Capitolo: III

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Passano giorni addirittura settimane, io proseguo con la mia solita routine e dopo molto tempo trovo un lavoro anche per tenermi occupata il più possibile; so che vi chiederete che fine ha fatto quel numero che Tom mi scrisse sul braccio, è regist...

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Passano giorni addirittura settimane, io proseguo con la mia solita routine e dopo molto tempo trovo un lavoro anche per tenermi occupata il più possibile; so che vi chiederete che fine ha fatto quel numero che Tom mi scrisse sul braccio, è registrato sul mio cellulare ma non sarò quella che cadrà hai suoi piedi assolutamente no non sono quel tipo di persona anche se Lisa mi tartassa di messaggi costringendomi a scrivergli. Proprio oggi ci siamo organizzate una serata tranquilla a casa mia tra maratone di film, tanto cibo e roba molto forte oltre le mie solite sigarette.

«Grace il tuo turno è finito.» Mi richiama il titolare che prende dalle mie mani gli ultimi due piatti che dovevo portare in cucina e vado a togliermi il grembiule da dosso: «Grazie mille, ci vediamo domani sera allora.» Dopo aver salutato tutti in modo educato esco dal ristorante e mi dirigo verso casa, percorrendo lo stesso tratto di strada con la metro così da arrivare prima e intanto controllo se avevo dei messaggi che non avevo letto e mi appaiono circa quattro messaggi dalla mia migliore amica: «So che sei a lavoro e non usi mai il cellulare, ma per curiosità, gli hai mandato un messaggio? Almeno per capire cosa vuole da te ma soprattutto se ti senti meglio.» Sospiro infastidita e scuoto la testa per poi risponderle: «Io mi sento un po' meglio, ma non credo proprio di avere intenzioni di scrivergli voglio ricordarti che durante la foto mi stringeva il fianco e ha provato in tutti i modi ad avere un contatto con me, devo ringraziare Bill che ha cercato di aiutarmi.» Inviato il messaggio sento la voce del conducente che comunica la fermata e non appena le porte si aprono esco continuando per la mia strada fino a casa.

Non appena entro lascio la roba davanti l'ingresso dirigendomi in camera mia e mi lascio cadere sul letto per riposarmi cinque minuti, nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che mi ritornano i flash di tutto ciò che era successo nei giorni precedenti, mi rimetto in piedi di scatto e vado dritta come un treno verso il bagno per farmi una doccia totalmente fredda, non riesco a credere che sia stato così in grado di mettermi a disagio cazzo. Faccio profondi respiri mentre sono sotto la doccia per poi uscire dieci minuti dopo e andarmi a vestire con qualcosa di comodo; sento suonare alla porta e vado ad aprire trovandomi davanti Lisa che saluto con un abbraccio facendola subito entrare «Dai entra, non vorrei che ci fossero occhi puntati su di noi anche se ho i miei dubbi ma mai dire mai.»Mormoro chiudendo la porta lentamente dietro le mie spalle e lei intanto si mette comoda sul divano.

«Grace non ti sarai presa qualche ossessione vero? Non pensarci più ne stai facendo una questione di stato o se proprio vuoi ti ricordo che ti ha scritto il numero sul braccio puoi sempre contattarlo no?» Inizia il discorso mentre prendevo dal frigo una lattina di coca cola e ne passo una anche a lei che afferra al volo e mi siedo su una poltrona che si trovava lì vicino: «Ti sbagli non ne sto facendo una questione di stato, non te lo so spiegare con certezza...ma sappi che qualcosa è sicuro che c'è.»Non trovavo la parola giusta e odiavo quando accadeva, prendo un sorso di coca cola per poi bere: «Allora che hai da perdere? Scrivigli e amen almeno magari potrebbe smettere di darti fastidio visto che la vedi così no?» La guardo mentre ci riflettevo su e mi torturo il labbro inferiore non sapendo cosa fare se prendere il cellulare e scrivergli oppure lasciare tutto così e avere ogni volta che chiudo gli occhi quegli incubi di quella giornata.

𝙏𝙃𝙄𝙎 𝙊𝙍 𝙏𝙃𝘼𝙏 [𝙏 & 𝘽]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora