mi girai verso la porta blindata, tirai fuori le chiavi e la richiusi accuratamente, riponendole poi nella tasca del chiodo di pelle.
Alzai lo sguardo verso il cielo. Le stelle brillavano su tutto il manto scuro mentre la luna piena si lasciava venerare da loro. Era più grande, più luminosa rispetto al solito tanto che sembrava essere vicina alla terra più di quanto le fosse concesso.
Come un amante, costretta a guardare il suo amato da lontano, ma non abbastanza da non lasciare che il dolore le s'incida addosso.
Lei che ha sempre fissato la terra con aria sognante, desiderosa di ricongiungersi ad essa. Così attratta dai suoi colori e dal suo mondo da riuscire a renderla più bella e intensa di quanto già non sia.
«Anche io ho fame.» urlò Deliv, ridestandomi dai pensieri.
Mio fratello alzò di scatto il braccio in aria e la camicia gli si lacerò al di sotto dell'ascella. «Ma che cazzo.» sbuffò sfilandosi la camicia rimanendo così a dorso nudo.
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𝐂𝐀𝐋𝐀 𝐋𝐔𝐍𝐀
Romance«Sotto gli occhi di tutti, i nostri sguardi si sfiorarono e nelle sue iridi caotiche, fatte di oscurità e tenebre, assaporai il dolce sapore di quella che sarebbe divenuta la mia tortura.» Non c'è pace per quelli come noi e mai ci sarà. Ci sono amor...