V.

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Lui mi é entrato nella testa, ma soprattutto, nel cuore.

Quando incrociai il suo sguardo la prima volta non volli crederci, quegli occhi verdi, quai capelli scuri, quello sguardo che sfiorava il perdutamente perfetto non mi sembravano collegati alla vita terrena.
Il suo profumo diventò il mio favorito, come il suono della sua voce e la sua cadenza meridionale.

V. era così, un'anima libera, che riusciva a farti dimenticare della tua inutile esistenza attraverso i suoi gesti naturali e disinvolti.
La sua tenacia, il suo voler fare costantemente qualcosa mi fece ritrovare presto la gioia di vivere che persi tempo fa'.
Mi teneva occupata la mente, appena vedeva che con lo sguardo mi perdevo nei miei pensieri in modo indiretto cercava di sviare e farmi distrarre con qualsiasi mezzo, lui non lo sa', ma questa cosa, moltissime volte, mi salvava.

Iniziai a contare i "sei bella", ne disse così tanti che persi il conto in qualche giorno, non ricordavo più cosa si provasse a ricevere complimenti con il cuore e che trasmettevano una verità indiscutibile.

Aveva il dono dell'empatia, sconosciuta a molti, questo lo rendeva ancora più unico, anche la sua perspicacia non era da meno, avete presente le 9 intelligenze di Gardner?
Lui le possedeva pressoché tutte, riusciva in qualsiasi cosa, rendeva possibile anche L'impossibile, probabilmente perché vedeva nelle cose complicate una sfida e lui odiava perdere.

Oltre al suo essere un po' narciso, a volte, parlando a livello estetico si sminuiva, cosa che io odiavo. Credo utilizzasse la legge dell'assunzione, un po' inutile, visto il suo essere oggettivamente prestante non solo a livello fisico, ma anche in quello mentale.

Aveva una dolcezza immonda, anche se, delle volte la nascondeva, forse per paura di sembrare troppo debole, oppure perché in passato non fu tanto apprezzata.

Le sue mani sembravano le più morbide che abbiamo mai accarezzato il mio volto.
I suoi baci i più buoni, sapevano un po' di fumo e pizzicavano un po' per la sua barba, ma ne avrei ricevuti miliardi, non ne avevo mai abbastanza.

Passano le giornate e lui mi è sempre in testa, non vorrei finisca mai questa sensazione, ma se un giorno finirà farò in modo che non sparisca, perché forse ora so cosa si prova ad amare senza paura, ansia, preoccupazione e paranoie.
Grazie a te neanche un sentimento persistente come lo era la GELOSIA fa effetto, non mi dai modo di provarla e dentro di me so che il pensiero di tradirmi non ti sfiora.

Ricorderò sempre quando presi il mio viso tra le tue mani e dopo un bacio mi dissi.

"Non fare più così, che non mi dici le cose."

Lì, ho veramente capito, che di come mi sento ti importa davvero.
Ancora faccio difficoltà a parlare di ciò che provo, ma penso io debba ancora abituarmi a causa delle esperienze passate.


Grazie a lui, ritrovai me stessa, donandomi una delle più grandi vittorie della mia esistenza.

Per i più deboliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora