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☽ Luna ☾
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__________________«Stavo pensando.» Beth entrò in camera come un uragano impazzito, lanciandosi sul letto neanche fosse uno di quei giochi per bambini dove ci si saltava sopra ripetutamente fino a quando le gambe non iniziavano a tremare.
Rimbalzò sulle ginocchia un paio di volte, sorridendo come era solita sorridere davanti al suo dolce preferito e si fermò puntando le mani sul materasso per arrestare il corpo.
Alcune ciocche di capelli svolazzarono intorno al suo viso elevando l'odore agrumato del profumo fresco e frizzantino che era solita indossare.
Sorrideva e nonostante avesse gli occhi arrossati dal sonno, complice una nottata di bagordo terminata alle luci dell'alba, era energica e vitale come sempre.
«Perché non ci andiamo a fare un giro al centro commerciale?» domandò sporgendosi verso la mia guancia, baciandola dolcemente. « Ho voglia di fare del sano e per niente economico, shopping.»
La guardai con la coda dell'occhio e sorrisi, chiudendo velocemente il libro che stavo leggendo riponendolo sul comodino.
«Perché al centro commerciale?» domandai guardando verso la finestra. «È una bellissima giornata» constatai per poi girarmi nuovamente a guardarla. «Facciamo un giro in centro.»
Beth sorrise ampiamente mostrando i denti bianchi e perfettamente puliti. L'odore di mentolo era pungente ma non fastidioso.
«Ottima idea, Naná.» rispose euforica. «Prima però devi togliermi una curiosità.» si mise a sedere sul letto, incrociando le gambe tra di loro, puntò gli occhi azzurri nei mie e le labbra le s'incurvarono in un ghigno furbo, di quelli che era solita sfoderare quando la sua attenzione era stata catturata da qualcosa incuriosendola.
Alzai le braccia in aria e mi stiracchiai annuendo.
«Dimmi.» risposi inclinando il collo da un lato all'altro per stendere i muscoli intorpiditi dalla posizione scomoda che probabilmente avevo assunto durante quelle poche ore di sonno.
«Callum ti ha legata a letto con quello?.» domandò indicando con l'indice un punto ben preciso dietro le mie spalle. «O è lì a prendere aria?.»
Sgranai gli occhi e girai di scatto la testa vedendo il reggiseno di pizzo rosso ancora penzolante sulla tastiera del letto.
Era li, in bella vista quasi come fosse un trofeo, con le bretelle ormai lacerate nelle cuciture e il pizzo bucato e strappato in alcuni punti.
«Ah ho capito.» continuò lei. «È una di quelle nuove tecniche moderne di arredamento. Come si chiama?.» domandò retoricamente, picchiettando l'indice sulle labbra, con quella punta di divertimento nella voce tipica di lei. «Giusto! È il Feng Shui serve per creare armonia.» rise sorniona, prendendomi in giro.
Afferrai il reggiseno, aprii il mobile del comodino e lo appallottolai lanciandolo al suo interno. «Non è niente di tutto questo.» risposi. «Mi sono dimenticata di rimetterlo in valigia.» risposi.
Sentii il calore delle guance divampare fino alla punta delle orecchie mentre lo sguardo della mia migliore amica si fece più intenso e scrutatore.

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𝐂𝐀𝐋𝐀 𝐋𝐔𝐍𝐀
Romantik«Sotto gli occhi di tutti, i nostri sguardi si sfiorarono e nelle sue iridi caotiche, fatte di oscurità e tenebre, assaporai il dolce sapore di quella che sarebbe divenuta la mia tortura.» Non c'è pace per quelli come noi e mai ci sarà. Ci sono amor...