7.

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Jungkook's Pov

Rimango fuori a fumare per circa quindici minuti.

In questo lasso di tempo, tra una boccata di fumo e l'altra, ne approfitto per fare una telefonata.

"Oppa."

Crystal risponde solo al secondo squillo. Nel sentire la sua voce calma, mi rilasso subito.

"Ciao, Crystal. Ti disturbo?"

"No, figurati. Hai bisogno? Che succede?"

Di sicuro non posso dirle la verità, cioè che mi trovo alle terme con la fidanzata del mio migliore amico, la quale è anche la mia amante.

"Nulla, in realtà. Io... volevo solo chiederti se stai bene. Dopo quell'articolo su di te, sai."

"Non mi sono pentita, oppa."

Un respiro di sollievo abbandona il mio corpo.

"Beh, meno..."

"Chi è che l'ha scritto, già? Mi sembra che la giornalista sia Victoria Meier. Non è anche la fidanzata di Namjoon?"

Solo sentire il nome di Victoria fa irrigidire ogni muscolo del mio corpo.

"Sì... sì, è stata lei."

"Non è stata neanche così cattiva. Ha detto cose abbastanza innocue su di me, del resto."

"Sì, però..."

"Oppa, non preoccuparti. Va bene così."

Sospiro e decido di lasciar perdere. Crystal non ha tutti i torti: nell'articolo c'era solo scritto che Crystal è coreano-canadese, che ha un fratello maggiore, che fa la ballerina e che viene da una famiglia piuttosto agiata e benestante.

Quando però è passata a scrivere della relazione tra me e lei, si poteva leggere chiaramente tra le righe che pensava che Crystal lo facesse perché volesse certi privilegi da me, di natura non del tutto etica.

"Non te la sei presa con lei, vero?" mormora Crystal, la preoccupazione evidente nella sua voce.

"No, non l'ho fatto" mento spudoratamente.

"Oppa, scusami ma adesso devo andare. Ci sentiamo, okay?"

Saluto Crystal e chiudo la telefonata.

Torno nella sauna con il cuore un po' più leggero, rincuorato dalle parole di Crystal.

Crystal, a differenza di Victoria, per me rappresenta il mare calmo, in una tiepida giornata di fine aprile. Lei è sempre tranquilla, razionale e pacata.

Victoria, invece, rappresenta la burrasca. Il mare con la bandiera rossa. Lo tsunami.

È fastidiosa, menefreghista e semplicemente insopportabile.

Ha un milione di difetti, però...

Apro la porta della sauna, pronto ad affrontare un suo gelido silenzio o la sua ira funesta.

Ma non mi attendono nessuno dei due.

Victoria è scomparsa.

Adesso, dentro la sauna c'è una coppia di anziani.

I due mi guardano confusi. Con un sorriso di scuse, richiudo la porta.

Chiedendomi dove diavolo sia finita Victoria, inizio a cercarla all'interno della struttura.

Per fortuna, la trovo meno di dieci minuti dopo, immersa in una vasca idromassaggio. Ha gli occhi chiusi e la testa reclinata all'indietro. Dentro la vasca c'è solo lei, così come nell'intera sala.

Now or NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora