Parte 39

154 6 0
                                    

'Stupido Bakugo... Doveva solo rovinare la serata tranquilla che stavo passando, vero?'

Mi sentivo così infastidita e infuriata. Perché doveva menzionare o chiedere qualcosa del genere? Per quanto ne so, gli importa solo di se stesso, quindi perché arrabbiarsi o...

"Aspetta... Non dirmi che... Katsuki è geloso?!" Mi chiesi.

Smisi di camminare e mi sedetti su una roccia per prendermi un momento per pensare e mettere tutto insieme.

"Aspetta, prima che provi a dare per scontato qualcosa, lasciami solo dare uno sguardo indietro agli ultimi mesi. Allora la prima interazione a cui ho assistito tra i due è stata quando Todoroki ha bloccato il braccio di Katsuki quando ha cercato di colpirmi... Poi la seconda volta è stata quando Katsuki è sbucato fuori dal nulla e praticamente gli ha detto di andare a farsi fottere..."

Prima che potessi continuare a pensarci, una lampadina si era accesa.

"*sussulto* ASPETTA! STA DIVENTANDO GELOSO DI OGNI RAGAZZO CON CUI HO INTERAGITO. NON SOLO TODOROK!! È iniziato con Todo, poi sembrava infastidito quando parlavo con Izuku e POI mi ha chiesto quale fosse l'accordo tra me & Kaminari e infine il giorno in cui ha aiutato me & Kirishima! Dio mio! Come ho potuto essere così cieca?! Era così ovvio!! Se sta diventando geloso del fatto che io parli con altri ragazzi, per non parlare di come si comporta con me a volte, allora significa che... GLI PIACCIO? KATSUKI BAKUGO, IL PETARDO CHE CAMMINA È INTERESSATO A ME?!"

Mi alzai da dove ero seduta e camminai su e giù. Non potevo crederci. Mi ci era voluto così tanto tempo per capire una cosa del genere.

'Mi sbagliavo... È davvero cambiato...'

Continuai la mia passeggiata perché non riuscivo a stare ferma. Dopo aver camminato per circa tre o cinque minuti, mi ritrovai ad andare verso la montagna. Mi fermai a guardare ciò che mi circondava che sembrava stranamente familiare. Troppo familiare. Anche se, non ci pensai troppo dato che la mia mente era già sconvolta dal fatto che Katsuki avesse una dannata cotta per me.

'Probabilmente non più, considerando che abbiamo appena litigato...'

Dopo alcuni minuti, guardai in alto ed eccomi alla fine del sentiero di montagna. Anche se non ero sola quando salii lassù.

"Kota. Cosa ci fai qui fuori così tardi?" Chiesi

Mi guardò ma non rispose. Beh, non subito almeno.

"Perché ti interessa? Non mi conosci nemmeno." Sputò.

"Non hai ancora risposto alla mia domanda" Ribattei, non ascoltando le sue parole.

"Non sono affari tuoi. Adesso vattene." Sibilò.

'Stai calma, (T/n)... È solo un bambino... Un bambino che guarda caso ti ricorda Bakugo... Dannazione!'

"Solo perché mi stai dicendo di andarmene, non significa che lo farò. Inoltre, non prendo ordini dai bambini. Ora rispondi alla mia domanda." Risposi, senza mostrare segni di arretramento.

Kota mi lanciò uno sguardo sporco prima di alzare gli occhi al cielo e sbuffare.

"Vengo qui per schiarirmi le idee." Borbottò.

'Schiarirsi le idee?'

"Ti chiederei cosa intendi, ma ho la sensazione che tu non voglia parlarne e perché, come hai detto, 'non sono affari miei'."

Nessuna risposta. Nonostante la lunga pausa di completo e totale silenzio, non me ne andai. Invece mi sedetti vicino a lui e guardai semplicemente l'area circostante e aspettai che parlasse una volta che fosse stato pronto. Aspettai perché sentivo che LUI aveva bisogno di togliersi alcune cose dal petto. Certo, conosco a malapena questo ragazzino ma io, come modello (e hero in formazione) dovevo essere lì per lui quando ne aveva bisogno.

She's mine! - Izuku Midoriya, Shoto Todoroki, Katsuki Bakugo X Reader (TRADOTTA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora