La mia sveglia suona precisamente alle 07:07 la spengo e corro immediatamente in bagno senza svegliare la mia coinquilina, Michelle. Mi sciacquo la faccia, faccio una doccia veloce e cerco di sistemare i miei capelli ricci poichè non ho avuto il tempo di lavarli nei giorni precedenti. Un po' di trucco per far andar via borse e occhiaie e sono pronta ad affrontare il mio primo giorno all'Università di Milano alla facoltà di medicina dopo aver ottenuto una borsa di studio e aver superato in maniera eccellente l'esame di maturità conseguendo anche la lode. Sono esattamente le 8 e 15 minuti, Michelle si è preparata in poco tempo indossando un jeans, delle nike e una felpa tenendo sciolti i suoi capelli lisci castani cadenti sulle spalle, è diventata una mia amica davvero stretta, ci siamo conosciute a Milano ad agosto dove avevo creato un annuncio online alla ricerca di una coinquilina. Abbiamo un anno di differenza, io ne ho 19 e lei 20, ma ha deciso di prendersi un anno sabbatico dopo il liceo economico sociale e di intraprendere la facoltà di giurisprudenza per seguire le orme della madre.
Io al contrario di lei ho deciso di indossare le mie converse un paio di cargo e una felpa over-size per mantenermi comoda ma avendo anche un certo stile. Usciamo in fretta dall'appartamento e per il tragitto discutiamo dell'ansia del primo giorno, Michelle tra le due è la più tranquilla e poi ci sono io che per il mio nervosismo continuo a mangiarmi le unghie.
"Se continui così arriverai a mangiarti anche le dita Jas" mi ripete la mia amica durante il cammino e ho provato sul serio a darle ascolto, forse, ma è davvero più forte di me. Conoscere gente nuova, nuovi insegnanti, nuovi corsi... tutto nuovo, un mondo nuovo, tutto da scoprire e pieno di esami fino alla laurea. Sono davvero troppo pensierosa e così appena arriviamo di fronte a quella gigantesca struttura piena di nostri coetanei che escono e che entrano con zaini e borse decido di fare una telefonata a Vic.
Cerco il suo numero in rubrica e grazie al cielo risponde dopo pochi squilli. "Ei amica tutto ok? Problemi? Ragazzi carini?" mi è bastato sentire quelle parole per roteare gli occhi, Vic sapeva che non avevo mai avuto un ragazzo e ogni momento per lei era buono per fare domande riguardo alla mia vita sentimentale. "No cogliona niente ragazzi, sai sono solo davanti la mia Università a contemplare l'entrata come una pappamolle con una paura che non si riesce a descrivere" ribatto io con tono ironico. Io e Vic ci siamo separate ma abbiamo mantenuto lo stesso i contatti, all'età di 16 anni lei ha deciso di interrompere gli studi e iniziare a lavorare in qualche locale per dare una mano e imparare il mestiere, adesso infatti lavora come barista in qualche locale, ma nonostante tutto mi ha sempre supportata e non mi ha mai lasciata, ci vediamo poco ma rimane la mia metà e lo resterà per tutta la vita. "Ancora con questa ansia? Devi fartela passare Jas altrimenti rischi di rovinarti il primo giorno di università!" feci un respiro profondo, Vicky aveva ragione, come spesso accadeva in questi casi, dovevo riuscirci, avrei affrontato anche questa, come tutte le altre avventure nella mia vita. Ringrazio la mia migliore amica la saluto e attacco il telefono. Stava per iniziare una nuova avventura e avrei fatto di tutto pur di non fallire.
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Un'amore nato anni fa
ChickLitè possibile aver già trovato la propria anima gemella nel periodo della propria infanzia? Per la maggior parte delle persone viene ritenuto impossibile, addirittura per Lucas che ha smesso ormai da tempo a credere nell'amore. Ma nella sua vita tutto...