1.IL LADRO

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Sono stanchissimo percorrere mezza Seul per arrivare a casa comincia ad essere pesante anche se mi muovo con la mia autovettura. Purtroppo il traffico è tanto.
Oggi mi sono fatto un paio di riunioni noiosissime con i grandi capi, devo avere pazienza sto facendo carriera e sono molto apprezzato.
Sto creando un nuovo gioco che avrà più successo del primo e creando una nuova app per una compagnia telefonica.
Rientro a casa due ore in anticipo, così mi farò un riposino prima di cena.
Parcheggio in garage e stancamente prendo l'ascensore abito al 17mo piano di un grattacielo modernissimo.
Odio l'ascensore trovo sempre che puzzi...nonostante il mio sia un buon condominio non di certo di quelli a buon prezzo. Oggi però sento un particolare odore... Gradevole... Non saprei definirlo.
Uscendo mi sembra di sentirlo ancora.
Mi avvio sul lungo corridoio fino ad arrivare alla mia porta.
Infilo la mia card nella serratura che si apre facendo un strano rumore.
Non ci faccio troppo caso ed entro togliendomi la giacca.
Quello strano profumo lo sento anche in casa è leggero ma c'è, mi do' mentalmente dello stupido... Oggi era la giornata delle pulizie la donna sarà andata via da poco.
Entro in camera spogliandomi.... Mi infilo una maglietta e un pantaloncino quando richiudo le ante dell'armadio a specchio... alzo lo sguardo e lo vedo...per poco mi viene un colpo... Inizio a sentire il mio cuore nelle orecchie. Un ombra scura... Sta uscendo da dietro la porta sfilandosi silenzioso...agile e veloce... Tentando di uscire senza essere visto... È una frazione di secondo i miei occhi incontrano i suoi... Il resto del viso è coperto da un passamontagna nero in microfibra aderente... Quelli che si usano come sottocaschi per le moto.
Mi va il sangue in acqua... Impugna un coltello la cui lama è lucente..... Tshirt nera pantalone nero non ha un fisico possente tutt'altro... Ma è comunque inquietante minaccioso... Due occhi azzurro ghiaccio mi scrutano aggressivi.
Ci studiamo per qualche secondo ma sembra un tempo lunghissimo. Mi sembra di sentire il suo respiro ansante... Forse ha paura pure lui.
-puoi scegliere...
Dice con una voce quasi sussurrata
-possiamo affrontarci...oppure potresti lasciarmi andare via... Non ho trovato nulla di interessante... solo un rotolino di misere banconote. Quindi non ti ho rubato molto...
Sono bravo con il coltello...
Dice girandoselo abilmente fra le mani.
Guardiamo entrambi la porta... Calcolando mentalmente quanto tempo potremmo mettere per arrivarci.
È lui che scatta per primo. Velocissimo felino...ma io non sono da meno... Non ho intenzione di farmi derubare.
È davvero veloce.
Ne nasce una breve colluttazione... In cui io respingendo la mano con cui tenta di colpirmi lo mordo su un avambraccio. Il suo urlo risuona nell'ambiente mentre mi spinge via con tutte le sue forze riuscendo a sfuggirmi.
Quando sta per uscire dalla porta d'ingresso mi aggrappo a lui strappando il retro della sua maglietta.
Un squarcio netto che rivela la sua schiena bianca candida, non posso non vederlo...  uno strano tatuaggio giù lungo la colonna vertebrale...Si divincola violentemente riuscendo ad uscire dal mio appartamento e scappando giù per la scala antincendio è troppo veloce non riesco a fermarlo fra le mani mi resta un pezzo della sua tshirt dal quale esala il profumo che sentivo prima.
-cazzo....
Prendo respiro... Mi manca dalla paura...e dalla fatica della colluttazione.
Dall'appartamento a fianco esce Taehyung un avvocato che è il mio vicino da un paio di mesi.
-eih... Tutto ok? Ho sentito un tale trambusto...
Eih...Jk...rispondi...
Mi dice battendomi amichevolmente una mano sulla spalla...
-avevo un ladro in casa... Era armato... Un coltello...
-oh cazzo... ti ha ferito?
Mi chiede premurosamente.
Faccio segno di no.
-ma hai del sangue sulla bocca...
-è il suo l'ho morso...
Mentre Taehyung chiama la polizia cerco di riconquistare la calma.
Non ci mettono molto ad arrivare. Fanno i rilievi e le domande del caso.
Sembrano annoiati... Come fosse una consueta routine sulla quale non hanno nessun potere.
Mi fanno capire subito che i topi di appartamento difficilmente li prendono. Sono ladri abituali, scaltri che conoscono perfettamente i luoghi dove rubano e a volte ci tornano pure.
Mi suggeriscono di far cambiare la serratura e di farmi le analisi del sangue per scongiurare il contagio di un'eventuale epatite c e di aids dato che incoscientemente l'ho morso.
Capisco subito che aver sporto denuncia è completamente inutile.
Rientrato in casa controllo se manca qualcosa... Mancano solo i soldi...poco male era solo la piccola scorta che tenevo in casa di solito pago tutto con il bancomat o la carta di credito.
La notte dormo nonostante tutto grazie a una compressa di valeriana gentilmente offerta da Tae.
Il giorno dopo mi sento strano mentre sono al lavoro... Questa cosa mi ha scosso più di quanto credevo.
Non riesco a concentrarmi e non riesco ad accettare che qualcuno sia entrato in casa mia violando la mia privacy e derubandomi. Rivivo nella mia mente la scena...
Quegli occhi... Quella voce sussurrata... Quella minacciosa  lama lucente... E quel tatuaggio...
Senza rifletterci prendo un pezzo di carta e lo disegno...
Mi sorprendo per come lo ricordo bene.
Le fasi lunari... Aveva sulla schiena le fasi lunari... Non dev'essere molto comune come disegno... È un tatuaggio esteso... grande... Era preciso... Un bel lavoro... Chi l'ha fatto era un esperto...
Non ci penso due volte e digito... Tatuatori Seul...

Cosa ne dite? Proseguo?

IL LADRO DELLA LUNADove le storie prendono vita. Scoprilo ora