1 capitolo

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CARLA

Apro lentamente gli occhi, ma non ho la forza. Non so cosa mi succede, mi sento strana. Mi faccio coraggio e apro gli occhi.
"Ma dove sono?" Mi guardo in torno e vedo che sono in un stanza bianca, ce solo il letto dove sono sdraiata, un comodino e una finestra con le sbarre. "ma dove mi trovo!?" Cerco di alzarmi ma sono impedita da alcune cinghie che mi bloccano le bracce e le gambe. Tremo di paura e ho una forte emicrania. Mi giro verso una porta che sento aprire e vedo entrare un uomo...alto circa 1,90 cm, moro, gli occhi sembrano da lontano castani, un fisico da far paura e indossa un camice bianco da medico sopra a dei jeans e t-shirt, all'incirca sui 30 anni.
<< salve Carla, come ti senti?>> mi chiede sorridendo.
<< dove sono? Chi sei tu?>> mi agito nel letto e le cinghie mi bloccano.
<< e perché sono legata?>> continuo agitandomi di più.
<< sono il dottor james walton, ti trovi nella mia clinica in Kansas City.>> parla gentilmente.
Che cosa? Sono negli stati uniti? È uno scherzo spero!!!
<< che cosa ci faccio qui e cosa vuoi da me?>> inizio ad urlare.
<< ti spiegherò tutto, ma prima devi calmarti. Non devi agitarti.>> lo interrompo.
<< calmarmi??? Ti ho chiesto cosa ci faccio qui e cosa vuoi da me? E poi toglimi queste cavolo di cinghie!!!>>urlo,agitandomi e cercando di liberarmi.
<< non posso liberarti, almeno per adesso.>> si avvicina e appoggia le sue mani nel letto.
<< hai tentato il suicidio due settimane fa, e non riuscendoci hai avuto un crollo psicologico. Te la sei presa con i tuoi genitori e hai minacciato di rifarlo.>>
I miei genitori? Quei brutti bastarti!!! Non solo non mi hanno creduto e soprattutto capita, ma mi hanno rinchiuso qui!!! Non ci credo!
<< fammi uscire da qui, subito!!!>> urlo come non mai e sgretolo le cinghie.
Lo sento allontanarsi mentre continuo ad urlare. Lo sento aprire la porta .
<< venite subito!>> rientra in camera insieme a due uomini in camice.
<< fategli subito la clozapina>> continua a dare ordini ai due uomini. Subito dopo vedo avvicinare uno dei due con una siringa nelle mani. Mi agito subito molto di più.
<< no, no, no. Vi prego no! State lontano da me!!!>> si avvicina e mi inietta qualcosa. Dopo qualche secondo mi sento stanca e ho la vista annebbiata e subito dopo il buio totale.

JAMES

Esco dalla sua camera insieme agli infermieri.
<< quando si sveglia avvisatemi.>> i due
Continuano il giro delle visite ed io vado nel mio studio. Entro e trovo mio fratello Mark e il mio migliore amico Seth. Lavorano in questa clinica . Mark è il primario di cardiologia, Seth il primario di chirurgia ed io a parte essere il proprietario e il direttore di tutta la clinica sono anche il primario di neuropsichiatria.
<< ragazzi... >> mi siedo sulla mia poltrona , dietro la scrivania e mi appoggio sullo schienale e le braccia sui braccioli.
<< sembri distrutto .>> afferma Seth.
<< distrutto è a dir poco.>> confermo massaggiandomi le tempie per alleviare la tensione.
<< dovresti divertirti meno con le donne la sera, fratellone! Ti ho visto ieri sera parlare con quella rossa sexy.>>
<< Mark, non ho fatto niente con quella. Abbiamo solo parlato.>>
Gli affermo ridendo.
Mark si appoggia sullo schienale della sedia di fronte a me e mi guarda accigliato, Seth invece mi guarda curioso, incrociando le braccia sulla scrivania.
<< e allora qual'e il problema?>> mi domanda Seth.
<< la ragazza che è arrivata ieri, c'è qualcosa che non mi quadra.>>
Due giorni fa quando mi e arrivata un email dicendomi se potevano portare qui un ragazza, con un ossessione compulsivo di suicidio, ho accettato subito. I genitori hanno pagato profumatamente per il ricovero.
Quando ieri sera è arrivata in quella barella sedata al massimo per affrontare un volo di 12 ore, ho notato un viso pallido e affranto. Poche ore fa, quando si era svegliata ho notato qualcosa nei suoi occhi. Paura! Mi domando come è possibile una ragazza così bella, capelli castani, occhi miele, alta 1,65 abbia un ossessione compulsiva per il suicidio.
<< che vuoi dire?>> mi domanda mio fratello.
<< non lo so... so solo che non aveva rabbia quando si è svegliata, ma, paura... una paura tremenda!>>
I miei pazienti quando si risvegliano qui, hanno rabbia e non paura. Per questo non mi convince qualcosa, approfondirò meglio più in là.
<< comunque ragazzi, appena è possibile la venite a visitare. Vorrei un quadro clinico completo.>>
<< certo, ci fai sapere tu!>> mi conferma mio fratello.
<< stasera, ci vediamo al no hother al solito orario.> mi dice Mark alzandosi per andare via. Seth lo segue.
La mattinata passa in fretta, firmando documenti e controllando cartelle cliniche varie. Intorno mezzogiorno pronto per andare in mensa mi suona il cerca persone. Carla si è risvegliata!
Vado subito in reparto e incontro paul, il capo sala.
<< dottore, la ragazza si è svegliata... sta piangendo e non vuole vedere a nessuno, cosa faccio?>>
<< niente... per il momento niente. Vado da lei, poi il da farsi si vedrà dopo.>>
<< va bene, per qualsiasi cosa mi chiami!>>
Mi allontano e mi avvio verso la sua camera. Entrando la trovo piangere.

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