Alessia Salvatore che vive a Mystic Falls (Virginia) nel 1864, è costretta a dover scappare dalla sua vita, svenendo la ragazza si trova catapultata nel 2023 nella cittadina di New Orleans, dove rincontra per caso il suo più grande amore del quale n...
Aprì gli occhi, la luce del sole mi colpì in viso, avevo freddo per via del pavimento gelido e la mano di Elia lo era altrettanto, era rimasto così come l'avevo lasciato in mobile. Mi alzai da terra e gli accarezzai i capelli, poi mi vestii e scesi le scale. Sentendo delle voci accelerai il passo e mi precipitai in sala, quando Klaus e Stefan mi videro smisero di parlare iniziarono a guardarmi, mi scrutarono da testa a piedi...sembravano molto strani, avrei indagato...
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"Come mai mi fissate come due ebeti?! Ho qualcosa in faccia? O é successo qualcosa?" Domandai ad entrambi cercando di mantenere la calma
Il primo a parlare fu Klaus: "sono felice di dirti Lupacchiotta che abbiamo trovato un modo per far svegliare il tuo principe azzurro!" A quelle parole non ci potei credere: "Ditemi che non state scherzando?! Ditemelo!"
"Non stiamo scherzando sorellina!" Rispose Stefan
"Facciamolo subito!" Proposi io agitata
"Calma Alessia! Stiamo cercando di capire come organizzarci, servono un sacco di condizioni affinché Elia si risvegli, stiamo studiando come fare!"
"In sostanza Servono esattamente gli stessi ingredienti che sono serviti a incatenare la sua anima dentro l'opale...questa sera c'è la luna piena a nostro favore...Dovremmo riuscire a risvegliarlo!" Si intromise Damon entrando in salotto con un bicchiere di Bourbon in mano.
"Damon, prima dobbiamo essere certi che la cosa funzionerà!" Lo ammonì Stefan
"Va bene basta che lo risvegliamo! Chiamo Rebekah e Kol, gli dico di venire qui per l'occasione!" Dissi a tutti
"Approposito di Rebekah adesso che mi viene in mente... Stefan mia sorella ti ha chiesto di uscire? Non pensare che me ne freghi qualcosa di voi due, la mia è pura curiosità..." Chiese Klaus
"No perché Avrebbe dovuto?!" Rispose Stefan incredulo
"Lascia stare dimentica ciò che ho detto!"
——
"Stefan ha preso la verbena?" Chiesi a mio fratello mettendo dello strozza lupo dentro un barattolo
"Si, l'ho già messa da parte, con il veleno di licantropo... manca solo il tuo sangue e siamo pronti!" Disse squillante
"La luna è quasi piena sarà meglio sbrigarci..." fece notare Freya
Salimmo tutti in camera e ci riunimmo intorno alla bara, Freya sparse ancora una volta quello strano miscuglio per delimitare l'incantesimo.
"Alessia sei tu che possiedi la sua anima, entra dentro il cerchio e fa esattamente ciò che ti dirò! Ne va della sua vita!" A quelle parole ebbi paura, se qualcosa fosse andato storto e fossi stata la causa di morte di mio marito non me lo sarei mai perdonato!
Entrai all'interno del cerchio e come mi ordinó di fare Freya mi misi a cavalcioni su Elia passandogli il ciondolo al petto.
"Bene ora ripeti dopo di me...Phesmatos Animus unitum corpus!"
"PHESMATOS ANIMUS UNITUM CORPUS!" Urlai tenendo premuto l'opale verso il suo cuore
"Ora di nuovo, più forte...Phesmatos Animus unitum corpus Risveglium Animus, Risveglium Corpus!"
"PHESMATOS ANIMUS UNITUM CORPUS...RISVEGLIUM ANIMUS, RISVEGLIUM CORPUS!" Dissi a squarciagola
L'opale inaspettatamente si illuminò e da esso uscì del fumo blu, l'intero ciondolo utilizzando il riflesso della luna si piantò sul petto di Elia. Lui di colpo urlò dal dolore, l'opale gli lacerò il petto, facendogli inarcare la schiena dal dolore.
"Quanto deve ancora durare questa tortura Freya?!" Gli chiesi disperata
"Fin quando non aprirà gli occhi e si strapperà da solo l'opale di dosso!" Rispose lei, restando dietro di me. Passarono secondi, minuti che a me sembrarono ore, quando finalmente Elia spalancò gli occhi innervosito con una mano strinse l'opale e se lo strappò dal petto, per poi stringerlo fino a frantumarlo. Gli lasciai capire la situazione, poi lo strinsi a me e lo baciai,lui contraccambiò divertito
"Non riesci a stare 1 mese senza di me, vero tesoro?" Disse accarezzandomi i capelli
Mi limitai ad annuire con la testa, non mi volevo muovere da lì, tenevo la fronte appoggiata al suo petto, la ferita si stava rimarginando e con lentezza anche la sua pella stava riprendendo colore.
Quando Elia mi mise le mani ai fianchi si accorse del pancione...
"M-a s-sei incinta!" disse accigliato
"Si Fratello...il nostro piano ha funzionato!" Alle parole di Freya, Elia si tirò velocemente su dalla bara e con una velocità mai vista prima mi prese in braccio e facendo attenzione a non farsi prendere troppo dall'eccitazione mi fece fare un giro su me stessa urlando: "Ce l'ho Fatta! Diventerò Papà, Diventerò Papà!!!!" infine mi fece cadere tra le sue braccia e mi Baciò.
Klaus, Rebekah, Kol, Freya, Damon e Stefan: "Diventeremo Zii!!!"
—-
Dopo aver brindato al successo ognuno si diresse nella propria camera...
"Quanto è bello poter dormire insieme di nuovo!" Dissi saltando sul materasso, Elia si trovava ancora davanti all'armadio, con una mano si tirò indietro i capelli e sbadigliò, si mise addosso il suo solito pigiama e mi raggiunse.
"Hai ragione...vieni qui!" Mi avvicinai a lui e mi appoggiai alla sul suo petto, lo abbracciai e chiusi gli occhi
"Ha già un nome?" Domandò lui
"Mmm" non capí a chi si stesse riferendo, in quel momento mi ero chiusa nel mio mondo lui...
"Sai Già come chiamare il bambino?" Si spiegò più chiaramente
"Non lo so ancora...volevo aspettare te è poi non si sa se è un maschietto o una femminuccia!"
"Pensavo a Helen Mikaelson oppure...non lo so quando nascerà vedremo"
Appena ne ebbi la possibilità, mi sollevai e gli andai a cavalcioni
"Mmm... guarda che adesso pesi, scendi di li! Mi stai mandando in cancrena le gambe!" Disse mugolando infastidito
"Esagerato..." mi scostai da lui, così che potesse ribaltare la situazione, gattonò nel materasso fino a raggiungere il pancione, lo accarezzò più volte e poi si mise a parlare con il bambino...
"Ascoltami tesoro, vedi di non diventare come la mamma, perché è solo 3 ore che sono tornato e mi sta già distruggendo!"
Gli tirai una pacca sulla mano: "ma smettila idiota!" Lui mi venne vicino al viso e mi baciò.
