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Victoria's Pov

"Ho capito, Vic. Torno a Seul."

Chiudo gli occhi e sospiro. Ho appena finito di lavorare e ho raccontato a Jungkook del licenziamento di Doyun. Ora sono chiusa nella toilette del McDonald, dove mi sono fermata a mangiare. Per qualche motivo, non mi andava di andare a casa da sola. Crystal mi ha messaggiato e mi ha detto che tornerà per le otto e mezza, e ho intenzione di aspettarla per tornare con lei.

"Lo vorrei tanto, amore, ma non è possibile, e lo sai."

"Sì che è possibile. Mi inventerò una scusa. Non posso lasciarti lì da sola, con quel pazzo a piede libero."

"Non sono da sola. C'è Crystal."

"Se Doyun provasse a farti del male, non credo che riuscirebbe a proteggerti, sinceramente."

Beh, non ha tutti i torti. Crystal non ha esattamente la stessa corporatura massiccia e muscolosa di The Rock. È bassa e minuta, anche più di me.

"E cosa vuoi fare, allora? Vuoi venire qui e starmi attaccato ventiquattr'ore su ventiquattro?" chiedo, mezza ironica.

"Questa potrebbe essere un'idea, in effetti."

"È una pessima idea."

"Sì, ma sono disposto a rinunciare al tour per te."

Mi mordicchio l'unghia del pollice e fisso il cesso davanti a me. Ah, come mi sono ridotta. A parlare di uno stalker psicopatico che mi perseguita nei cessi del McDonald. Fantastico.

"Non so, Jungkook. Non so davvero."

"Intanto provo a parlare con Chun Hei, okay? Non preoccuparti, non ti succederà niente."

Vorrei davvero credergli, ma ho paura che si sbagli. Ho una paura matta, ma non glielo dico. Purtroppo, devo cavarmela da sola.

"Va bene. Ti amo."

"Ti amo anch'io, piccola. Ora perdonami ma devo andare che sta iniziando il concerto. Ti chiamo appena ho finito."

Chiudo la chiamata, più demoralizzata che mai.

Esco dal bagno e torno in sala. Ordino un milkshake solo perché non mi sento in grado di digerire nulla di più sostanzioso. A dire il vero, potrei vomitare da un momento all'altro, ma non posso rimanere qui senza ordinare nulla.

Mi siedo ad un tavolo libero, e mi guardo attorno angosciata, come se mi aspettassi di veder comparire Doyun da un momento all'altro.

Ancora non riesco a credere che sia lui lo stalker. Tutto sommato, era gentile e simpatico. Pensavo addirittura che saremmo diventati amici. Che stupida che sono stata.

Sorseggio il mio milkshake controvoglia. Per ingannare il tempo, accendo il telefono e cerco sui social delle immagini del concerto dei BTS. Anche se è iniziato solo una decina di minuti fa, di sicuro qualcuno avrà già pubblicato qualcosa. Infatti, trovo senza troppi problemi un video della canzone con cui hanno aperto il concerto, ossia Run BTS.

Non posso fare a meno di guardare Jungkook, solo e soltanto lui.

È semplicemente...meraviglioso. È bellissimo, carismatico, si trasforma letteralmente in un Dio sul palco. È evidente che è nato per essere una star, ed è bravissimo in quello che fa. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso per un attimo, totalmente rapita dai suoi movimenti, dalle sue espressioni, dai suoi sorrisi micidiali che fanno urlare a squarciagola migliaia di ragazzine ossessionate.

Quanto mi manca. Vorrei tanto averlo qui con me, adesso. Jungkook riuscirebbe a rendere tutta questa situazione terribile un po' più facile da gestire. Vorrei chiamarlo e sentire la sua voce, ma so che ora non può rispondermi. Il concerto finirà tra circa due ore, e prima di allora non potrò sentirlo. Anche se ci saranno delle pause, non avrà il tempo di usare il telefono.

Now or NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora