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Sabrina

In questi giorni abbiamo cercato diverse ville dove poter crescere insieme questo bambino.
Sono molto indecisa però almeno so che poi posso arredarla come voglio.
Khvicha lha detto alla sua famiglia e ovviamente mi vogliono conoscere e vogliono che ci sposiamo prima che nasca nostro figlio.
Che strano dire nostro figlio, la nostra casa, la nostra vita, il nostro futuro insieme.
Mi sto recando allo stadio con Carlotta e Mia e anche se non lho mai fatto prima voglio fare una cosa.
Addosso ho la maglietta con il numero 77 sulle spalle, dei bei pantaloncini chiari e i capelli sciolti nel lato.
Mi devo abituare, sono quello che tutti sognano,sono la donna di un calciatore.
Vado in tribuna e mi siedo con le ragazze, poi decidiamo di farci delle foto, in alcune mi tocco la pancia anche se inesistente.
Perché esiste e presto sarà tra noi,nelle nostre vite a riempirci d'amore.
"Come stai tesoro?" Il mio presunto suocero si avvicina calorosamente.
Infondo Khvicha mi ha sempre detto che non è mai stato contro di me.
"Bene grazie voi?" Chiedo.
"Benissimo e non vedo l'ora di conoscere questa patatina o patatino" mi accarezza la pancia.
Sua madre guarda il gesto e forse capisce che è tutto vero solo in questo istante.
"Mi dispiace per aver messo mille paletti tra di voi, ho capito che se due persone si vogliono nessuno può far nulla.
Sappi che sono molto felice per questo bambino e spero tu possa accettare le mie scuse perché amiamo lo stesso uomo" Si scusa emozionata.
Amiamo lo stesso uomo si, in modo diverso ma lo amiamo tanto.
"Tranquilla l'importante è che adesso siamo tutti insieme" le dico e mi abbraccia e ricambio.
Saluto anche i due fratelli del mio fidanzato e mi rendo conto che si vede che sono fratelli.
Inzia la partita e io prendo una lattina di Fanta per rinfrescarmi.
Inizia davvero a fare caldo negli stadi.
Dopo qualche minuto il Napoli è in attacco e Khvicha sengna portando la squadra in vantaggio.
"Khvicha Kvaratskhelia!!!
Khvicha Kvaratskhelia!!!" Urlo forte.
Lui corre verso la tribuna con il pallone sotto la maglia e il dito in bocca dedicando questo gol magnifico al nostro bambino.
Facendo così sapere al mondo intero che tra poco diventerà papà.
La partita finisce e il Napoli vince, aspetto che si lava e che raggiunga noi.
"Amore" corre verso di me con una maglia bianca e un pantalone morbido nero.
"Papà sei stato bravissimo.
Ti amiamo tanto" e alla parola papà gli scappa un sorriso che non riesce a contenere quindi si mette la mano avanti al viso.
"Non ci credo il mio bambino diventa papà" sua madre lo abbraccia incredula.
Immagino già i nostri figli con la maglia con scritto Kvaratskhelia mentre urlano  che amano il loro papà e esultano per un suo gol.
"Andiamo a casa" mi riporta sulla realtà prendendomi per i fianchi.


Ragazze scusate ma sono stata malino.
Papiiiii Khvicha

77 volte noi ~Khvicha KvaratskheliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora