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*giorno dopo*
La mattina sono io la prima a svegliarmi.
Vado in cucina dove trovo mamma e papà già pronti per andare a lavorare che si stavano bevendo il caffè.
<Buongiorno> mi dicono loro rivolgendomi un grandissimo sorriso che ricambio.
<Stasera te e Auri andate a vedere la partita allo stadio?>
<Non lo so, dobbiamo ancora decidere, quando si svegliano gli altri due parlerò con loro>
<Va bene tesoro, noi adesso andiamo a lavoro, poi chiamateci se decidete di andare>
<Va bene>
Impegnata a preparare il mio cappuccino mi spavento appena sento la porta della cucina aprirsi.
<Mi hai spaventato>
<Scusa, non è che lo faresti anche a me?>
<Si certo mo te lo preparo>
Preparo un'altro cappuccino e dopo aver riscaldato le brioche che ci avevano portato i nostri genitori mi siedo a tavola a far colazione insieme a Gavi.
<Stasera venite a vederci?>
<Con che biglietti?>
<Di questo non ti devi preoccupare, venite?>
<A me piacerebbe tantissimo, quando si sveglia Auri lo chiedo anche a lei>
<State sparlando di me per caso?> domanda lei entrando in cucina.
<No stavo chiedendo a Sonia se stasera venite a vederci>
<Ah si per me va benissimo> risponde andando verso la macchinetta del caffè.
<Verrete con me, così in teoria non faranno storie per i biglietti>
Sono felicissima, non è la prima volta che vado allo stadio, ci sono andata due volte quando abitavo a milano, ma ero piccola e poi il camp nou non l'ho mai visto se non in foto e video.
Finita la colazione torno in camera mia per cercare qualcosa da fare ma nulla, busso alle camere di Gavi e Auri per chiedere a loro se volessero guardarsi un film in salotto assieme a me e fortunatamente accettano.

Bene due ore son passate, ora altre 5 da riempire di cose da fare.
<Che facciamo ora?>
<Io vado a dormire, non voglio stancarmi, vi ricordo che stasera ho una partita>
<Auri te?>
<Mi sa che pure io vado a dormire, è l'unico modo per non annoiarmi per tutte queste ore, dovresti farlo anche te>
<Vabbè, allora vado pure io>
Vado in camera e resto un po' col cellulare, metto la sveglia e appena poso il cellulare sul comodino mi arriva una notifica.
"pedri ha chiesto di seguirti"
Mi scappa una risata ed entro su insta per accettare la richiesta a iniziare a seguirlo.
Passo un paio di minuti a guardare le storie in evidenza e i vari post e per sbaglio mi scappa un like che subito tolgo sperando che a lui non sia arrivata alcuna notifica.
<Cazzo> impreco lanciando il telefono dall'altra parte del letto.
Riprendo in mano il cellulare e vedo che mi ha già scritto un messaggio.

"Mi odi e mi metti like?"

"Ho sbagliato"

"Mh, però stavi guardando il mio profilo"

"Beh sai, quando inizio a seguire una persona nuova solitamente faccio così, lo fanno tutti, scommetto che anche te stavi guardando il mio profilo fino a due secondi fa "

"Questo lo dici tu"

"Si lo dico io, e ciò che dico è sempre vero e giusto"

"Sempre?"

"Si sempre"

"😬"

Basta, non rispondo più, voglio dormire.
Poso il cellulare sul comodino e chiudo gli occhi.

A svegliarmi è il suono del mio telefono.
Subito lo spengo senza guardare nient'altro, vado a svegliare Aurora e Gavi dicendo a loro che è ora di prepararsi e torno in camera mia.
Della loro squadra non ho nulla tranne una tuta ma sinceramente di andare allo stadio con quella non mi va.
Vado da Aurora a chiedere se avesse una maglietta in più da prestarmi e grazie a dio ne trova una.
Torno in camera per mettermi dei cargo neri e truccarmi un po' senza fare nulla di esagerato.
Finito tutto vado in salotto dove trovo entrambi seduti sul divano ad aspettare.
La macchina fortunatamente non era in garage, dopo una lunga litigata tra i due per stare davanti Gavi vince e felice si siede accanto a me lasciando Aurora e il suo borsone dietro.
Concentrata a guidare chiedo a Pablo di prendere il mio cellulare e mettere la musica, tanto la password la sa, lui e Aurora l'hanno sempre saputa.
<Sonia>
<Dimmi>
<Cos'è sta roba?>
Dice mostrandomi un messaggio su instagram di Pedri che chiede se sarei venuta a vedere la partita.
Rimango scioccata quanto lui e riposando lo sguardo sulla strada faccio spallucce.
<Mi ha scritto lui prima, vai a leggere>
<Cosa voglio sapere anch'io> dice Aurora spostandosi dal sedile attaccato alla finestra a quello centrale.
<Prima Pedri mi ha fatto la richiesta su insta, l'ho accettata e ho ricambiato e mentre scorrevo le foto per sbaglio mi è scappato un like e mi ha scritto facendo un po' il coglione>
<Voglio leggere>
Gavi che probabilmente aveva finito di leggere la breve chat sbuffa e passa il telefono a sua sorella.
<Vabbè Sonia è la conferma che gli piaci> dice Aurora mentre mi restituisce il telefono.
<Bleah che se ne trovi un'altra>
Questa mia frase provoca un sorriso di Gavi che riprende il mio cellulare ed entra su spotify.
<Quanto manca?> chiedo dopo una quindicina di minuti di strada.
<Mezz'ora circa>
Che due palle penso mentre accelero sperando di cambiare i tempi.

Così non fu.
Dopo più di mezz'ora arriviamo al camp nou e vedendolo rimango senza parole.
<Seguitemi> ci dice lui appena ci fanno entrare senza alcun controllo.
Lo seguiamo in un lungo corridoio e alla fine di questo troviamo tutta la squadra.
Mentre Auri va a salutare una ragazza mai vista prima seguo Gavi che va a salutare Ansu, quando si gira per salutare Pedri non lo seguo e vado da Aurora così da potermi presentare alla ragazza.
<Piacere Sonia>
<Sira>
<Sonia lei è la ragazza di Ferran>
Mi presento al ragazzo che subito mi chiede se fossi la ragazza di Gavi.
<Ma va, è il mio fratellastro>
<E la mia sorellina> dice Aurora abbracciandomi.
Resto insieme ad Aurora e Sira a parlare.
<Ma hai per caso qualcosa con Pedri?> chiede la ragazza appena conosciuta.
<No, perché?>
<Da quando siete arrivati, ti sta mangiando con gli occhi>
<A malapena si conoscono, però io son convinta che lui abbia una cotta per lei>
<Basta Auri, non è vero, è solo un coglione>
<Beh vedendo come ti guarda io do ragione alla Auri> dice Sira.
Mi giro per vedere se ciò che dicevano fosse vero ma lui di scatto abbassa lo sguardo.
Con faccia infastidita mi rigiro a guardare le due ragazze.
<Non ti piace nemmeno un pochino?>
<No Sira, anzi, mi sta sulle palle>
<Dall'odio nasce l'amore> scherza Auri.
<Meglio se vado in bagno>
Esco dalla stanza abbastanza disorientata, non so dove andare.
<Dove stai andando?> domanda una voce familiare dietro di me.

vista al marDove le storie prendono vita. Scoprilo ora