10.Non ti lascerò andare via.

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Ho detto a Jimin che dovevo andare in azienda ma vado al ristorante, Jenny sicuramente sa di più di quanto dice, proverò a forzarla a parlarmene.

Il locale è chiuso passo da dietro per vedere se Jenny è nelle retrovie. Non mi sbaglio sta facendo le pulizie ed è sola.

...
-non so nulla mi dispiace.
Mi risponde risoluta.
-Jenny facendo così non lo aiuti, voglio solo sapere chi gli ha fatto del male. Voglio aiutarlo.
Tu lo conosci bene sai cosa fa per arrotondare...
Jenny china la testa.
-arrotondare?
Scuote la testa e fa un amaro sorriso.
-come fai a saperlo?
Chiede spudorata.
-mi ha derubato... L'ho trovato in casa mia... Così ci siamo conosciuti avrei potuto denunciarlo.
-hai fatto bene a non farlo... Tu non sai che persona è... Jimin è generoso... Aiuta anche me quando non arrivo a fine mese...nonostante certe volte non ne abbia neanche per lui. Jimin è nei guai. Lyan non lo molla...
-chi è Lyan?
Elude la mia domanda continuando
-senti...vuoi un consiglio? Se ci tieni un po' a Jimin dagli i soldi che Lyan gli ha chiesto questo mese... Altrimenti se Jimin si fa vedere in giro questa volta l'ammazza.
-Lyan è un usuraio?
Chiedo diretto.
Jenny annuisce.
-la madre di Jimin era piena di debiti... È morta l'hanno investita  lo scorso Natale...l'ha fatta ammazzare lui... Così Jimin ha ereditato tutti i suoi debiti.
Lyan vuole Jimin nel suo letto...

Mi basta... Non voglio sapere niente altro... Rientro a casa inquieto

Controllo il suo telefono... Dovrebbe essere sempre in casa mia ricevo il segnale.
Speriamo non se ne sia andato lasciando lì .
Entro e inizio subito ad agitarmi... Non è nel salone... Né in cucina né in camera mia... Sto per imprecare contro me stesso per avergli dato la possibilità di sfuggirmi quando sento scorrere l'acqua in bagno...
Istintivo apro la porta bruscamente senza bussare... Ed è piuttosto imbarazzante Jimin è in piedi dentro la vasca nudo come mamma l'ha fatto... Unica area coperta dalla fasciatura dell'ospedale quella delle costole.
Ha diversi lividi ancora ma stanno guarendo.
-eihhi!!!
Mi urla prendendo un asciugamano per coprirsi.
-scusa... Non so cosa mi ha preso pensavo te ne fossi andato.
Dico sentendomi un'idiota.
-veramente volevo tentare di lavarmi... Non posso farlo nella doccia altrimenti bagno la fasciatura... Allora ho pensato di lavarmi a pezzi.
-sei un'incosciente a farlo da solo potresti scivolare e farti del male.
-ti prometto che starò attento... Ti prego però ora esci... È... è imbarazzante ecco...
-Jimin ti ho già visto nudo...
-esci ti ho detto...!!!
Mi urla tirandomelo l'asciugamano.
Desisto ed esco sbattendo la porta.
Più tardi mi raggiunge in salone dove sto comodamente seduto in poltrona fingendo di leggere per darmi un contegno.
-scusa... Non volevo urlarti prima...
Inizia a dire.
Ha ancora tutti i capelli umidi ed indossa una mia maglietta enorme con dei pantaloncini da jogging.
-scusa tu... Hai ragione sono un bisonte indelicato
-non te l'ho mai detto...
Obietta ridendo.
-non te lo ricordi ma l'hai fatto... Dopo la nostra prima notte.
-beh... Un po' te lo eri meritato.
Commenta con mezzo sorriso.
Quel sorriso mi incanta e non mi trattengo
-Jimin... Sei bellissimo credo di non avertelo ancora detto...
-no... a parte che mi scoperesti all'infinito... Non mi hai detto altre cose carine...
-questa cosa non l'ho mai detta...
-ohhh si... Proprio quella notte.
-Jimin... Raccontami di Lyan
Lo spiazzo non se l'aspettava che glielo chiedessi.
-cosa sai di lui?
Il suo volto si fa serio improvvisamente.
-niente...solo che gli devi dei soldi... E che ti vuole nel suo letto...
Sospira... Per poi sedersi ed iniziare a parlare.
-ci sono già stato nel suo letto...
Dice chinando la testa vergognandosene.
Quest'affermazione mi trafigge... È non posso trattenere un' imprecazione.
-sono andato a letto con lui due volte prima che morisse mia madre... Mi aveva detto che l'avrebbe uccisa... Poi l'ha fatto fare comunque da uno dei suoi scagnozzi.
Ha iniziato a ricattarmi... Più pagavo più il debito era enorme...
-esiste la polizia Jimin...
-no... Non esiste quando l'usuraio che ti ricatta è il nipote del comandante della polizia della città.
Jk...appena starò bene me ne andrò... Non voglio crearti problemi... Ho fatto un casino dal giorno che ho deciso di rubare in casa tua. Ti ho involontariamente coinvolto... È non voglio.
-troverò una soluzione Jimin... Non posso pensare di lasciarti da solo in questo guaio.
-perché vuoi aiutarmi Jk?
-io...
-non dirmi che ti sei innamorato di me dopo una sola scopata?In cui ti ho detto che ti odio e che sei un bastardo?
Faccio cenno di si con la testa... Tanto vale non mentire.
-io non ti amo lo sai questo?
Annuisco di nuovo non sapendo cosa dire.
Mentre lui mi si siede in braccio facendo una smorfietta con la bocca per il dolore alle costole.
Avvicina il suo viso al mio ed io mi perdo in quegli occhi... Il mio cuore va a mille quando sento il sapore di quella bocca.
L'abbraccio sussurrandogli alle orecchie che non lo lascerò più andare.
-promettimi che se riuscirò a tirarti fuori da questo pasticcio mi darai una possibilità...
Chiedo sfacciato fissandolo serio.
-con Lyan non sarà facile Jk...
-a quello ci penso io... Promettilo...
-lo prometto.






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