𝙏𝙃𝙄𝙎 𝙊𝙍 𝙏𝙃𝘼𝙏 [𝙏 & 𝘽]

Capitolo: IV

Bill quella sera era rimasto un po' deluso dal comportamento di suo fratello, non si aspettava qualcosa del genere scuote la testa per poi iniziare a parlare: «Tom, dimmi che cazzo ti prende sul serio! Non ti sto più riconoscendo pensavo fosse un personaggio costruito solo per le nostre apparizioni e invece...guardati! Io ti voglio bene ma così, mi stai deludendo tantissimo. Sarò io a scusarmi con Grace per ciò che hai fatto e adesso dammi il cellulare veloce.»Fulmina suo fratello con lo sguardo mentre gli toglie il cellulare dalle mani e copia il numero della ragazza sul proprio cellulare lanciandogli contro poi il cellulare del fratello: «Adesso sparisci dalla mia vista, hai già combinato troppi guai ci vediamo a casa.»Lo guarda per un'ultima volta deluso ed esce dal bagno. Cerca di trattenere le lacrime, uscendo dal locale si chiude nella propria auto e tira fuori il proprio cellulare dalla tasca, fa un respiro profondo e chiama Grace al cellulare: «Rispondimi ti prego...»Mormora mentre sentiva il cellulare squillare;

Dopo settimane finalmente riesco ad avere una di quelle dormite fantastiche che solo i bambini sono in grado ad avere, ma all'improvviso sento il cellulare squillare e mi sveglio controvoglia con la bocca impastata dal sonno e rispondo senza nemmeno vedere chi poteva essere: «Chi è a quest'ora?» Chiedo con voce assonnata mentre aspettavo la risposta di qualcuno dall'altra parte del telefono: «Grace?Sono Bill, ti chiedo scusa se ti sto disturbando nel cuore della notte ma solo adesso sono riuscito a trovare un posto isolato dove poterti chiamare. Per quello che è successo io-» Scuoto la testa non volendo saperne più niente e lo interrompo: «Bill, ho capito che tipo è tuo fratello. Non dispiacerti sempre tu per cose che combina lui, se è un ragazzo maturo capirà i suoi errori, anzi, sono io che mi scuso per avermi vista in condizioni che nemmeno fanno parte di me.»Gli rispondo mettendomi con le gambe incrociate sul letto mentre dall'altra parte sentivo il suo respiro come se stesse per mettersi a piangere da un momento all'altro: «Non preoccuparti Grace, cercherò di dimenticare quell'episodio...ma sappi che se hai bisogno di qualsiasi cosa conta su di me, va bene? »Le ultime parole non le scandisce bene e non riesco a capirle bene: «Non preoccuparti Bill, passa una buona notte, se ti va anche solo di parlare leggerò volentieri i tuoi messaggi.» Terminata la chiamata torno sotto le coperte e ripensando a questa chiamata di Bill mi addormento meglio di prima e abbraccio il mio cuscino fino alle prime luci della mattina.

Ma intanto Tom...
Era tornato a casa e non appena aveva chiuso la porta di quest'ultima, nota che suo fratello si era addormentato sul divano con ancora tutti i vestiti addosso e con quella poca luce che entrava dalla finestra si rende conto che aveva il viso rigato dalle lacrime: «Bill...scusami, ho perso il controllo non so cosa mi sia successo so che ti ho deluso per la seconda volta e hai ragione ho esagerato anche con quella ragazza...forse dovrei essere semplicemente me stesso o magari credo di essermi innamorato...» Mormora asciugando con il pollice il viso umido del fratello per poi salire in camera e addormentarsi sul suo letto.

06:00 A.M.

Sento la sveglia suonare e solita routine, ma questa volta avrei fatto colazione fuori con Lisa in un bar vicino al parco: «Oh buongiorno, vedo che ti senti molto meglio Lisa, ne sono contenta non avevi una bella cera ieri.» Affermo di buon umore abbracciandola e ci sediamo nei tavolini fuori mentre ci lasciamo incantare da tutto quel panorama che si vedeva dal parco: «Vedo che hai dormito bene Grace, non ricordo nemmeno più quando è stata l'ultima volta che ti ho vista così.»Ammette contenta la mia amica e intanto ordino il mio caffè, mentre mi godevo quel sole che aveva appena illuminato la mia giornata e mi avvicino alla rossa: «Dovrei dirti anche una cosa prima che me ne dimentico, ma non fare come al tuo solito però.» Quest'ultima annuisce e mi lascia parlare: «Ieri notte, ho ricevuto una chiamata un po' insolita... era Bill,non so perché mi avesse chiamato ma siamo rimasti un bel po' a parlare,  mi sembrava un po' strano come se avesse pianto.»Le confido mentre sorseggiava il suo tè, ma nonostante ciò era calato un silenzio difficile da descrivere: «Aspetta un secondo, hai detto che dalla voce era triste?» Mi guarda e io annuisco dispiaciuta«Purtroppo si ma le sue ultime parole non sono riuscita a capirle e ci siamo dati la buonanotte...» termino la mia colazione e decidiamo di fare una passeggiata per la città anche per distrarmi perché ne avevo un gran bisogno.

Passeggiando per le strade della città tra i vari negozi il mio sguardo cade su un manifesto, fermo Lisa e lo leggo "Tokio Hotel, un concerto che nessuno potrebbe mai dimenticare!" Non riesco a leggere la data essendo che era stata strappata da qualcuno e alterno il mio sguardo dal manifesto alla mia amica: «Ci stai cascando di nuovo? Avevi detto che volevi cancellarli dalla tua vita non avrai una cotta per uno dei due spero... Grace? » Richiamandomi; per non so quale motivo non ho sentito le parole di quest'ultima e ritorno in me dopo aver sentito il mio nome: «Cosa? No e poi no cosa credi? Che possa piacermi uno dei due?» Scoppio a Ridacchiare e non mi piaceva affatto quando mi capitava, Lisa porta gli occhi al cielo e mi trascina via di peso.
Ma torniamo seri per un attimo, cosa mi sta succedendo? Io mi conosco quando provo attrazione per qualcuno, per quale motivo mi sento così? Grace, hai bisogno di sbronzarti un po'. Intanto rimango certa di una cosa non ci sarà mai e poi mai un presunto triangolo con loro due: «Okay qui puoi riprendere coscienza Grace, Hey! Smettila di abbandonare il tuo corpo così!» Lisa mi da uno schiaffo sul viso e mi scuote facendomi tornare alla realtà: «Si hai ragione, ti chiedo davvero scusa é solo che... penso ci sia qualcosa che non vada, non ho idea di cosa mi succeda.»Un po' infastidita da questa mia "cosa" mi lancia un po' d'acqua dalla bottiglia che aveva in mano, e la guardo male «Hey! Ho capito,  smettila!» Le urlo.  «Qui c'è davvero bisogno di fare qualcosa, non puoi andare avanti così. Compra quei cazzo di biglietti e vai al loro concerto. Cerca di mettere le cose a posto e non avrai più questi mancamento, fidati.»Lei stessa mi fa strada verso il luogo in cui ci sarebbe stato il concerto e prende due biglietti: uno per me, con il vip per farmi entrare nel backstage, e uno per lei;  spero che vada liscio come l'olio: «Bene, ecco il tuo biglietto. Ci vediamo qui tra cinque giorni chiaro?» Annuendo fissandomi in silenzio per poi allontanarsi da me, non nego che ci stia restando male e, fissando prima il biglietto e poi lei, tento di non piangermi addosso, per poi correre per raggiungerla  ed abbracciarla  fortissimo a me, finisco per scoppiare a piangere e sento che l'abbraccio viene ricambiato volentieri: «Scusami Lisa,  non volevo trattarti così... sei anche tu una sorella per me...»Cerco di non balbettare trattenendo le lacrime, mentre mi accarezza i capelli; mi stacco per guardarla in viso: «Oh Grace...» sorridendomi e  dandomi un pugno sul braccio: «Adesso però ti offro un gelato per fare pace, va bene?» Lisa annuisce. Ci rechiamo in una gelateria, prendiamo il gelato e facciamo un ultimo giro prima di andare a casa di Lisa per continuare la serata insieme.

Una volta arrivate a casa di Lisa raggiungiamo camera sua e lei tira fuori ogni prodotto di bellezza esistente, tra maschere per il viso e varie creme:«Bella questa con la faccia del panda!» Me ne passa una e cerco di applicarla mentre, prende il suo cellulare: «Ti va una pizza?» Annuisco e lascio che sia lei ad ordinare, conoscendo i miei gusti, dopo di che guardiamo qualche film o a leggiamo delle riviste.

Spazio autrice:
Ragazzuoli spero come al solito vi sia piaciuto sto conservando il meglio per dopo, fatemi sempre sapere con una stellina o un cammento cosa ne pensate ne sarei super felice💞💞