<Sei sicuro?> domandò Simone sopra di lui. Manuel annuì.
Manuel non perdeva mai il controllo. Manuel era il controllo. Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi con Simone, così, con i polsi stretti e le gambe divaricate sotto di lui.
Simo leggeva sul suo volto un po' di timore e andò con calma. Gli baciò le labbra sperando di spazzare via quella paura. Gli sfiorò i capelli, spostandogli un ricciolo dagli occhi, e poi tornò a leccargli il collo, con una scia di baci, fino all'addome, fino ai fianchi. Lo sentì rilassarsi sotto quel contatto, così continuò ad essere cauto nei suoi confronti. Gli accarezzò le gambe, le cosce.
Si chinò su di lui baciando l'inguine, l'erezione. Con le dita si spinse oltre ma Manuel non si lamentò. I loro sguardi non si persero mai. Simone non lo lasciava neanche un attimo. I suoi occhi erano saldi, sicuri, al contrario di quelli di Manuel concentrati sul suo piacere.
<Se ti faccio male dimmelo...> sussurrò Simone. Manuel annuì, senza alcuna risposta verbale.
Simo afferrò il preservativo e lo indossò. Con il viso si avvicinò nuovamente a quello di Manuel e sentì come una stretta al cuore quando si guardarono così seriamente.
Di solito il loro sesso era più tranquillo, giocoso. Stavolta no. Stavolta era la prima volta per Manuel e, nonostante fosse immobile, dettava lui le regole. La velocità. La voglia.
Si inserì dentro di lui con una lentezza disarmante. Manuel chiuse gli occhi per qualche secondo, il suo fiato si spezzò accanto al volto di Simone che non perse mai il contatto con lui.
Simo lo notò con gli occhi lucidi e quasi si sentì in colpa, si sentì sbagliato.
<Manu...> sussurrò.
<Continua, ti prego> rispose l'altro con il fiato mozzo e la bocca secca. Quella lucidità nel suo sguardo fu seguita da un mezzo sorriso e da una lacrima.
<Se vuoi esco. Non voglio farti male> rispose Simone, fermandosi per ascoltare la sua voce.
<Nun piango per il dolore... non mi fai male> cercò di nascondere il viso con le braccia, distogliendo lo sguardo dall'altro, intento a captare ogni emozione.
Simo gli sfiorò una guancia e lo costrinse a guardarlo: <Ti vergogni di me?> chiese, uscendo da lui. Manuel sentì questo suo allontanamento e cercò subito di rassicurarlo: <No. Per niente. Voglio farlo con te... continua, ti prego> ripeté.
<Prima parlami. Che succede?>
<Non credo sia il momento de parlà. Guarda come stiamo messi Simo'> quasi scherzò.
<Non mi interessa. Non voglio che tu lo faccia solo per farmi contento>
<Non lo sto facendo per questo. Lo sto facendo perché voglio farlo...> continuò con più sicurezza.
<Non mi sembra. Se vuoi cambiamo...> propose.
<Non ce prova'. Te sto a chiede de scoparmi Simo> lo guardò con occhi di sfida, per incoraggiarlo: <Scopami> gli sussurrò ancora.
Simone tornò dentro di lui, con una spinta audace, che fece sobbalzare Manuel per la sorpresa.
<Così... scopami così> gli bisbigliò all'orecchio.
Quelle parole furono benzina per Simone che, con movimenti secchi, si perse nel suo piacere senza mai staccare gli occhi da Manuel.
I loro respiri si completavano in modo bizzarro ma unico.
<Dimmi qualcosa...> chiese Manu tra un sussulto ed un altro.
<Lo sai che non sono bravo a parlare> Simo gli sorrise, continuando a muoversi.
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Pinguini - Simone x Manuel
Fanfiction"'O sanno tutti" "Cosa?" "Che un pinguino quando è innamorato regala er sassolino più bello de tutta la spiaggia. 'O so che non siamo in spiaggia però me sembrava 'na cosa carina... Nun t'aspettà sempre tutte 'ste smancerie eh! Oggi è 'n'eccezione."...