<Jack te posso parlà?> Manuel si avvicinò alle macchinette dove Matteo e Jacopo stavano prendendo il primo caffè della mattina, prima che suonasse la campanella dell'inizio delle lezioni. Sperava che la notte lo avesse calmato, che avesse placato la fiamma di ghiaccio dentro di lui, ma non fu così.
<Lorenzo, scusami...> richiamò l'attenzione del biondo che, per una bastarda coincidenza, passò lì davanti in quel preciso istante, con qualche suo amico. Manuel ormai non riusciva a non notarlo quando sfilava nei corridoi perché, nonostante non fosse lui quello fidanzato, si sentiva un po' in colpa. Alla fine, Lorenzo non gli aveva fatto nulla di male e lui aveva fatto sesso più di una volta con il ragazzo con cui si frequentava.
Lorenzo si staccò dai suoi amici per avvicinarsi ai tre ragazzi e accennò un sorriso che durò molto poco. <Volevo dirti che mio fratello se scopa Manuel da un po'. Non so se 'o sapevi ma me pareva giusto dirtelo...> Lorenzo smise di sorridere, guardò Manuel, annuì e poi si allontanò, senza accennare alcuna risposta verbale. Jaco lo fissò mentre tornò sui suoi passi per poi voltarsi di nuovo verso Matteo per continuare le loro chiacchierate insignificanti.
Manuel aveva raggiunto il massimo livello di sopportazione. Non si era poi tanto concentrato sulla sua reazione ma sulle parole schiette dette da Jaco. Gli aveva appena fatto outing in faccia.
<Ma vaffanculo> la sua voce fu tagliente e delusa alle orecchie di Jacopo, il quale s'era permesso di svelare quel suo segreto già a troppe persone e la verità si sarebbe presto sparsa a macchia d'olio nella scuola e questo... non era giusto. Perché non era stato lui a versare la prima goccia. Perché nonostante Manuel lo avesse tradito, non l'aveva infamato pubblicamente come invece si era permesso di fare Jacopo.
Si allontanò a passo svelto ed uscì dalla scuola giusto in tempo per non essere visto dal bidello pronto a chiudere i cancelli per l'inizio delle lezioni. Le sue emozioni non erano predisposte al mercoledì, il giorno più brutto della settimana. Avrebbe perso un ora di latino, e ne era solo che felice, due di matematica – idem – filosofia e letteratura, per queste due un po' gli dispiaceva.
Ma il dispiacere di perdere due materie scolastiche non era paragonabile a quello interiore nei confronti di una situazione come quella. Sarebbe voluto correre nel loro posto sperando di trovarci Simone ma sapendo di non poterlo far rinsavire, auspicando che fosse tutto un incubo ormai concluso.
Girò ore per Roma ripercorrendo un vecchio tragitto che a volte faceva per distrarsi e stare da solo, con le cuffiette nelle orecchie per non sentire tutte le lingue dei turisti stranieri attorno. Passò anche da casa per poter far riemergere uno skate datato che teneva segregato in uno scatolone impolverato nel suo solito garage. Qualche volta gli piaceva riprenderlo in mano e tornare al solito parchetto che frequentava fino a qualche anno prima. Di mattina non c'era nessuno di solito perché tutti i ragazzi stavano rintanati dietro un banco ad ascoltare le lezioni scolastiche.
Manuel ripensò al suo primo ingresso in casa Balestra, alla stretta di mano con Simone che poco dopo iniziò a baciarsi con Lorenzo davanti ai suoi occhi stimolando non poco la sua fantasia.
Lui lo sapeva di non essere attratto solo dalle donne; lo sapeva da anni, quando vide per la prima volta Jacopo e si immobilizzò davanti al suo sorriso. Si accomodò nel banco accanto al suo il primo giorno di liceo e si sentì quasi svenire. Già aveva imparato però a mitigare i suoi sentimenti.
Poi capì che il carattere di Jack non era adatto al suo temperamento: preferiva una diversa serietà, un diverso approccio. Si fecero i primi tatuaggi insieme, loro due, diventando amici, e Matteo li accompagnava per solidarietà senza però farsi sfiorare nemmeno dall'idea dell'ago.
Roma era calda ormai e la piscina di Jack, per quanto quel pensiero gli sembrò superficiale ed egoista – ma in quel momento non si vergognò nemmeno di quella riflessione, visto il trattamento che Jack gli aveva riservato-, gli sarebbe mancata forse di più della compagnia ormai monotona dei suoi due amici.
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Pinguini - Simone x Manuel
Fanfic"'O sanno tutti" "Cosa?" "Che un pinguino quando è innamorato regala er sassolino più bello de tutta la spiaggia. 'O so che non siamo in spiaggia però me sembrava 'na cosa carina... Nun t'aspettà sempre tutte 'ste smancerie eh! Oggi è 'n'eccezione."...