Via dal mondo

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Denis si sedette vicino a me al ritorno in città, e mi baciò di nuovo. Sentii di nuovo il suo profumo, un aroma intenso, proibito. Che solo io potevo avere.
Denis: Sei bellissima, amore.
Lo abbriacciai ancora una volta.

Rimpiango ancora quei momenti, quando ero ancora ignara di tutto quello che lui mi nascondeva. Di tutto quel vuoto che avrei voluto sapere, ma lo riempiva con un bacio. E infantile, mi accontentava. Non gli chiesi molto di lui.

Un sabato mi chiese di uscire e io, ovvio, accettai.
Caminammo fra le strette vie della città vecchia, e ad un certo punto ci fermammo. Sfiorò con le sue dita il mio rossetto rossiccio, e mi chiese ufficialmente di stare insieme così:
Loanne. Tu sei mia e non ti muoverai da qui finché non andrò via io. Giusto? Mi portò sulla ruota panoramica, ci scattammo non so quanti selfie che il suo cellulare si intasò.

Erano le otto e trequarti
Io:...dovrei andare a casa...
Denis: Heyheyhey, dove pensi di andare tesoro?
Mi prese le mani e mi baciò.
Denis: Aspetta... Lasciami fare solo una cosa, principessa.
Sorrisi annuendo.
E fu qui che un colpo mi prese al cuore: quella specie di uomo divino che sembrava cosi duro e con un amore intenso e appassionato, tirò da dietro la schiena un sdolcinato pacchetto di cioccolatini allo yogurt di fragola.
Lo ringraziai, e mi accompagnò a casa.
Io: Grazie, a-amore.
Denis: Ouuu, ed ecco che la giovane Loanne Mûre inizia a chiamarmi amore!
Rise mentre io arrossii ancora.
Denis: Sei stupenda quando diventi rossa.
Arrossi ancora di più. Abbassai lo sguardo.
Mi tirò dolcemente in su il mento e mi diede un dolce bacio a stampo.
Si girò e se ne andò.

Andò tutto perfetto per due settimane e quattro giorni, quando mi arrivò, una domenica mattina, un SMS...
Denis: Ciao. Dimenticami, addio.
Sul momento pensai che sia uno scherzo, ma non lo era affatto. Il mio piano era di parlargli a scuola lunedì, ma lunedì non venne a scuola. Nessuno sapeva se stava bene o cosa faceva. Lo aspettai martedì fuori all'entrata della scuola. Non venne.
Mercoledì chiesi di lui a un suo amico, ma non mi disse niente. Giovedì iniziai a chiamarlo, ma il suo cellulare era spento. Venerdì andai sotto casa sua, ma il campanello dei "Cirrenti" era vuoto.

Non dissi niente nè a Margot, né ai miei genitori, nè ai suoi amici. Ero stanca. Ero fuori di me. Mi mancava, e quello era solo niente di tutto.
Doveva ancora iniziare.

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Bonjour,
Spero vi piaccia!!!❤❤❤
Grazie di seguirmiiiii!!!!!!! Vi adoro raga!! E, please, continuare cosi e votate se volete leggere la continuazione!❤
TryToFindMyDestiny

Quel Tuo Bacio MaliziosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora