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Victoria's Pov

Quando torno a casa di Jungkook alle otto di sera, lui non è ancora tornato.

Decido di preparare la cena, mentre lo aspetto.

Prendo la pentola e comincio a pregare due gukbap, sperando di riuscirci. In realtà la cucina non è il mio forte.

Mentre la zuppa sta bollendo, vado a prendere nella mia borsa gli hotteok che ho comprato prima di tornare a casa. Era da un po' che non li mangiavo. Mi mancavano.

Mi viene voglia di mangiarli subito, ma mi trattengo. Meglio tenerli come dessert.

Forse sarò così generosa che ne offrirò uno a Jungkook, sui cinque che ho comprato.

Forse, però.

Apparecchio la tavola e accendo la televisione, solo perché mi sento sola nel silenzio della casa. Metto il telegiornale e ascolto per un po' le notizie mentre cucino.

Pulisco la cucina e i vari mobili, anche se non sono molto sporchi. C'è solo un filino di polvere da qualche parte.

Odio pulire, però sono ospite a casa di Jungkook. Il minimo che posso fare è pulire lo spazio che uso e che sporco.

Così, ho anch'io del buonsenso.

Verso le otto e mezzo il gunkbap è pronto, così lo servo in tavola. Prendo il telefono per chiamare Jungkook e vedere dove si è smarrito, ma prima leggo il messaggio che lampeggia sullo schermo.

Namjoon: Dolcezza, dove sei?

Alzo gli occhi al cielo. Odio quando mi chiama così. Cioè sempre.

Non gli rispondo neanche, visto che sento la porta di casa aprirsi. Rimetto il cellulare su tavolo e mi fiondo all'ingresso. Davanti mi ritrovo Jungkook, intento a togliersi il giubbotto e le scarpe.

"Ciao, Kookie! Ho preparato la cena!" esclamo sorridendo, reprimendo a stento la voglia di gettargli le braccia al collo.

Una ciocca di capelli scuri gli cade davanti agli occhi, e lui se la sposta con un gesto fluido della mano. Il suo fisico scolpito traspare anche sotto la felpa larga che indossa. Un fisico da urlo, senz'altro.

"Cos'è tutto questo entusiasmo?" chiede sospettoso, sorpassandomi.

Sono solo così contenta di non essere più sola. E di essere con te.

Jungkook va in bagno a lavarsi le mani, e io intanto mi accomodo a tavola. Noto che Jungkook mi sta chiamando, ma decido di non rispondere. Anzi, spengo pure il telefono. Per un po' voglio dimenticarmi di lui.

"Buon appetito!" esclamo congiungendo le mani, appena Jungkook si siede a tavola.

Per fortuna la zuppa è venuta abbastanza bene. Di sicuro meglio di quanto mi aspettassi.

"Ti sei divertita oggi con il tuo collega?" mi chiede Jungkook, lanciandomi un'occhiata.

"Tu ti sei divertito con Crystal?" gli rigiro la domanda.

Lui sorride e annuisce con così tanto trasporto che temo che gli vada di traverso il cibo.

"Mi diverto molto a ballare con lei. Penso sia una delle migliori ballerine del momento."

"Ma dai, che fortuna" ribatto ironica.

"Ha proprio il corpo da ballerina. E poi si muove con una tale leggiadria..."

"È così brava e talentosa anche a letto?" sbotto al limite della pazienza.

"Mmh, non so. Dici che dovrei scoprirlo?"

"Fai come vuoi" borbotto risentita.

Alzo al massimo il volume della televisione, fino a renderlo insopportabile. Ma guarda te questo.

Jungkook mi strappa il telecomando di mano per mutare la televisione. Cerco di riprenderglielo ma lui alza la mano in aria, così sono costretta ad alzarmi e a sporgermi verso di lui, fino a sbattergli praticamente il mio seno in faccia.

"Ah, che egregia visione."

Abbasso lo sguardo su lui, e vedo che sta spudoratamente guardando le mie tette. Come non potrebbe, d'altronde. Ce le ha a due centimetri dal viso.

Sono ancora arrabbiata per la sua scenetta di prima, ma mi sento anche...eccitata.

Insomma, è fisicamente impossibile non esserlo in presenza di Jungkook.

Gli salgo sopra a cavalcioni, e prima che lui possa dire qualsiasi cosa, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio. Mi struscio su di lui fino a farlo gemere di piacere, e non sento la sua durezza premermi sull'inguine.

"Dove vuoi che ti scopi? Sul tavolo?" mi chiede mentre mi alza la maglia. Io gli sbottono i pantaloni e gli mordicchio il labbro inferiore, facendolo gemere ancora più forte.

"Non devi chiedere" mormoro con voce roca, spostandomi i capelli da un lato. Lui si avventa sul mio collo, leccandolo e baciandolo.

Purtroppo però veniamo interrotti dal suono del campanello. Entrambi ci guardiamo pietrificati negli occhi.

Chi diavolo è a quest'ora?

Mi stacco da Jungkook e mi sistemo la maglia, mentre lui si rialza i pantaloni.

"Jungkook? Sei a casa? Sono io, Namjoon."

Impreco sottovoce e mi guardo attorno, nel panico più totale. Namjoon non può vedermi qui.

Per un'infinità di ovvi motivi.

Se mi vede, sarà un vero e proprio disastro.

"Vatti a nascondere" sussurra Jungkook al mio orecchio.

Io però al posto di muovermi fisso con orrore i due piatti sul tavolo. Se li vedrà, credo proprio che Namjoon si porrà delle legittime domande.

Sparecchio al volo il mio lato del tavolo, mentre Namjoon continua a chiamare Jungkook da fuori.

"Arrivo! Solo un attimo!" urla, facendomi segno di sbrigarmi.

Appena ho finito corro in camera da letto alla velocità della luce, chiudendo la porta dietro di me.

Quando sento Jungkook aprire la porta, però, mi raggelo.

Mi sono dimenticata il telefono sul tavolo.

Now or NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora