Jeongguk's pov
"I need save right now, can you hear me calling out?
Can you heAr me?"
-Can you hear me? , Munn
Sangue. Avevo perso del sangue dal dito. Non sarebbe affatto stato un problema, insomma tutti ci graffiamo o tiriamo pellicine, ma ero morto e quello era un problema. Come potevo perdere sangue? Era accaduto una volta nel Nowhere quando mi aveva colpito un sassolino in fronte che Taehyung aveva lanciato per sbaglio ma avevo lasciato perdere credendo avesse a che fare con tutte le stranezze che poi avevano portato alla caduta dell'aldilà. Ora, però? Non ero un angelo, ero...solo un frammento di anima, come potevo sanguinare?!
«Stai bene, Gguk?» Taehyung mi sfiorò la mano riportandomi velocemente con i piedi per terra. Strizzai gli occhi voltandomi verso il ragazzo accanto a me, mettendo a fuoco i miei sensi e cercando di allontanare per un attimo i miei pensieri vorticanti.
«Non lo so Tae. Non riesco a capire nulla.» Spostai lo sguardo davanti a me diretto alla mia famiglia. Non me l'ero sentita di andare direttamente da Atlas non appena i miei amici ci avevano lasciato. Era stata anche una mossa inconscia: ogni qualvolta avevo difficoltà in qualcosa ne parlavo sempre con la mia famiglia. Ora che non c'ero più con loro era diverso, ma ero comunque arrivato sotto la finestra di casa nostra.
Erano seduti tutti e quattro sul divano mentre guardavano la tv. Era un film che non conoscevo, probabilmente nuovo, stavano parlando con un lieve sorriso sulle labbra ma non riuscivo a sentirli. Vederli era un contrasto di emozioni: serenità e malinconia. Mi immaginai mentre uscivo dalla mia camera dopo aver passato il pomeriggio a studiare; immaginai di chiedere cosa stessero guardando e di tuffarmi a peso morto sul divano con loro lamentandomi dell'imminente compito in classe: mia madre mi avrebbe chiesto su che argomenti sarebbe stato, papà mi avrebbe rassicurato dicendo che comunque sarebbe andata sarebbe stato fiero di me, io avrei sorriso consapevole di essere fortunato ad averli poiché quasi nessun genitore era così in Asia. I miei fratelli avrebbero detto che ora dovevo smettere di pensare alla scuola e di concentrarmi sul film per svagarmi e avrebbero iniziato a raccontarmi cos'era successo fino a quel momento.
Una lacrima sfuggì al mio controllo e l'asciugai in fretta, ma sapevo che Taehyung se n'era accorto. Rimase in silenzio per un altro po', facendomi godere il momento privato, poi parlò. «Quando avevo io la tua età i film facevano cagare, immaginavo che col passare degli anni i registi sarebbero migliorati e invece fanno ancora più schifo di prima.»
Abbozzai una risata che fu un misto tra un singhiozzo trattenuto ed un grugnito imbarazzante. Tirai su col naso ed infilai le mani nelle tasche dei miei pantaloni, puntando lo sguardo a mia volta sulla televisione in salotto. «Sì posso confermarti che fanno abbastanza schifo. Sono leggermente meglio quelli stranieri, a volte. E comunque mi fa strano pensare a te come molto più vecchio di me.»
«Oh lo so, non dimostro affatto i miei quarant'anni. Sembra che mi sia fermato a ventidue, non trovi?» Mi voltai verso il ragazzo biondo accanto a me ed il sorriso divertito si allargò un tantino di più sulle mie labbra.
«Siamo passati a fare black humor sulla propria morte allora.»
Taehyung aggrottò la fronte ed inclinò la testa come un cagnolino curioso. «Black che?»
«Humor. È un termine inglese...lascia stare, sei troppo vecchio per queste cose,» sospirai in modo drammatico scuotendo la testa, rassegnato. Taehyung spalancò la bocca con fare indignato e mi diede un leggero pizzicotto sulla spalla.
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Frammenti di anime - Angel with a shotgun II [Taekook]
FanficL'aldilà è ormai crollato e le anime vagano indisturbate sulla Terra. Padroni del caos, i demoni ricoprono ogni angolo illuminato della città oscurandolo, portando alla pazzia gli umani, divertendosi con le loro vite, portando l'Inferno sul mondo te...