Rimando la sveglia almeno una decina di volte, non avevo la minima intenzione di alzarmi da quel letto, così comodo, morbido e caldo e ne tantomeno avevo voglia di iniziare l'Università, questo siccome con non so quale senso e livello di stupidaggine un anno fa scelsi la facoltà di medicina. Ero uscito dal liceo scientifico a pieni voti, ma senza la lode perchè a quanto pare i miei professori erano estremamente stronzi e non ci tenevano a quella piccola parola composta da quattro inutili lettere. Non so davvero spiegarmi perchè io abbia preso questa decisione, ma credo che sia stata influente la morte di mia madre, avvenuta un annetto e mezzo fa; fu vittima di un incidente d'auto e nonostante i medici abbiano provato a salvarla non c'è stato nulla da fare.
Quella lontana sera appoggiato al muro dell'ospedale mentre le mie lacrime continuavano a cadere sul mio viso abbracciato a mio padre presi una decisione radicale: sarei diventato un medico per salvare la vita delle persone affinchè nessuno avrebbe più sofferto per la perdita delle persone che amano.
Faccio un respiro mi alzo dal letto e guardo l'orario: le 8:00 in punto, forse tardi ma non me faccio un problema, mi sistemo velocemente in bagno, pettino i miei capelli castano scuro indosso i primi pantaloni e la prima maglia che trovo nell'armadio, zaino in spalla e mi dirigo in Università in auto mentre chiamo quello scansafatiche che definisco migliore amico.
"Josh so che sei sveglio io sto andando in Università tu a che punto sei?"
"Giuro che sono quasi pronto, ma non aspettarmi perchè farò tardi anche oggi"
come al solito Josh non aveva la minima idea di cosa significasse la parola "puntualità" e come routine giornaliera ero sempre il primo ad arrivare, a scuola, a qualche festa o in stazione dove non so con quale miracolo riusciva a non perdere il treno. Josh è davvero un deficiente ma è colui che ho accanto dal primo anno di liceo e non mi ha lasciato dopo la morte di mia madre, quindi in fin dei conti sì sono fortunato ad averlo nella mia vita da più di cinque anni altrimenti oltre a mio padre non ci sarebbe stato nessuno al mio fianco.
Mentre mi perdo tra i miei pensieri sono arrivato a destinazione, parcheggio ed esco dalla macchina chiudendo la portiera. All'entrata di quella struttura mastodontica che avevo davanti l'occhio mi cade su una ragazza con dei ricci castani a dir poco stupendi, uno zaino in spalla nero e un paio ci converse, al giorno d'oggi nessuno le porta più di tanto ma sono felice che esista ancora qualcuno di buon gusto, riesco a intravedere una parte del suo viso che mi fa subito percepire l'ansia che prova, ma in particolare riesce a riportarmi a dei vecchi ricordi che non riesco a decifrare sul momento perchè suona la campanella e decido di entrare prima di lei facendomi strada tra altri studenti. "Chissà magari ci rincontreremo per le strade di questo posto immenso" penso tra me e me e nel frattempo senza che io me rendessi conto stava iniziando un nuovo capitolo della mia vita.
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Un'amore nato anni fa
Genç Kız Edebiyatıè possibile aver già trovato la propria anima gemella nel periodo della propria infanzia? Per la maggior parte delle persone viene ritenuto impossibile, addirittura per Lucas che ha smesso ormai da tempo a credere nell'amore. Ma nella sua vita tutto...