Una storia che racconta le avventure di Michele e Vittoria.
Michele la vita la prende con molta leggerezza fino a quando suo padre non lo obbliga a mettere la testa sulle spalle, al contrario, Vittoria, si ritroverà ad andare controcorrente per segu...
Non è mai soddisfatto e soprattutto, se esige aiuto da entrambe le figlie, si aspetta aiuto da parte loro.
Le hanno cominciato di una cena aziendale che si terrà nella loro lussuosa villa e che la sua presenza è di vitale importanza.
"Che palle! Sono scappata per non sopportare tutto questo estremismo e mi ritrovo a dover prendere un aereo fra qualche giorno ". Pensa e sbuffa.
Intanto Matteo è davanti alla finestra. Stringe inevitabilmente il marmo con forza incontrollata dopo aver terminato la chiamata con il signor Bianchi.
"Come faccio ad uscire da questa situazione?" , pensa e si concede un bicchiere di rum
Lo ingerisce con lentezza, sentendosi bruciare dentro.
La sera
Ore 21:00
Vittoria subito dopo aver cenato, ha rimesso in ordine la cucina e si è sistemata in sala, seduta alla scrivania in noce, davanti al suo PC portatile.
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Ha cominciato ad elaborare il programma scolastico a cui andrà a lavorare.
Non vede l'ora di conoscere i suoi alunni e di scoprire quanto possa essere amata come insegnante.
Pigia i tasti velocemente, presa dai vari argomenti, quando riceve un messaggio su Instagram sul telefono di fianco. Sbircia velocemente lo schermo e nota trattarsi di Michele.
"Mi chiedo come mai non ci siamo ancora scambiati i numeri e sentirci su WhatsApp", pensa al volo e fa passare qualche minuto prima di entrare in chat o gli farebbe montare la testa quasi sicuramente
-Ciao che fai? - legge.
Vittoria è una sensitiva. Riesce a percepire l'animo delle persone anche solo tramite messaggio. Non conosce Michele da molto, eppure in quelle tre parole ci ha letto un mondo intero.
"Ti sento strano". Pensa
Intanto scrive la risposta e gliela manda.
-Buona sera. Sto lavorando al programma scolastico. Tu?
"Spero per lui che non abbia voglia di prendermi in giro. Mio padre mi ha rovinato l'umore". Pensa e nota che sta scrivendo. Poi non più.
"Che sta facendo? Perché ha smesso di scrivere?".
Tra una domanda e l'altra, nota che sta scrivendo nuovamente e a quel punto le sue diventano certezze.
"Hai qualcosa". Pensa.
-Ho capito! Allora ti lascio stare... Scusa il disturbo
A quella risposta, la ragazza arriccia la fronte disorientata.