3 capitolo

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CARLA

Sono tre giorni che non tocco cibo, ma non per protesta, perché non ho fame. Per pranzo mi hanno portato pasta ai quattro formaggi e cotoletta, niente da fare. Ho un rigetto per il cibo. Continuono  a ripetermi di mangiare , ma non ce la faccio.
Penso siano passati due ore dopo il pranzo, sto aspettando  il dottor James. Mi ha promesso che oggi mi faceva uscire un pò in giardino, non vedo l'ora.
Sento aprire la porta ed è lui.
<< mi hanno detto che non tocchi cibo, devi mangiare! >> mi dice con un tono arrogante.
<< non ho fame.>> abbasso gli occhi a guardare i piedi come se non ci fosse cosa migliore da fare.
<< ti ho promesso di portarti fuori e lo farò, ma a una condizione... devi mangiare!>> quel suo sorriso mi fa sentire strana. James mi intimorisce e mi fa sentire le farfalle nello stomaco contemporaneamente. Non capisco il perché.
Dopo un attimo usciamo dalla camera, vedo un corridoio con le pareti azzurre e tantissime camere, c'è un odore disgustoso, disinfettante! Odio quest'odore!
Arriviamo all'ingresso  della clinica, dove ci sono delle scale  che portano al piano superiore, dei salottini, una reception e una porta che porta fuori. Mi accompagna fuori ed appena esco respiro tutta l'aria pulita chiudendo gli occhi.
Apro gli occhi e noto lui che mi fissa, sorridendo.  Se ero la ragazza  di prima, starei a corteggiarlo insieme  alla mia migliore amica Giulia. Giulia... mi manca da morire. L'unica persona che mi manchi davvero! Ha cercato di aiutarmi, ma senza successo. Ricordo ancora i suoi occhi pieni di terrore quando mi trovò.
"《 Carla ma cosa hai fatto!? Non devi arrenderti! Devi far capire ai tuoi genitori tutto. Prima o poi  capiranno, non può passarla liscia.》"
Infatti, hanno capito tutto e mi hanno mandato qui! In questa maledetta prigione!
<< cosa succede? >> non avevo nemmeno sentito che mi stava parlando.
<< niente, ero in sovrappensiero. Perdonami!>>
Ci incamminiamo verso il giardino, qui è magnifico! C'è  un giardino enorme con delle panchine, un vialetto con della breccia e una fontana al centro in pietra.
<< cosa pensavi?>>
Cosa gli dico adesso? Posso raccontargli di Giulia ma non altro.
<< p...pensavo alla mia migliore amica, mi manca tanto...>>
Facciamo una lunga passeggiata, mi fa delle domande su Giulia. Gli racconto  come ci siamo conosciute, come siamo diventate amiche e quanti anni avevamo. Ho raccontato anche delle nostre pazzie, e senza rendermene conto mi aveva dato un panino e ne avevo mangiato metà.
<< andavamo a scuola insieme e anche all'università, eravamo inseparabili.>> ci sediamo su una panchina, continuando a parlare. << eravamo felici, fino ad un anno fa...>> no ,no ,non dovevo far uscire queste ultime parole. Spero non mi faccia domande.
<< perché, cosa è successo un anno fa?>> ecco... come ho detto. Mi sono distratta e ho raccontato quello   che non volevo.
Comincio a tremare, gli occhi mi si riempiono di lacrime. Lui si avvicina a me e mi prende le mani sulle sue. abbasso Gli occhi e lui mette una mano sul mio mento e mi rialza il viso, guardandolo.
<< di me puoi fidarti... fidati! Perché volevi morire? Cosa ti e successo? E non dirmi niente, perché so, lo sento che è successo qualcosa!>> me lo  chiede gentilmente, ma io  continuo a non fidarmi. Non posso fidarmi di nessuno.
<< non posso, t...t...ti p...prego non insistere.>> le lacrime iniziano ad uscire e mi allontano le mani dalle sue. << voglio rientrare...>> Non ce la faccio più  a stare qui fuori  con lui,  non voglio sbagliare   e racconti tutto! Mi prende dinuovo le mani e il viso, in modo che lo guardi.
<< guardami! Ti ho detto di poterti fidare di me, fidati! Non ti farò  niente...anzi, io ti salverò!!!>>
Mi metto a ridere istericamente e mi allontano da lui
<< salvarmi? E da cosa devi salvarmi? Nessuno può salvarmi,  tanto meno tu!>> gli getto velenosa. Questo è pazzo! Se crede che io possa fidarmi di lui, si sbaglia di grosso!Non mi fiderò  mai di nessuno, soprattutto di lui che è un medico. Chi si crede di essere?
Non mi hanno salvato i miei genitori, la quale erano la mia ancora, la mia forza, il mio punto di riferimento. Mi hanno deluso pure loro, mi fidavo di loro!
<< dalle tue paure, incertezze, dalle tue tenebre... Io ti salverò da tutto!!!>>
Mi alzo bruscamente, allontanandomi da lui. Prima di entrare in clinica, mi viene incontro e mi blocca  prendendomi un braccio.
<< aspetta! Voglio dirti un ultima cosa.>> si mette di fronte me e continua.<< tu non sei malata... Non hai niente. Hai solo bisogno di fidarti!>>

JAMES

Dopo averla accompagnata nella sua camera, sono andato da Alison, l infermiera di turno. L'ho informata della cura che deve fare carla, e di avvisarmi per qualsiasi cosa.

" James, come va?
Ti ho visto passeggiare fuori
Con quella nuova.
Hai scoperto qualcosa?"

Controllo la  notifica del cellulare e vedo  un messaggio di Seth.

" si, l'ho portata fuori.
Si è un pò distratta e ha mangiato un pò
Mi ha detto solo di avere un amica ,
È fino ad una anno fa era felice.
Poi si è bloccata con terrore."

Sono molto più convinto che non abbia un disturbo mentale, sotto c'è  qualcosa di più. Sicuramente una delusione, o d'amore o proprio della sua migliore amica.

" l'importante abbia mangiato un pò,
I suoi valori sono troppo bassi.
Pian piano ci riuscirai a farla sbloccare."

Spero tanto abbia ragione,Carla purtroppo ha creato una corazza dentro se.
Il telefono del mio ufficio comincia a squillare.
" si!?"
" dottor walton, sono Alison. La signorina Marchesi  non vuole mettere l'ago per la flebo e nessun altra terapia. Non so cos'altro fare... È  troppo agitata, cosa devo fare? La devo sedare?"
Lo immaginavo! Ha una fobia per i medici e tutto quello che ne deriva. " no, allison! Arrivo subito!"
Mi avvio subito in reparto e sento delle urla, provenire dalla sua camera. Allison mi viene incontro sconvolta e affaticata.
<< dottore... È  fuori di sé. Non vuole parlare, solo urla. Non ho mai visto niente del genere! Sembra terrorizzata.>>
<< va bene Alison, ci penso io adesso. Puoi andare.>>
Entro in camera e trovo tutto in aria. Il carrello dell'infermiera, la sedia, il vassoio con il cibo, tutto. Lei invece è seduta sul pavimento, piange. Non voglio vederla piangere, ma la terapia deve farla. Vado da lei e mi ci siedo vicino, vedendomi si allarma subito.
<< ehi, non devi aver paura. Sono qui per parlare.>>
<< io non voglio parlare...voglio andare via da qui.>> tira su col naso e continua a singhiozzare.
<< piccola, non posso farti uscire purtroppo. Non ancora , almeno. Devi risolvere il tuo problema, farti curare e poi potrai uscire. Ma prima di allora, mi dispiace ma non posso.>>
Si tira le ginocchia sul petto e ci si appoggia la testa, dondolandosi e piangendo.
<< dai, spiegami con calma perché hai fatto così. Senza piangere, però! >>
<< io non voglio che vi avvicinate a me... Non voglio mi facciate quelle cose.>>
<< perché non vuoi? Hai paura?>>
<< n...no, s...si, n...no. Non lo so!>>
Gli prendo le mani e gli alzo il viso per farmi guardare.<< di cosa hai paura? A me puoi dirlo.>>
Comincia a tremare sempre più. Sono veramente preoccupato.
<< m...mi fate paura, tutti voi!>>
Non capisco il perché!? Perché ha così tanta paura dei medici.
L'appoggio sulla mia spalla e un pò si calma, sfogandosi piangendo.
E già passata mezz'ora,  da quando si è messa sulla mia spalla e ormai si è calmata toltalmente. Non abbiamo parlato per tutto il tempo, lei ha solo pianto, accovacciandosi su di me.
<< piccola, che dici... lo mettiamo quest'ago?>>
Si alza si scatto  con il terrore sul viso. << no... ti prego!? >>
<< purtroppo devi, ma ti prometto non sentirai niente. Starò  tutto il tempo con te, non ti lascerò!>> gli affermo accarezzendogli i capelli.
<< sicuro? Non sentirò niente? E tu starai con me?>> me lo domanda con viso spento ,ma dolce. Gli sorrido e gli faccio cenno di si. Nel frattempo lo messa sul  letto, ho chiamato Alison con il pulsante che si trova in camera. Alison arriva immediatamente e gli faccio cenno di proseguire. Senza lasciarmi la mano si lascia fare tutte le terapie, senza discussioni. Brava la mia piccolina! Pian piano riuscirò a sconfiggere la corazza dentro te!














Ragazzi, fatemi sapere se vi piace la storia con un commento.
Appena possibile pubblicherò un altro capitolo😊😉







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