77 volte noi ~Khvicha Kvaratskhelia

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Sabrina

Stamattina siamo al bar anche se non ce l'allenamento.
La solita comitiva di sempre e ad aggiungersi ultimamente è stata solo Carlotta.
La tengo spesso sott'occhio perché devo inquadrarla bene.
Giovanni ha già sofferto abbastanza con le donne e se deve innamorarsi di nuovo vorrei assicurarmi che sia almeno una ragazza seria.
"È successo" mi sorride inclinando la testa e toccandosi il baffetto.
"Speiga..." emozionata tiro più in là il mio migliore amico.
"Di Lorenzo allora cosa è successo con Carlotta ieri sera?" Lo stuzzico.
"Lho baciata...poi io volevo di più ma lei mi ha fermato le mani e quindi niente...però almeno ci siamo baciati" spiega.
"Dalle il tempo mica siamo tutte facili come quelle che conoscete voi" lo prendo in giro.
"Vabbe a parte la questione di sguardi tra te e Kvara c'è qualcuno di più importante?" Chiede.
Più importante di Khvicha Kvaratskhelia?
Nessuno.
Però un ragazzo c'è ma non ho intenzione di dire ancora nulla e non so perché.
Credo che lui voglia solo sesso e ho paura a dirlo a Dilo, potrebbe arrabbiarsi come sa fare solo lui.
"No dopo Mirko non ho molte intenzioni serie" ammetto mezza cosa.
"Sabrina ti è arrivato un messaggio da Pedri" Piotr sbircia nelle mie chat.
Lo guardo come per maledirlo e si accorge di aver detto una cosa che non volevo si sapesse.
"Dammi immediatamente quel cellulare" Giovanni si avventa verso il tavolo ma io mi metto davanti come se potessi bloccarlo con la mia piccola sagoma.
"Non farglielo prendere" Urlo a Piotr e Khvicha gli strappa il telefono da mano in modo animalesco.

"Ti ha inviato una foto in mutande" Alza il sopracciglio il numero 77.
È palesemente nervoso e infastidito e se potesse ammazzarmi lo farebbe, in realtà già mi sta fulminando con gli occhi.
Mi perdo quando mi guarda...io amo troppo i suoi occhi e i suoi sguardi.
Corro verso  di lui cercando di prendere il telefono ma lui lo alza in aria.
Mi alzo sulle punte e nemmeno ci arrivo.
"Adesso rispondo io" Si impone il georgiano.
"No ti prego mi fai litigare dopo" lo supplico cercando ancora invano di prendere il cellulare tra le sue mani.
Prendo il suo viso tra le mani e continuo a lamentarmi di darmi il telefono e di non scrivere nulla a Pedri.
In realtà queste cose mi fanno piacere perché ho la scusa per toccarlo un pó.
"Ti prego Khvicha" faccio il segno con le mani.
Giovanni fa squadra con lui e mi trattiene così il suo compagno di squadra è libero di rispondere ciò che vuole alla foto dello spagnolo.
Vedo che alza il cellulare e si scatta un selfie.
"Un bacio dalla Georgia figlio di puttana" con aria da stronzo invia la foto e Giovanni mi lascia.
"Ecco bravo adesso ci litigo..." prendo subito il mio cellulare.
"Adesso dovrai farti perdonare" Mia interrompe lo sguardo omicida che condivido con Khvicha.
"Si! Penso che per farmi perdonare ci voglia solo una bella foto in intimo" mi vanto sorridendo maliziosamente.
Si gira di scatto verso di me e mi sotterra con gli occhi.
"Che c'è?" Chiedo all'attaccante.
"Smettila...smettila hai capito?" Si arrabbia e io cambio espressione.
"mi piace e presto andrò a Barcellona così passeremo un pó di tempo insieme" Nemmeno finisco di dire queste parole che si alza di scatto e se ne va a gambe levate.
"Vi farete male" Eljif mette carne a cuocere.
Mi alzo e seguo il ragazzo moro fino a raggiungerlo lontano da tutti.
"Vattene..." mi prega ma io sfioro il suo braccio.
"Non mi toccare" Si scansa nervoso.
"Non capisco il tuo atteggiamento sai?" Cerco di capirci qualcosa.
"Non c'è nulla da capire me ne sono andato perché sono stanco" mente e si vede.
"Vieni qui" metto le mani tra i suoi capelli e mi avvicino di più.
"Si può morire quando fai così..." mi confessa.
"Come faccio a non toccarti...è più forte di me" Chiudo gli occhi e appoggio la mia testa al suo petto e mi chiude in un abbraccio.
Stiamo sbollendo la rabbia che ci siamo scaricati addosso prima.
"Questa cosa mi consuma dentro..." Si riferisce al fatto che non possiamo toccarci.
"Meglio se quelle lezioni non le facciamo..." mi riferisco al pegno dei 10 capitoli.
"Ma io ti voglio aiutare" dice tranquillo.
"No Khvicha" impongo.
"Perché?"Chiede puntando gli occhi color cioccolato verso di me.
"Non si capisce?" Abbasso la testa.
"Ti piaccio?" Mi chiede e io spalanco gli occhi.
"No ma sei scemo" sbotto infastidita.
"In discoteca mi hai detto: quanto mi piaci...quanto sei bello" Si vanta.
"Ero ubriaca" mi giustifico come se stessi a scuola.
"Se se...anche tu mi piaci.
Si è capito però sappiamo che dobbiamo essere amici.
Io sono fidanzato e tra poco mi sposo" apre il discorso.
"Si siamo maturi abbastanza da capire che non potrà mai esserci nulla.
Solo amicizia tra noi due e niente gelosia hai capito?
Smettila." Gli punto il dito.
"Non sono geloso" ride con la mano sul viso.
"Si invece" lo spintono con il sedere.
"E tu però che faccia avevi ieri quando pensavi che stavo per andare ad abbracciare Nitsa? Parliamo di quello che fai tu piccolina" mi da un bacio sulla fronte.
"Ma che dici" anche se ha ragione provo a negare.
Siamo seduti sul muretto più avanti del bar dove nessuno dei nostri amici può vederci.
Una scia di sole mi illumina la pelle e mi riscalda.
Becco il numero 77 che mi guarda da testa a piedi a bocca aperta e subito scuote la testa.
Chissà cosa stava pensando su di me?
"Così sudo andiamo al bar dai"mi tira kvara e andiamo verso gli altri.
"Cosa è successo??" Chiede curioso e sospettoso il capitano del Napoli.
"Dopo ti spiego" sottovoce.
Parte la canzone Gelosa di Sfera e Gue e inziamo a cantare come dei deficenti.
Arriva la mia parte preferita e mi rendo conto che è molto azzeccata sull'argomento che stavo affrontando poco fa con Kvaratskhelia.
Mi giro verso di lui che è seduto accanto a me e gli canto in faccia il pezzo della canzone che vorrei dedicargli.
"Lo vedo da come parli che qualcosa non va.
Vola via con me a Parigi o Londra.
Se vuoi il cielo, il cielo sia, STOPPA QUESTA GELOSIA Na Na Na" muovo il mio corpo sulla sedia mentre lui mi guarda sorridendo sotto i baffi.

Ragazze cosa ne pensate?
Khvicha sceglierà Nitsa o Sabrina?