Piccola premessa.... Ne è uscito un capitolo piccante.... Non vi va abbandonate...
-Yoongi la scopata salta domani sera... Sono incasinato... Ci vedremo più avanti
Scrive Jimin al suo amichetto.
Lui scrive... E io leggo le sue dita mentre volano leggere sulle lettere della tastiera tanto veloci quanto i miei occhi a leggerle.
Yoongi cerca di insistere vuole vederlo ma è evidente che Jimin vuole scaricarlo ha altri pensieri ora... Ora a me per la testa... Io che per lui rappresento un pericolo.
Durante il giorno dall'ufficio seguo i suoi spostamenti, qualche negozio.
Resta a lungo in un quartiere periferico della città... Google maps mi segnala la posizione... Sembra un gruppo di fabbriche in disuso... non usa mai il cellulare.
Sento solo una breve conversazione attraverso il microfono del telefonom
"-li hai?"
"-si... Sono tutti questa volta."
Dovrò capire di cosa si tratta.
L'indomani pur non essendo di turno... Mi porta la cena giapponese.
Suona.
gli rispondo solo
-sali.
Lo faccio entrare, lui va direttamente in cucina e sbatte malamente sul tavolo il borsone termico tirando fuori e lanciando i contenitori sul tavolo...
Poi fa per andarsene... Ma gli blocco l'uscita appoggiandomi allo stipite della porta.
-eh no... Mi fai compagnia... Non è educato andartene così. Su togli il giubbottino e il cappello e preparami la tavola vorrai pur fare una chiacchierata con questa persona così generosa che non ti ha denunciato.
Mi guarda fulminandomi con quegli occhi azzurro ghiaccio... Ubbidendo forzatamente.
Quando tira via il giubbetto lanciandolo su una sedia, restando a maniche corte...
lo vedo... Il viola del livido che gli ho causato mordendolo.
Mentre apparecchia il tavolo.
Glielo chiedo...
-ti ho fatto male?
Annuisce e un sottile piacere si insinua in me.
Quando è pronto lo invito a sedermisi di fronte ...
-adoro il sushi...
Dico riempiendomi la bocca.
-vedi... Non abbiamo in comune nemmeno questo... Io lo odio.
Dice sprezzante.
-da quanto lo fai...
-consegno giapponese da due anni...
-da quando...
Ripeto... Non intendendo le consegne.
-da un anno e mezzo qui... Mi sono spostato... Ho agito un po' troppo nella zona a sud della città ho rischiato di farmi beccare e mi sono spostato qui ma a quanto pare non sono fortunato.
-com'è come zona?
-Si ruba meglio se è questo che mi stai chiedendo. Questi condomini sono abitati da gente che sta molto fuori per lavoro... Il lavoro delle consegne mi consente di individuarli.
-l'avresti usato il coltello con me?
-credo di sì... Anzi avrei dovuto usarlo meglio... Ora non sarei qui a perder tempo.
Risponde provocatorio
È troppo ne ho abbastanza della sua strafottenza... Allora lo prendo per un braccio sbattendolo sul tavolo bloccandolo.
Il mio movimento è stato repentino non se l'aspettava...
Mentre sono su di lui...glielo dico... Togliendomi gli occhiali.
-forse dovrei morderti ancora per farti capire chi comanda in questo momento.
I suoi occhi bellissimi entrano nei miei e per un momento ci fronteggiamo.
-non ne avresti il coraggio... Nerd di merda.
-ce l'ho eccome....
Tenendolo fermo scendo sulla sua bocca implacabile la invado senza curarmi delle sue proteste... Non me ne preoccupo è muscoloso ma è molto più esile di me... Quando mi distacco volutamente gli mordo un labbro.
-dopotutto... In qualche modo dovrai ripagarmi...il sesso potrebbe interessarmi...sei bravo in questo?
Gira il volto dall'altra parte pulendosi il sangue dalla bocca con il dorso della mano.
-io si... Ma ho i miei dubbi su di te.
Continua ancora.
È come una animale ferito oltraggiato, dentro di me so che devo stare attento... Ma so anche che ormai dopo la sua ultima frase non potrò più fermarmi.
-vai nel mio letto.
Gli ordino perentorio.
-no.
-puoi scegliere...
Dico ripetendo le sue parole di quella sera...
-posso chiamare la polizia.
Si tira su guardandomi schifato dando un calcio ad una sedia e dirigendosi in camera da letto.
-spogliati
Jimin lo fa... Togliendosi la tshirt i jeans... Le scarpe... le calze i boxer.
Mi slaccio la cintura avvicinandomi a lui e cingendogli i polsi.
Non dice nulla ha gli occhi lucidi sa già cosa aspettarsi... Ho la sensazione che abbia già vissuto questa cosa.
Lo getto sul letto baciandolo e iniziando a toccarlo... Ha la pelle chiara morbida per essere un ragazzo.
Apro un cassetto prendendo un preservativo e il lubrificante.
Non voglio essere gentile non lo merita.
Mi ungo le dita per poi infilarle in lui bruscamente
Si morde la bocca... Mentre lo tocco intimamente i suoi occhi sono legati ai miei... Non è fare l'amore questo... Non è sesso... È stabilire la mia predominanza su di lui... Lo so benissimo e non mi importa ...
Trattiene ogni gemito mordendosi le dita... I suoi versi testimoniano che è coinvolto che sta godendo anche se l'ho forzato
-sei un disastro...
Gli dico ridendo...
-ti piace da morire...
Lo lascio per un attimo infilandomi la protezione...
-direi che serve... Non posso sapere chi ti fai.
Dico sprezzante penetrandolo senza preamboli...
La sua bocca raggiunge la mia e le sue mani unite dalla cinta si aggrappano al mio collo... Labbra che si cercano... in un bacio umido sporco alla ricerca del piacere che entrambi desideriamo. Il suo respiro ansante e il mio si uniscono in un unico suono.
I miei affondi raggiungono il suo punto debole vincendolo è costringendolo a lasciarsi andare.
Viene prima di me con un tremito e un gemito da gattino che difficilmente scorderò.
Mentre io continuo cercando di finire....
-sei... sei... Incredibile...
Dico raggiungendolo e accasciandomi su di lui.
-e tu sei un bastardo... Questo non è niente per me ho sopportato ben altro... Tu. Non sei niente
Risponde ansante sussurrando.

STAI LEGGENDO
IL LADRO DELLA LUNA
FanfictionUna sera un ingegnere informatico rientra in anticipo a casa, è molto stanco perché sta progettando un nuovo gioco per l'azienda per cui lavora. Quando entra in ascensore e percorre il corridoio verso il suo appartamento sente uno strano profumo... ...