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Senza pensare ad altro inizio a prepararmi e dopo nemmeno una mezz'oretta scendo in salotto, dove trovo Gavi già pronto.
Mi guardo un po' attorno ma Pedri è scomparso.
<È andato a casa sua a prendere le robe, ora dobbiamo passare da lui> mi dice appena nota che lo stavo cercando.
<Ah ok va bene>

<Chiama il tuo amico e digli di scendere> dico a Gavi quando noto che mancano pochi minuti per arrivare a casa di Pedri.
Quando arriviamo però ancora non è sceso.
<Vuoi che vada dietro?> mi domanda lui poco dopo aver spento la macchina.
<No no resta qua>
<Nahh state vicini te e lui> dice sorridente.
Faccio per fermarlo ma non ascolta.
<Ti ammazzo> dico a bassa voce quando vedo Pedri dirigersi verso il posto affianco al mio.
Appena entra e si siede lo saluto rivolgendogli un sorriso abbastanza forzato che fa scoppiare una risata da parte di Gavi che subito si ferma per evitare che Pedri faccia domande.
Fortunatamente il tragitto in macchina non dura molto, siamo riusciti a intrattenerci parlando di varie cazzate.
Ora però mi ritrovo da sola, Aurora è con Balde, Gavi sta parlando con i suoi compagni e Sira è insieme a Ferran.
Meglio che vada a sedermi.
<Sonia> sento dire da Pedri.
<Dimmi>
<Già vai a sederti?>
<Si perché?>
<Resta ancora un po' con noi>
<Ma son da sola, non sto parlando con nessuno>
<Dai vieni con me> dice porgendomi la sua mano.
Resto ferma a pensare se andare con lui o andare a sedermi.
<Dai su> insiste afferrandola per poi iniziare a camminare verso non so dove.
Stando in silenzio e nascondendo il mio piccolo sorriso lo seguo fino a quando non arriviamo dove c'è il museo con tutti i trofei vinti.
Continuo a girare e ammirare il posto mentre ascolto lui che mi racconta la storia di ogni trofeo.
A fine del giro ci fermiamo davanti al campo dopo aver attraversato un lungo tunnel.
<Questo è dove passate voi ogni volta per entrare in campo?>
<Si, ce non dal museo ma da qui si>
<Grazie per avermi fatto fare qu>
<Di nulla> dice subito senza farmi concludere.
Accenno un sorriso imbarazzato mentre osservo attentamente il campo e tutto lo stadio.
<Forse dovremmo tornare, non so nemmeno se possiamo stare qui>
<Si, andiamo> rispondo afferrando la sua mano come prima.
Quando torniamo troviamo i suoi compagni che stavano salutando amici e ragazze per andare negli spogliatoi.
<Tempismo perfetto> dice Gavi appena arriviamo.
<Aurora e Sira sono già andate a sedersi?>
<Si, ti stavano cercando> risponde Ferran.
<Ah perfetto allora vado da loro, buona fortuna ragazzi>

<Sonia ma dove eri finita?> domandano entrambe appena mi vedono.
<Niente mi sono fatta un giro>
<Mh, vi siete fatti un giro> mi corregge Sira.
<Esatto, ti abbiamo visto>
<Mi avete sgamata> dico facendo spallucce.
<Dai siediti e racconta>
<Ma non è successo nulla, mi ha visto da sola e quindi mi ha portata a fare un giro per il museo>
<Che carino> commentano in coro.
<Mh più o meno, prima a casa mi ha chiesto ciò che aveva chiesto l'altra volta>
<Ovvero?>
<Mi ha chiesto di uscire se dopo segna>
<E te che hai detto?>
<Di no>
<Ma perché? È palese che ti piace> chiede subito Sira che non sa nulla di ciò che è successo.
<Meglio non parlarne> rispondo lanciando un'occhiata imbarazzata ad Aurora.
<Mh, come vuoi ma secondo me dovresti uscirci>
<Anche secondo me> la asseconda Aurora.
<Magari la prossima volta>
<Speriamo presto>
Un po' lo spero anch'io, però non posso uscirci subito, devo aspettare che me lo chieda un'altra volta.

<Mamma mia come ti guarda> dice Sira spegnendo il cellulare che avevo tra le mani.
Alzo lo sguardo verso il campo e subito noto lo sguardo di Pedri puntato sul mio.
Mi fa impazzire come tiene il contatto visivo, è l'unica persona con cui faccio fatica a mantenerlo per più di tre secondi.
Perché ha dovuto fare quella cazzata?
<Nemmeno io e Ferran ci guardiamo così>
<Dai Sira non esagerare>
<No Sonia sono seria>
<Vabbè senti, guardiamo la partita> dico vedendo l'arbitro che mette il fischietto in bocca pronto a dare inizio alla partita.

È la prima volta che guardo così attentamente una partita, solitamente mi distraggo subito ma ora no, venire allo stadio è un'altra cosa.
Adesso è appena iniziato il secondo tempo, sono ancora 0-0, spero non finisca così.
Appena Gavi e Lewandoski si avvicinano alla porta mi alzo insieme a tutto lo stadio e comincio ad urlare appena vedo la palla entrare in rete.
Quanto la amo questa squadra.
Una piccola parte di me spera che segnino un'altro gol, che lo segni Pedri.
Non ci uscirò, però vorrei vederlo segnare.
Verso gli ultimi minuti di partita vedo Dembele e Pedri correre verso la porta avversaria, questa non la posso sbagliare, sono praticamente da soli.
<Cazzo si> esclamo alzandomi in piedi appena vedo che quel piccolo desiderio è stato soddisfatto.
Non stacco gli occhi da lui fin quando non vedo che si gira verso di me tutto sorridente.

<Pablito, bravo> dico andando ad abbracciarlo.
<Grazie>
Appena mi stacco mi giro verso Pedri che sembra di stare aspettando un mio complimento.
Lentamente mi avvicino a lui che apre le braccia.
<Bravo Pedri> dico ancora attaccata all'abbraccio.
<Grazie>
Appena ci stacchiamo vado subito da Aurora.
<Che carini vi abbracciate pure>
<Ma dai gli ho detto solo che è stato bravo>
<Mh mh, escici dai> continua ad insistere Sira.
<Basta>
Forse meglio che vada a prendere la macchina.
<Così da sola vai?>
Oh Cristo santo è lui.
<Lo so che ti dobbiamo accompagnare a casa, tranquillo che non ti lascio dormire fuori>
<Eh lo so, si è già visto> dice accennando un leggero sorriso.
<Ti prenderei a schiaffi>
<Fallo chi ti ferma?>
<L'angioletto dentro me mi ferma>
<Pff te con un angioletto dentro, Sonia non farmi ridere>
<Mi stai dicendo che son cattiva?>
<Certo>
<Nah Pedri, il cattivo sei tu>
<Io? Sei te che non vuoi uscire con me>
Che rompipalle, ancora con sta storia.
<Riprova la prossima volta>
<Eddai ma ho pure segnato>
<Eh bravo, mica lo devi fare per me>
<Beh questo gol si che era per te>
<Gol sprecato>
<Mh te dici?>
<Eh si>
<Nah, in un modo o nell'altro ti convincerò>
<Se sei convinto tu allora>
Quando arriviamo alla macchina ci giriamo un attimo per vedere se Aurora e Gavi ci avessero raggiunto ma a quanto pare ancora no.
<Posso stare qua davanti?>
<Non chiedere a me>
<E a chi? La macchina è tua>
<Senti Pedri, fai il cazzo che ti pare>
Anche se poco contento della risposta di merda si siede affianco a me.
Restiamo in silenzio finché non arrivano i due Gavira che appena salgono in macchina propongono di uscire la sera stessa.
<No raga io sono stanchissima> in realtà non ne ho voglia ma è brutto dirlo così, so che voglio uscire per festeggiare la vittoria.
<Dai Sonia se non ci sei tu non è bello>
<Ma Auri ma pure te con che forze ci vai>
<C'è Balde, non posso non andare>
<Chi altro ci sarebbe?> domando come se la risposta mi potesse spingere ad andare.
<Soliti, Ansu, Balde, Kounde, Pedri te vieni?>
<Certo, chiedi pure> risponde lui guardando il suo amico seduto dietro.
<Dai Sonia vieni> insistono tutti e tre.
<Torniamo presto però>
<Quando vuoi tu, tanto guiderai te>
<Che palle>

Scusate se son capitoli noiosi e ci metto un po' a pubblicare, sono priva di idee, spero che i prossimi possano piacervi.
Grazie mille delle stelline <3

vista al marDove le storie prendono vita. Scoprilo ora