Alessia Salvatore che vive a Mystic Falls (Virginia) nel 1864, è costretta a dover scappare dalla sua vita, svenendo la ragazza si trova catapultata nel 2023 nella cittadina di New Orleans, dove rincontra per caso il suo più grande amore del quale n...
Continuammo le ricerche e scoprimmo che i miei fratelli si trovavano nel quartiere di Bourbon street, decidemmo così di cercari e a notte fonda ci dirigemmo in quel vicolo sperduto e malfamato, camminavamo fianco a fianco, Klaus cercava di tenermi attaccata a se per proteggermi da un eventuale attacco ma dopo poco li vidi. Si trovavano alla fine del vicolo all'entrata di una piccolissima stradina secondaria, sotto i loro piedi erano presenti almeno 10 cadaveri, era una scena raccapricciante appena li vidi mi avvicinai ancora di più a Klaus per nascondere ai miei occhi quel massacro. Ci avvicinammo con cautela a quella strage, i bastardi si trovavano lì con il volto imbevuto di sangue, appena mi videro mi sorrisero entrambi e si avvicinarono.
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"Cosa ci fai qui?" Mi chiese Damon sputando della carne che aveva in bocca
"Sono qui per uccidervi!" Sbraitai io allontanandomi da Nik, sentì i miei occhi diventare gialli, ero così tanto arrabbiata da aver spezzato l'incantesimo, ora ero tornata al pieno delle mie capacità, ero di nuovo un ibrido e non li avrei risparmiati!
"Vedo che hai cambiato Mikaelson!" Disse Stefan con un odioso sorriso stampato sul volto, mentre tirava su un cadavere da terra Klaus non si espresse verbalmente, ma al contrario si piazzò davanti a me, osservando entrambi con aria di sfida... Senza dire nulla afferrò entrambi per il collo e li lanciò contro ad un cassonetto arrugginito. Loro si alzarono in piedi a grande velocità nel tentativo di attaccare me, ma io e klaus ci misimo uno affianco all'altro con il tentativo di proteggerci a vicenda dai loro colpi. Damon riuscì a mordermi il collo talmente forte che un semplice umano ne sarebbe uscito decapitato, non demorsi e lo afferrai per un polso lo bloccai e gli affondai i canini nella pelle rinasciamdogli nel sangue una grande quantità di veleno. A quel contatto lui urlò cercando di vincolarsi, ma ormai il veleno era entrato in circolo senza almeno un goccio del mio sangue non avrebbe superato la notte. A quel punto lo afferrai per i capelli e gli spezzai il collo in due lasciandolo cadere a terra incosciente, così fece anche Klaus con Stefan. Io e lui ci guardammo per una frazione di secondo che mi sembrò molto ma molto lunga, poi mi sorrise, caricandosi in spalle Stefan...
"Sbaglio o eri incinta? Movimenti bruschi potrebbero nuocere al bambino!" Disse ridendo
"È vero sono incinta ma questo non vuol dire che debba contare sempre su di te!" Mi avvicinai a lui e gli baciai una guancia: "grazie comunque per l'aiuto!"
Lui sembrò sorpreso dal mio gesto spontaneo, così sorpreso da restare a bocca aperta: "pu-puoi contare sempre sul mio aiuto Lupetta!" Disse balbettando, come avrebbe fatto un ragazzino alle prime armi, così facendo mi fece notare una grande differenza.
Elia nei miei confronti si era sempre comportato con estrema maturità, si sforzava di utilizzare un linguaggio consono alla situazione, aveva modi di fare eleganti, rispecchiava per filo e per segno, l'uomo perfetto al quale ogni giovane potesse aspirare! Era un uomo fedele che nella vita aveva avuto solo poche relazioni durature...Mentre klaus era l'opposto, il fratello più piccolo, con un passato da teppista alle spalle, che conosceva infiniti modi per far sua una donna anche solamente guardandola! non si sforzava di essere gentile, lui semplicemente si mostrava per com'era realmente, stava alle persone capire come comportarsi nei suoi confronti e cercare di capire il suo carattere, il suo animo era libero non gli interessava apparire, non ragionava in modo razionale e maturo come il fratello, poiché non ne era in grado, alcontrasio era impulsivo e testa calda, era fatto così e così sarebbe rimasto. Entrambi erano fratelli , ma avevano modi di fare opposti... però avevano una cosa in comune si esprimevano utilizzavano espressioni che bisognava interpretare, poiché rispecchiavano a pieno il loro modo di pensare ed era questo che adoravo di loro... erano due facce delle stessa medaglia ma da un lato si trovavano calma e razionalità e dall'altra impulsività e testardaggine.
