Di fianco alla villetta, c'era una dependance, sicuramente per la servitù, ma Aslan le disse:
"Bene signora, questa è la sua abitazione, io sono nella dependance qui a fianco se dovesse avere bisogno di qualsiasi cosa."
Zeynep : "Non avrò bisogno di nulla, può andare a casa sua, non si preoccupi".
M: "Infatti è quello che farò, io vivo qui e mi prendo cura della Casa".
Z: "Ah ah ma lei cos'è? Una specie di factotum? Meccanico, autista, giardiniere, anche cameriere? C'è qualcosa che non sa fare? Ah già le buone maniere, quelle le mancano".
Mehdi la guardò sorridendo e le disse: "Quando la volpe non arriva all'uva...Vada a Casa, si faccia una bella doccia gelata per calmare i bollenti spiriti e dia da mangiare a sua figlia che mi sembra stanca, affamata e assonnata"
Z: "Brutto insolente, ma come si permette? Bollenti spiriti? Ma per chi mi ha preso per la tigre del materasso? E poi, mi sta dicendo che non sono una buona madre? Incredibile!! Lei è l'uomo più urtante, indisponente, insopportabile che abbia mai conosciuto!!"
M: "Eh... a volte mi chiamano Ferhat... e cmq ha fatto tutto lei, non le ho assolutamente detto che non è una buona madre, questo lo ha dedotto lei, forse perché ha la coda di paglia. È logico che una bambina così piccola dopo un lungo viaggio sia stanca. Mi sono limitato a constatare i fatti. Punto. Ah e cmq io mi chiamo Aslan o anche Ferhat se preferisce, ma non sono chiunque lei pensi che io sia! Se lo metta bene in testa!
Zeynep era furiosa e pensava che lui si accorgesse che le stava uscendo fumo dal naso come con i tori, ma era semplicemente il freddo. Poi non capiva chi caspita era sto Ferhat? Tra tutti i turchi le era capitato un maleducato senza precedenti. Ad ogni modo non voleva dargliela vinta e gli rispose:
"Ascolti, forse siamo partiti con il piede sbagliato, le chiedo scusa. Ma vuole fare una cosa per me, lutfen?"
M: "Certo, mi dica sono qui per questo"
Z: "Ecco, vuole entrare a bere un caffè con me?"
M: "Uhm... signora ma lo sa cosa significa invitare un uomo a casa, per un caffè?"
Z: "Ovvio che lo so, accetti oppure no? (passando volutamente al tu confidenziale)"
M: "Ma lei è sempre coì esplicita e diretta? (mantenne volutamente il lei)
Z: "Evet, voglio che tu faccia qualcosa per me: voglio che tu ti tolga quella sciarpa manco fossimo a dicembre, perché voglio vederti il collo vicino alla nuca"
M: "Ne? Ma intanto il voglio lo usi con suo marito con me usi il condizionale, "vorrei, mi piacerebbe"... Poi perchè dovrei assecondare un desiderio tanto sciocco? Cosa ha il mio collo?"
Z: "Vieni a Casa che te lo spiego"
M: "Signora, sono stanco e ho sonno, la ringrazio ma credo andrò a dormire. İyi geceler".
Z: "Mi stai dando la conferma che tu sei proprio Mehdi, ma non voglio forzarti, se vuoi mantenere questo ridicolo piglio, fai pure. Quando sarai pronto me lo dirai tu stesso".
M: "Cosa cambierebbe se io fossi quel Mehdi? Il tempo non si può portare indietro Zeynep..."
Questa risposta le diede la conferma e l'assoluta certezza che lui fosse proprio Mehdi.
Z: "Ho capito che sei tu Mehdi, inutile fingere. E' vero, il tempo non si può portare indietro e nemmeno lo vorrei. Io voglio andare avanti, voglio un nuovo inizio, una nuova possibilità con te. Voglio tutto di te, così come avrebbe dovuto essere".
M: "Nedan?"
Z: "Come nedan? Perché ti amo, perché non ho mai amato nessuno così come ho amato te".
Mehdi la guardo a lungo con gli occhi umidi, le si avvicinò quasi a sfiorarla, inspirò il profumo dei suoi capelli che lo avevano sempre fatto impazzire, l'accarezzo con lo sguardo e le rispose:
"Le persone si amano quando ci sono Zeynep, non quando si perdono o sono andate via. Cosa mi dice che il tuo è amore? Potrebbe essere rimpianto o solo un senso di colpa per come hai gestito il nostro rapporto e il nostro matrimonio. Mi dispiace, ma quel Mehdi che tu cerchi e vuoi, non c'è più. Ora sono Aslan, e per il bene tuo e di mia figlia tutti devono continuare a pensare che io sia morto".
Z: "Ma ovviamente io non dirò nulla, io voglio solo stare con te e la bambina e vivere quell'amore che ci è stato negato".
M: "Ci è stato negato? Tu LO HAI NEGATO ANCHE A TE STESSA. E sei sicura di quello che dici? Sei disposta a lasciare tutto? La ditta, le tue mamme, la tua ricchezza, la Turchia, per stare con me? Sei proprio sicura?"
Z: "Si Mehdi anzi Aslan, sono più che sicura! Io lascerei tutto per te"
Mehdi la guardò e pensò che fosse proprio sincera, ma già una volta aveva creduto ai suoi begli occhi, alle sue buone intenzioni e sappiamo bene come è finita. Lei era vicinissima a lui, si inumidiva le labbra che sembravano schiudersi come un fiore e che aspettavano solo di essere baciate. Non seppe resistere e la baciò appassionatamente, con rabbia, con desiderio, avvolgendola completamente tra le sue braccia.
Nel frattempo erano entrati in Casa sollevandola da terra come una bambina. La portò sul divano dove continuò a baciarla, stringerla, toccarla senza sosta. Era quasi in apnea per il troppo desiderio e la voglia che aveva di lei, voglia che lei corrispondeva ampiamente. Fecero l'amore in modo frenetico, quasi selvaggio, con quella voglia a lungo negata che esplose e divampò come un incendio. Per Zeynep essere di nuovo tra le braccia del suo Mehdi era il sogno che aveva lungamente accarezzato in questi ultimi mesi. Sentire il suo calore, la sua frenesia, la sua passione, il suo desiderio la portarono al settimo cielo. Lo amò come non aveva mai amato nessun altro uomo, donandosi a lui senza riserve.
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Mehdi e Zeynep: storia di un amore interrotto
RomanceQuesta storia è frutto della mia fantasia e scritta pensando ad un finale differente da quello originale della serie tv turca che mi ha ispirata. Mi riferisco a Doğduğun Ev Kaderindir con İbrahim Çelikkol nel ruolo di Mehdi e Demet Özdemir in quello...