The Shades Of Love ❤️ ~Le Sfumature Dell'Amore

• 61 - Parole a dura prova - Volume due

Rosa e Francesco sono appena arrivati in Hotel.
Il ragazzo, non appena dentro la stanza, blocca Rosa alla parete con possessione, facendole sentire tutta la voglia che ha di lei , in quel respiro che le accarezza la pelle.

<Francesco Amoruso... Anch'io non vedevo l'ora> , dice lei, in un sussurro, mentre afferra il suo viso tra le mani e comincia a lasciargli baci languidi sulla guancia.
Man mano arriva sulle labbra e sente il ragazzo impaziente, tant'è che ha preso possesso della sua lingua.
<Sta buono> , sorride lei, ferma sulle sue labbra

A questo giro è lei a mettere le condizioni.

<Ho sempre voglia di te> , sussurra lui, prendendola a cavalcioni e condurla a letto

.............

Vittoria è impegnata a ripulire i piatti e mettere in ordine la sala da pranzo.
Ma ad aiutarla c'è Michele.
Il ragazzo in realtà, oltre ad aiutarla, è intenzionato a capire cosa sta succedendo a Vittoria.

<Vitto, dovresti metterti a letto. Non stancarti troppo> , dice preoccupato
<Sto bene. Faccio il possibile, poi domani finisco il resto delle cose>
<Va bene... > , risponde rassegnato
<E comunque abbiamo un discorso in sospeso> , aggiunge lui
<Si, lo so questo. Aspettavo te>, lo guarda mentre sistema il tavolo
<Ho capito il motivo del tuo risentimento>
<Non sono risentita! Non è un termine giusto... Sai come mi sento? Sorpresa!>
<Solo perché ho detto che voglio un solo figlio?>
<Il tuo non è stato un pensiero, Michele! Era imposizione! "Tamara sarà la nostra unica figlia"!. Hai idea di come mi sia sentita davanti a quella frase?>
<Capisco che tu ci sia rimasta male, ma ho detto la verità. In quel momento, sono stato anche istintivo, ma sicuramente ne avremmo parlato di questa storia>
<Com'è possibile che tu voglia sono un figlio?> , si ferma per osservarlo attentamente
<Ho un'idea di "genitore" diversa dagli altri. Io ho paura! >
<Hai paura di cosa Michele? La tua è la stessa mia paura! Ma non per questo ho pensato di fermarmi ad un solo figlio! Non lo trovo giusto nemmeno nei confronti di Tamara! Perché lasciarla sola? Non lo vedi quanto sia bello avere un fratello o una sorella? Io sono stupita ! Da te non mi aspettavo questo discorso>
<Ho paura di essere un fallimento. Lavorerò sodo per Tamara, affinché non le mancasse nulla! Ho paura di non essere abbastanza nemmeno per lei! Figuriamoci altri figli>, spiega gesticolando
<Quanto puoi essere autocritico? Ma sei davvero convinto di quello che pensi di te? Perché a me non è mai passata l'idea di te come un pessimo padre! Nemmeno nell'anticamera del cervello !> , altera di poco i toni, gesticolando animatamente
<Posso esprimere quello che voglio per me?>
<E quello che voglio io? Cosa ne facciamo? Non ha nessuna importanza il mio pensiero? Ti rendi conto che stai scegliendo per entrambi?>
<Non sto scegliendo per entrambi! Lo capisci quanto sia difficile per me il capitolo "genitore"? Ho paura che per un motivo o un altro, deluda mia figlia così come sono stato deluso io! Ma ecco che non sono stato deluso solo io, ma anche Francesco e Tamara! Eravamo tre bambini a soffrire l'assenza di nostra madre! Eppure mia madre mi ha sempre detto che avrebbe voluto avere tre figli! Li ha avuti... Tutto bene... Ma poi? Cos'è successo? Com'è possibile che abbia abbandonato i figli che lei stessa ha desiderarato? Questa è la mia grande paura! Non ho nessuna intenzione di fallire! Sono sicuro che un solo figlio, sarò in grado di gestirlo. Lavorerò duramente per poter rendere fiera di me nostra figlia! E se per questo devo essere condannato, prego! Fai quello che vuoi di me> , sbotta, gesticolando

Si mette alla ricerca del pacchetto di sigarette.

Vittoria ha ascoltato per bene tutte le sue parole, ma lo segue con lo sguardo perché non può finire così questo discorso.

<Tu hai paura di deludere i tuoi figli, nonostante sei cresciuto in una famiglia umile e semplice. Io cosa dovrei dire allora che non ne ho mai avuta una? Che non so nemmeno chi sia mio padre? Che ho una madre contorta e bugiarda? Allora non merito questa bambina! Non è così?>
<Non ho detto questo! E non l'ho nemmeno pensato, Vittoria!> , le punta il dito
<Ma in base al tuo discorso, mi viene da pensarla in questo modo. Se proprio ci tieni a saperlo, io con Tamara mostrerò a me stessa cos'è una vera madre! Darò a mia figlia tutto quello che non ho mai avuto! Non ho paura di fallire, perché chi ha sofferto sulla propria pelle non è in grado di farlo agli altri! Perché farlo a mia figlia ad esempio? Il tuo discorso non lo comprendo! La tua paura non la comprendo!>