Capitolo 3

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Non lo capisci?
Per una come me, che non è mai stata perfetta in niente, tu sarai sempre e comunque, vicino o lontano, l'eccezione che conferma la regola.
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Capitolo 3.

"Flashback"
Alice sistemò per bene il suo pantaloncino di jeans e la canotta bianca a fiori. Infilò le sue amatissime e fidate DMs blu a stivaletto con fantasia sempre a fiori e si passò un'ultima volta la spazzola fra i capelli lisci, leggermente ondulati sulle punte.
-Dove vai bellissima? Non vieni in palestra?- chiese suo padre entrando nella sua stanza.
-Scusa Teddy ma ho un appuntamento purtroppo.-
Alice amava chiamare suo padre Teddy, perché era come un orso gigante, lo chiamava così fin da quando era bambina.
-Mi raccomando usa precauzioni.-
-Sta tranquillo papà non devo fare sesso con nessuno.-
Il loro rapporto era molto cordiale e aperto, Alice non si vergognava di nascondere la sua natura al padre e lui di certo non le vietava di viversi la vita, come lui aveva fatto in precedenza.
-Sei bellissima comunque-
-Grazie Pa', ora vado...ti chiamo dopo per dirti se mangio a casa-
-Va bene e buon divertimento.-
Alice gli fece l'occhiolino prima di fiondarsi giu per le scale.
Lo so, aveva deciso di non andarci ma quando Sophie si puntava su qualcosa era impossibile farle cambiare idea. Probabilmente se non l'avesse accompagnata non le avrebbe più rivolto la parola.
-Fanculo Wall- disse Sophie quando la giovane entrò nella sua auto
-Cosa ho fatto ora?- chiese Alice confusa.
-Sei troppo scopabile cazzo, potevi anche evitare e menomale che non volevi venire.-
-Che ti piaccia o meno ho buon gusto nel vestirmi, e di certo non mi sono vestita così per lui e ora sbrigati prima andiamo prima torniamo-

Arrivate al bar, la gente era davvero poca per fortuna.
La cameriera che era una loro grande amica visto che frequentavano sempre quel bar.
-Senti Juditte non è che per caso una star della musica è venuto qui?- chiese Alice sotto voce.
-Si sono seduti a quel tavolo, come hai fatto a rimorchiarli?-
-L'appuntamento è per Sophie io sono la candela-
-Beh non credo perché sono due di loro.-
Alice rimase incredula a quelle parole. Era stata incastrata in un'uscita a quattro.
Aveva evitato per anni uscite del genere trovandole ridicole, inutile e... ridicole soprattutto.
Alice divenne rossa dalla rabbia mentre Sophie le stringeva forte il braccio per cercare di calmarla.
Alice era nervosa dalla rabbia mentre Sophie per l'emozione.
Si avvicinarono al tavolino appartato dove un ragazzo dal berretto di lana in pieno settembre ci dava le spalle affiancato da un tipo dai capelli color miele a spazzolino.
Alice fece una finta tosse ed entrambi i ragazzi si voltarono.
Gli occhi di Harry finirono subito su Alice, prima di sorridere soddisfatto del fatto che fosse venuta davvero.
-Allora sei venuta.- disse Harry sorridendo ancora
Alice sbuffò.
-Solo per lei- disse voltando lo sguardo verso la sua amica che teneva lo sguardo basso.
Solo in quel momento Harry si rese conto della presenza dell'altra ragazza, troppo impegnato a scrutare le belle forme e il pulito viso di Alice.
-Tu sei Sophie?- chiese dolcemente prendendole la mano e dandole un bacio sul dorso -È un piacere.-
Sophie arrossì di colpo mentre cercava di restare calma mentre Alice roteava gli occhi al cielo per quella scena patetica.
Sophie aveva i capelli castano dorato avvolti in una treccia lunga, che le arrivava sotto al seno. Una gonna a vita alta nera larga sotto e un top bianco. Sembrava una dea.
Alice ci pensava spesso a quanto la sua amica fosse bella nella sua timidezza e semplicità.
-Lui è Louis- disse Harry riportando Alice alla realtà
-Piacere io..- Alice si fermò
Non voleva dire il suo nome, non voleva darla vinta ancora una volta al riccio.
-Piacere io sono l'amica di Sophie- disse sedendosi allo sgabello
Louis scoppiò a ridere. Tutti e tre imitarono Alice accomodandosi.
-Sei aggressiva proprio come Harry mi aveva detto- disse Louis.
-Non mi dire che hai passato tutta la notte a parlare di me come un ragazzino innamorato.- lo prese in giro Alice mentre Sophie le lanciava un'occhiata storta.
-Sei davvero simpatica - aggiunge Louis.
Alice le fece l'occhiolino.
-Allora ragazze perché non ci raccontate qualcosa - disse Harry sorridendo ad Alice che alzò le sopracciglia in modo disgustato.
-Comincia tu Sophie - la spronò Louis.
- Beh io..ecco.. non so..- tentennò
Alice sbuffò.
-Lei è molto timida ma è una ragazza dolce e gentile, in gamba anche simpatica se prende confidenza e può donarti il cuore se te lo meriti questo è chiaro. È molto intelligente le piace la natura. La cosa negativa è che ama alla follia la vostra musica e ama voi. Sta iniziando il primo anno di università, vive con sua madre e su..-
-Okay Alice penso possa bastare- disse Sophie leggermente imbarazzata.
Alice la fulminò immediatamente con lo sguardo.
-Allora ti chiami Alice, ragazza sconosciuta-
Alice sorrise falsamente prima di concentrarsi su qualsiasi cosa che non fossero quegli occhi verdi che stranamente l'affascinavano in un modo inspiegabile.
-E tu Alice? Anche tu al primo anno di università?- chiese Louis
-Io avrei detto primo anno delle elementari- la prese in giro Harry.
-Ma come sei simpatico- rispose Alice -Comunque no, purtroppo sono ancora all'ultimo anno di liceo-
-Quindi sei più piccola di Sophie- disse con ovvietà Louis.
-In realtà no, sono stata bocciata agli esami di ammissione alla maturità e quindi sono costretta a ripetere l'anno-
Harry scoppiò a ridere, irritando ancora di più la mora.
-Che ragazza trasgressiva- disse.
-Questa volta sono d'accordo con lui - disse Louis ridendo.

Passò così una buona mezz'ora.
Sophie iniziava a sciogliersi e così la conversazione era partita e tutto filava bene. Alice dopo un po iniziò a fantasticare, non seguendo più le battute squallide di Harry che facevano ridere solo Sophie.
-Alice nel paese delle meraviglie- la richiamò Louis passandole una mano davanti al volto.
Lei scosse la testa.
-Cosa vuoi?- disse acida anche se non voleva.
-Ti suona il telefono- disse Louis
- Ohw..-
-Chi è Teddy? Il tuo ragazzo?- chiese Harry.
-Mio padre- rispose ad Harry distrattamente prima di sussurrare un "scusate" e recarsi fuori al bar.
-Ciao papà -
-Come va li?-
-Uno strazio, forse era meglio se venivo in palestra con te-
-Non hai fatto colpo su questo ragazzo?-
-Oh Teddy io non voglio fare colpo, ho solo accompagnato Sophie, non mi interessa quel deficiente -
-Se lo dici tu.. comunque volevo dirti che faccio tardi stasera, Bill viene più tardi a fare il suo allenamento -
-Allora sai che faccio? Quando finisco mi faccio accompagnare alla palestra però prima passo a prendere delle pizze -
-Perfetto tesoro, a dopo allora-
- Ciao Teddy- disse Alice attaccando.
- Divertente il fatto che tu lo chiami Teddy - disse una voce alle sue spalle che la fece tremare.
Si voltò infastidita, incontrando ancora quello sguardo magnetico e terribilmente fastidioso.
-Origli anche le chiamate altrui superstar?-
-Sophie sta raccontando della sua lezione di botanica e mi stavo annoiando così sono venuto a controllarti-
Alice pensò a quanto fosse stupida la sua amica. Andiamo era al bar con un cantante famoso e lei si metteva a parlare di piante?
-Non ho bisogno di controlli grazie.-
-Perché sei così antipatica con me? Non ti mangio mica-
-Sai quelle sensazioni a pelle?-
-In che senso?-
-Ti odio a prescindere da tutto-
-Un odio a prima vista-
-Esattamente.-
Harry rise ravvivandosi i capelli. Probabilmente non era a conoscenza dell'effetto che quella mossa provocò ad Alice. Era terribilmente sexy, questo si doveva ammettere.
Alice non si rese conto che stava trattenendo il respiro, fin quando non sospirò pesantemente.
-Meglio tornare dentro- disse Alice cercando di sembrare normale sentendo Harry seguirla.

-Grazie del passaggio Louis sei stato davvero molto gentile - disse Alice quando Louis parcheggiò la sua auto fuori la palestra del padre.
-Ma figurati, non ti avrei lasciata andare da sola con questo buio-
-Grazie ancora-
-Come mai fuori una palestra?-
-Mio padre lavora qui e vengo a fargli compagnia, e magari mi alleno un pò-
-Tu ti alleni?- chiese Louis.
-Mi piace molto la boxe-
-Wow sei forse la prima ragazza a cui sento dirlo-
Alice rise, era davvero simpatico quel ragazzo.
-Senti Alice volevo dirti una cosa.-
- Ti ascolto-
-Harry non è davvero interessato a Sophie.-
-E perché allora le ha chiesto di farsi un giro da solo con lei?-
Alice era confusa, lui aveva insistito tanto affinché li lasciassimo da soli. Sperava che almeno Sophie avesse finalmente fatto un acquisto decente.
-Lo ha fatto per dispetto-
-In che senso?-
-Per te.-
Alice scoppiò a ridere, continuando a non capire.
-Scusami ma non capisco.-
-Harry ha capito che tu non hai intenzione di vederlo o di dargli un'opportunità quindi l'unico modo per vederti è uscire con Sophie.-
-Brutto bastardo che..-
-Ti prego non dirgli che te l'ho detto, solo fa capire alla tua amica come stanno le cose.. se Harry non ti interessa è inutile perdere questo tempo.-
-Mi sembra giusto, grazie Louis, sei un tesoro.- disse Alice lasciandogli un bacio sulla guancia prima di prendere le pizze e scendere dall'auto.
Alice era furiosa con quel ragazzo dai capelli ricci.
Nessuno doveva osare prendere in giro la sua migliore amica.
-Alice- la chiamò Louis abbassando il finestrino.
-Dimmi-
-Ora capisco perché Harry è così affascinato da te, sei una ragazza in gamba e bella ed è il caratterino giusto per Harry... lui non ti lascerà andare facilmente e sarò sincero, se non fossi così innamorato della mia ragazza anche io sarei uscito fuori di testa per te.- disse facendole l'occhiolino prima di sfrecciare lungo la strada buia
Alice rimase immobile con le pizze ancora calde fra le mani.
Doveva assolutamente risolvere questa questione e liberarsi il prima possibile di Harry.

*SpazioMe*
Hi amori, cosa ne pensate del capitolo?
Alice odia a pelle diciamo Harry, come se sapesse che la sua conoscenza le porterà sofferenza e ora che sa del suo piano per conquistarla è ancora più ostile nei suoi confronti D:
Continuo a 10 voti e qualche commento.
Un bacio, a presto.

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