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Khvicha

"Dove stiamo andando?" Si sistema i lunghi capelli.
"In realtà non lo so" ammetto sincero e lei ride.
"Ti va di andare sul belvedere?" Mi consiglia e io acconsento.
"Metto il navigatore apsetta" accosto e mettiamo la strada.
Mi guarda e la riguardo, fisso la strada e spazientito le prendo la mano.
Poi devo cambiare marcia allora stringo la sua mano e cambiamo la marcia insieme.
Lei sorride sotto i baffi e arrossisce.
"Vuoi una gomma?"cerca di sviare la situazione e stacca la mia mano per aprire la sua borsetta.
"Si" mi concentro sulla strada entrando in autostrada.
"Sei sexy quando sei serio...così concentrato" Si morde il labbro e io sorrido imbarazzato.
Dovrei smetterla di fare il timido mi rende troppo fragile.
Però lei non me lo fa mai notare.
"Tu lo sei...tira un po giù quella gonna per favore" dico con fare malandrino.
"Ma è così la gonna, non ha senso se me la abbasso fino al ginocchio" sbotta.
"Mh va bene" faccio spallucce.
"Perché non resisti?" Dice e io sorrido per la sua convinzione.
"Allora? KHVICHA KVARATSKHELIA non mi resisti?" Mi provoca ancora e io cedo.
La guardo per un istante per poi tornare con gli occhi sulla strada.
Allungo la mia mano destra sulla sua coscia e la stringo sentendo la sua pelle rabbrividire.
Si gira verso il finestrino come per evitare il mio sguardo.
Tolgo la mano dalla coscia e le giro il viso.
"Ti piacciono le mie mani su di te...che provi?"Le rimetto piano la mano sulla coscia per poi salire un po.
Rallento e la guardo , ci guardiamo e lei non riesce a mantenere più di 5 secondi il contatto visivo.
"Messaggio da AMORE" il cellulare collegato alla mia auto rimbomba nelle nostre orecchie e lei velocemente toglie la mia mano dal suo corpo.
Come se si fosse ricordata che ho una fidanzata, cosa che fino a pochi secondi fa non era nella sua mente e nemmeno nella mia sinceramente.
"Non voglio litigare per una ragazza che per te non vale nulla, non ho intenzione di rovinare tutto prima del matrimonio per un elastico che non so di chi sia.
Facciamo finta di nulla e basta.
Io ti amo e so che anche tu mi ami tanto.
Quindi buonanotte amore della mia vita" la voce automatica legge il messaggio di Nitsa.
"Scrivi a Amore buonanotte" dico verso il cellulare.
"Accompagnami a casa per favore"la napoletana si tocca il viso nervosa.
"Andiamo dai non ho mai visto il belvedere" cerco di convincerla.
"Khvicha...ti prego."mi implora e cambio strada sul navigatore.
Inzio a guidare velocemente e nervoso.
"Vai piano per favore" mi tocca il braccio e io la scanso.
" che hai??" Mi chiede girando il suo corpo verso di me.
"Sabrina lo sai che sono fidanzato, perché te ne fai un problema adesso?
Hai detto che non ti importava...ci siamo detti amici e basta ma ogni volta che c'entra Nitsa diventi nervosa" dichiaro gesticolando, cosa che ho imparato qui a Napoli.
"Stai tranquillo non ti darò alcun problema da questo momento in poi" Alza un sopracciglio e si gira verso il finestrino con le braccia incrociate.
Arriviamo nel nostro viale senza spacciare una parola.
"Ciao" apre lo sportello e la fermo afferrando il suo braccio.
"Lasciami"cerca di liberarsi dalla presa possente ma senza alcun risultato.
Delle lacrime rigano il suo viso e mi sento la causa di tutto questo .
Adesso perché sta male ?
Per me?
Come risolvo adesso questa situazione?
"Perché piangi??" Le do un bacio sulla fronte ma lei non sembra apprezzare.
"Sono solo molto triste...si è messo un po la questione di Mirko poi ti ho fatto litigare con Nista...lo studio è pesante...sono solo stressata tutto qui"fa il muso e sembra una bimba bellissima.
"Hey Sa ascolta anche a me capitano partite in cui faccio pena ma poi mi riprendo.
A tutti capita un momento no.
Però se il motivo non è solo questo...tu me lo devi dire." La consolo asciugando le sue lacrime con le mie dita piene di anelli.
"E che motivo ci dovrebbe essere?" Chiede puntando i suoi occhi di pantera su di me.
"Se la causa sono io...dimmelo" dico sincero.
"Siamo amici perché dovresti essere la causa delle mie lacrime" scoppia di nuovo in singhiozzi e io l'abbraccio.
"Sono qui cone te...non ti lascio sola" la guardo negli occhi ad una vicinanza che mette i brivi e le bacio la guancia mentre una lacrima scende sul suo bel viso.
"Domani vuoi venire in tribuna d'onore a vedere la partita?" Le torna il sorriso e io mi faccio conteggiare.
"Non posso devo vederla con i nonni, però grazie per l'invito magari la prossima volta che giocate in casa" Si asciuga le ultime lacrime.
"Allora guardami da casa e sappi che se faccio gol te lo dedico" lei spiazzata sorride mettendosi una mano davanti alla bocca.
"Perché me lo dedicherai?" Chiede curiosa avvicinando il suo corpo al mio.
"Perché dopo aver scartato mezza difesa avversaria con i dribbling e mente starò andando in porta mettendo in rete un pallone mostruoso io pensavo a te" ammetto e lei diventa rossa come una ferrari.
"Ma sei matto tu" mette le mani tra I miei capelli cosa che mi da fastidio.
Si avvicina alle mie labbra e sale su di me a cavalcioni in auto al lato guidatore.
"Che fai?" Sottovoce.
Poso le mie mani sulle sue cosce per poi finire sul fondoschiena e lei si muove intensamente su di me facendo toccare le nostre intimità attraverso i vestiti.
"Cazzo.." dico sotto voce.
"Un po emozionato eh"se la ride riferendosi alla protuberanza che si è creata tra i miei pantaloni.
"Che bel effetto che mi fai" ammetto alzando la testa al celo.
Si avventa sul mio collo e mi spara baci caldi e intensi.
Metto una mano tra i suoi capelli selvaggiamente mantenendo sempre con l'altra il suo fondoschiena.
La spingo verso un lato con la testa e le bacio il collo nello stesso modo che ha fatto lei prima.
"Io sto morendo... non c'è la faccio più" sottovoce dico e spingo la sua testa verso la mia.
Le do un bacio a stampo e poi metto un po di lingua aspettando un suo consenso.
"Khvicha fermati" anche se sono troppo preso lascio i suoi capelli e lei si rimette sul sedile del passeggero ricomponendosi.
"Possibile mai che ogni volta mi fermi..."Sbuffo mettendo una mano sullo sterzo e girando la testa verso di lei.
"Ho paura, finiamola qui, se mi innamoro e finita e sono sicura che con te potrebbe capitare...ho paura che dopo che sarai mio per qualche ora non riuscirò più a farne a meno e ti desidererò ancora...
Ma non potrò averti perché tu sei di un'altra ragazza.
Buonanotte." Scende dall'auto ed è scombussolata io invece sono spiazzato dalle sue parole.
Questa è la conferma che anche per lei questo non è più un gioco.
La seguo con lo sguardo per vedere quando rientra a casa, dopo quella sera meglio assicurarsi che non ci sia quel Mirko ad infastidirla.
Metto l'auto in garage e salgo a casa cambiando i vestiti e mettendomi a letto.
Penso a lei ma devo provare a dormire...domani ho una partita.

domani ho una partita

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77 volte noi ~Khvicha KvaratskheliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora