The Mistake

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ATTENZIONE: In questo capitolo succedono delle cose che non sono state scritte dalla JK. Rowling.

Il giorno dopo Draco si svegliò con un gran mal di testa. Non aveva chiuso occhio dopo l'arrivo di Harry.
Era geloso?
Lui?
Sicuramente era solo una fase. Tra poco sarebbe tornato a Hogwarts e avrebbe rivisto Astoria. La sua cotta di sempre.
Avrebbe anche rivisto i suoi amici, Pansy Blaise e Theo.
Insomma tutto andava bene. Eppure qualcosa lo turbava profondamente...

«Tempus» le sette emmezza, era tardi. Troppo tardi per lui. Cercò di alzarsi dal letto ma si accorse di essere bloccato. Il braccio di Harry lo teneva immobile fra le coperte. Si girò a guardarlo, è così carino quando dorme, si ritrovò a pensare.
Aspetta cosa?
Draco decise di lasciar perdere e provò a svegliare il corvino.
Prima però fece degli incantesimi pulenti alla bocca. Almeno non avrebbe dovuto sentire l'alito puzzolente del grifondoro.

«Harryy»
Il corvino mugolò qualcosa senza però svegliarsi.

«Harry» riprovò allora il biondo, che ricevette un calcio nelle gambe. Che caratterino.

«HARRY HO FINITO LA NUTELLA!»

Il Grifone sgranò gli occhi e si alzò a sedere fulmineo.
Draco lo guardò ridacchiando e Harry gemette di frustrazione.
Ma insomma voleva dormire!
«Buingiomhph» disse sbagliando il moro mentre si stiracchiava.

«'Giorno» rispose Malfoy. «Forza andiamo a prepararci che tra poco arriva Jo. A che ora devi partire?» chiese Malfoy. Lo faceva innervosire il fatto che volesse andare dagli Weasley. Cosa c'era di bello in quella casa storta che cadeva a pezzi? Davvero preferiva la zannuta e lenticchia a lui?

«parto alle cinque del pomeriggio, così passiamo un po' di tempo insieme.»
Disse Harry. Notò però la faccia scazzata dell'amico. Non c'era bisogno di chiedere cosa avesse. L'aveva già capito. Ogni volta faceva così, pretendeva che Harry passasse tutto il suo tempo con lui, e poi quando tornavano a scuola lo abbandonava, così come se lo disprezzasse. Che poi era quello che tutti pensavano.

Senza proferire parola si alzò dal letto e si incamminò verso la porta.

«Dove vai?» gli domandò il biondo.

«A prepararmi, ti aspetto giù.»

***

«Ehw, che schifo, vomitare lumache deve essere orribile » disse Jocelyn orripilata.

Da quando avevano iniziato a fare colazione, Malfoy aveva cominciato a parlare di quanto disprezzasse Hermione e Ron.
Harry si stava davvero innervosendo.

«Gia» disse ridendo Malfoy «e pensa che si è pure inflitto da solo l'incantesimo perché aveva la bacchetta rotta. Che stupido,per non parlare dei denti della zannuta, sembra un coniglio.»

Ecco che ritorna Malfoy, pensò Harry.

«Oh e non sai cosa è successo l'anno scorso !» continuò Malfoy, «Piton non sopportava più la sanguemarcio così-»

«Adesso basta Malfoy! Godric non ti hanno fatto niente di male! Sono i miei amici» Sbraitò Harry puntando un dito contro Draco,«tu hai i tuoi amici a serpeverde e io a grifondoro. E non sono affatto stupidi! Hermione è la migliore del corso, è più brava di te.» disse tutto d'un fiato, poi riprese. «Non ti devi neanche permettere di parlare male di loro quando sai che io ci tengo! E come se adesso ti venissi a dire le cose che odio della Parkinson, Zabini e Nott.»

Malfoy se ne stette zitto e continuò a mangiare la sua fetta di pane tostato. Era profondamente offeso, ma non l'avrebbe mai dimostrato.

Jocelyn si schiarì la gola imbarazzata, mentre si guardava in giro non sapendo che fare.

I CAN'T LOSE YOU. //drarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora