⚠️ Come sempre vi ricordo di riempire la stella e lasciare un commento ⚠️
† Callum †
🪷
__________________Sputai il fumo della sigaretta e alzai lo sguardo verso la luna piena.
Il cielo ricoperte di stelle era calmo, non una nuvola a macchiarne il manto mentre la luce della luna irradiava le strade buie e pericolose della città.
Per quanto mi sforzassi di rendere i quartieri, un tempo malfamati, più sicuri, c'era ancora chi preferirà crogiolarsi nelle vecchie abitudini.
«Chi cazzo vi ha permesso di spacciare la vostra merda eh?» ringhiò Deliv, urlando furibondo a pochi centimetri dal suo viso.
Avevamo ricevuto l'ennesima soffiata. Un gruppo di ragazzi che bazzicava il Venenatum si era messa a spacciare tra i vicoli di Camden. Robaccia. Cocaina tagliata con la xilazina, una sostanza che viene usata a scopo veterinario, ma i suoi effetti collaterali sono ben peggiori di una semplice botta di cocaina.
Non avevano idea di ciò che stavano spacciando, o meglio, a giudicare dalle ulcere cutanee che presentava il ragazzo tra le mani di mio fratello e lo stato di torpore nella quale versava, lo sapeva e anche bene.
L'aspetto smunto, il pallore delle sua pelle, le occhiaie marcate e gli occhi spenti, sommati a quelle ferite evidenti sul suo corpo, lo rendevano uno zombie. Un morto che cammina.
La xilazina era stata rinominata la droga degli zombi e guardando come si era ridotto il ragazzo davanti a me, ero riuscito a comprenderne il reale significato.
Deliv non si fece intenerire dal suo aspetto, si era infuriato a tal punto da avere la bava che gli colava dalla bocca.
«Hai venduto questo schifo a dei ragazzini, pezzo di merda.» urlò ancora, colpendolo sul fianco all'altezza del costato.
Strinsi i pugni, respirando affannosamente.
Quello schifo aveva mandato in ospedale alcuni ragazzini di a malapena sedici anni.
Era stato Vervet ad avvisarci, il cugino aveva assistito all'overdose di un suo compagno di classe.
«Io non ho fatto niente.» sbiascicò riuscendo a malapena a formulare la frase.
Tra la droga che gli circolava in corpo e colpi inferti da Deliv, aveva perso ogni barlume di vita.
«E chi cazzo si è messo a spacciare alla Camden High School eh?.»
L'afferrò per la maglia, alzandolo di qualche millimetro da terra e lo sbatté contro il muro, colpendogli la bocca dello stomaco con un gancio.
Il ragazzo tossì, un rivolo di sangue misto a bava gli schizzò fuori dalla bocca sporcandole e i suoi, occhi ormai spenti, si gonfiarono a causa del colpo.
Non riuscì a rispondere, troppo stanco e privo di forze.
Deliv lo sbatté con ancora più impeto contro il muro.
La testa del ragazzo scattò indietro e colpì la superficie dura del palazzo.
Rimbalzò un paio di volte e Deliv gli assestò l'ennesimo colpo, questa volta sullo zigomo, che si aprì come una voragine.
La pelle gli si lacerò in pochi istanti, dilatandosi fino quasi a mostrarne l'osso al di sotto.
Le nocche del mio gemello si macchiarono di sangue che si scurì a contrasto con l'inchiostro nero dei suoi tatuaggi.
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𝐂𝐀𝐋𝐀 𝐋𝐔𝐍𝐀
Romance«Sotto gli occhi di tutti, i nostri sguardi si sfiorarono e nelle sue iridi caotiche, fatte di oscurità e tenebre, assaporai il dolce sapore di quella che sarebbe divenuta la mia tortura.» Non c'è pace per quelli come noi e mai ci sarà. Ci sono amor...