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<Papi ma tra quanto arrivano?> domando ansiosa a mio padre mentre lo aiuto ad apparecchiare la tavola.
<Tra un paio di minuti>
Stasera mio padre ha organizzato la cena con la sua compagna e i figli.
Non è la prima volta che li vedo, anzi ormai è da tipo un anno che ci conosciamo e mi trovo benissimo con loro però papà ha detto che stasera sarà una cena speciale.
La donna che è riuscita a conquistare mio padre dopo che mia madre l'ha tradito è Gavinin Anasi, madre di Aurora, per me come una sorella e Pablo Gavira, giovane stella del Barcellona, anche lui ritenuto come un fratellino.
Appena finisco di apparecchiare sento qualcuno bussare alla porta.
<Tesoro vai te> mi dice papà impegnato ad aprire il vino.
Saluto tutti con un caloroso abbraccio e insieme andiamo in cucina.
<Allora quindi che avete da dire?> chiede subito Aurora ansiosa tanto quanto me.
<Si dai aspettiamo solo questo> aggiunge Pablo.
<Tra il primo e il secondo ve lo diremo> dice la loro madre aumentando ancora di più l'ansia.
<Per favore> insistiamo tutti e tre.
<Dai diciamoglielo ora> dice papà prendendo la mano della sua compagnia.
Fanno un grande sospiro e ci danno la notiziona.
<Da domani andremo a convivere>
Spalanco gli occhi afferrando il braccio di Aurora.
<Ma seriamente?> domando incredula.
<Eh già, è una villetta abbastanza carina, è già tutta ben arredata e per la vostra felicità ognuno di voi avrà la sua camera>
Lentamente una lacrima si fa strada sulla mia guancia e appena Pablo lo nota posa una mano sulla mia.
Ho sempre voluto avere un fratello o una sorella, avere qualcuno in casa con cui stare, con cui ridere, e che mi faccia sempre compagnia, e adesso che riceverò tutto ciò che ho sempre voluto, una famiglia degna di essere chiamata tale non riesco a crederci.
<Io mi rifiuto, già non riesco a sopportare Aurora, figuratevi se si aggiunge pure Sonia> dice Gavi per farmi ridacchiare.
<Zitto, dovresti esserne contento> rispondo tirandogli un leggero pugno sulla spalla.
<Stasera usciamo, bisogna festeggiare> propone Aurora mentre versa dell'acqua nel suo bicchiere.

*dopo cena*
Siamo tutti e tre in camera mia, Gavi è sul letto a farsi i cavoli suoi col cellulare mentre io e Aurora siamo impegnate a truccarci, abbiamo deciso di andare in locale abbastanza carino.
<Ragazze> dice Gavi attirando la nostra attenzione.
<Io dovevo uscire con Ansu e Pedri stasera, è un problema se vengono pure loro?>
<Ma va assolutamente no>
<Perfetto però muovetevi, hanno detto che passano qua loro in macchina tra una ventina di minuti>
Dopo circa un quarto d'ora io e Aurora finiamo di prepararci e quei pochi minuti che ci rimangono li utilizziamo per scattarci qualche foto.
<Sono arrivati>
Velocemente salutiamo i nostri genitori e saliamo nella famosa mini verde del caro amico di Gavi.
Stringo la mano ai due calciatori presentandomi.
<Si Gavi ci ha parlato di te> afferma Ansu mentre lascia andare la mia mano.
<A proposito ragazzi, abbiamo un grandissimo annuncio> dice Aurora allungando la mano per abbassare il volume della musica.
Gavi spiega tutto, partendo dalla storia dei nostri genitori e concludendo col dire che ora siamo una bellissima famiglia a tutti gli effetti.
<Ah quindi Gavi ora diventa bodyguard non di una ma di due ragazze> ridacchia Pedri.
Faccio una faccia abbastanza confusa e tutti scoppiano a ridere.
<Beh Sonia devi sapere che Gavi per Aurora ha litigato con gran parte della squadra> mi informa Ansu mentre guarda fuori dal finestrino.
<Vero, e diciamo che fa anche bene> dice Pedri mentre mi guarda dallo specchietto retrovisore.
<Perché?> chiedo andando ad incontrare il sul sguardo.
<Diciamo che in squadra non sono tutti dei bravi ragazzi, Gavi fa bene a tenervi alla larga da loro>
<Eppure voi due state uscen>
Gavi mi interrompe per dire che i due ragazzi qui presenti sono gli unici di cui si fida.

Dopo una decina di minuti arriviamo al locale.
Ci è voluto un po' per riuscire a sederci al tavolo, mille persone li hanno fermati per foto e video.
Che stress, io non riuscirei mai a reggere un roba del genere.
<Ragazze non bevete troppo> ci raccomanda Gavi facendoci scoppiare a ridere.
<Tesoro sei tu il piccoletto qua, non noi> risponde Aurora.
<Solo di un anno, non rompete>
<Sei comunque più piccolo> dico appoggiando la mia ormai sorellina.
Gavi fa per aprire bocca ma i due amici lo fermano.
<Meglio che tu stia zitto> ridacchiano loro.
<Vi odio, vado in bagno>
Scompare per almeno una decina di minuti, non capisco perché ci metta così tanto.
La sua assenza però mi porta a parlare di più con i due ragazzi che prima ad ora non avevo mai visto se non in televisione.
<Ma la patente te ce l'hai, o sei come i due Gavira?>
<No no io ce l'ho, non mi son fatta bocciare tre volte come questa qua> rispondo tirando un leggero coppino ad Aurora.
<Che ridete?> chiede Gavi appena torna.
<Niente niente, sei ancora piccolo per capire>

Passiamo una bella serata, non ho mai riso così tanto, scherzare con loro è qualcosa di stupendo.
<Dai è ora di tornare domani abbiamo gli allenamenti e dopodomani la partita> dice Ansu alzandosi.
Ci alziamo tutti quanti per andare in cassa ma una volta arrivati li inizia la litigata.
Ci eravamo detti che ognuno avrebbe pagato la sua parte ma ora che siam qui Ansu e Pedri insistono nel pagare per noi.
<Dai per i nuovi 3 fratelli> dice Ansu tirando fuori il portafoglio.
<Che rompicazzo> impreca Gavi mentre si mette il giubbotto ed esce fuori.
<Senti Sonia io non me la sento di guidare, puoi guidare te che ti vedo abbastanza sobria> dice Pedri dandomi le chiavi della macchina.
<Stai affidando la tua macchina a una ragazza che conosci da poche ore, sicuro di ciò che stai facendo?>
Mi sembra un po' stupido, io non farei guidare la mia macchina a nessuno.
<Sicurissimo> risponde con un sorriso da demente.
<Come vuoi Pedri, come vuoi> dico prendendo le chiavi e uscendo fuori.
Afferro Gavi per il braccio e insieme andiamo al parcheggio.
<Ma seriamente ti ha chiesto di guidare?>
<Eh già, sarà che ha bevuto un po' troppo>
<Si ma comunque a casa lui ci deve arrivare in qualche modo>
<Eh vabbè quelli sono cazzi suoi, finché io, te e Aurora arriviamo sani e salvi a me non mi frega>
Con la macchina andiamo davanti all'entrata e appena Pedri nota che affianco a me è seduto Gavi apre la portiera facendo a lui segno di andare dietro.
<La macchina è mia, davanti ci sto io>
<Si va bene capo> dice lui per poi spostarsi dietro.
Gavi e Aurora si concentrano a parlare con Ansu, lasciando me e Pedri fuori dalla conversazione e in un silenzio abbastanza imbarazzante.
<Ma te dopo ci riesci ad arrivare a casa?>
<Certo non sono ubriaco>
<E perché hai chiesto a me di guidare?>
<Perchè un pochetto brillo lo sono, ma son sicuro che tra poco passa...Comunque adesso vai dritto, accompagniamo prima Ansu>
<Va bene, dimmi te la strada>
Non parliamo più di altro, lui resta a darmi indicazioni fino a quando non arriviamo a casa del suo amico che sorridente ci saluta e ci ringrazia per la serata.
Che carino Ansu, sembra una persona così buona che non farebbe male nemmeno a una mosca, vorrei conoscerlo meglio.
<Da qui la sai la strada per casa tua?>
<No>
<La so io> dice Gavi stoppando la musica.
Dopo un'altra decina di minuti arriviamo
davanti a casa mia.
Invito Aurora a dormire da me ma rifiuta dato che domani sarà una giornata impegnativa, dobbiamo portare tutto nella nuova casa e immagino abbia tante robe da mettere a posto.

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