Ne è valsa la pena?

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Mercoledì aveva visto Enid correre nella foresta, ma non aveva altro modo di trovarla se non fare affidamento sul suo istinto. Le orme che stava seguendo potevano anche non essere quelle di Enid e quindi rischiava di finire in mezzo ad altri branchi di lupi mannari, studenti della Nevermore, fuori dalle gabbie contenitive per le loro "bravate" di Halloween.

Ma, a soli pochi minuti dalla cava dove Eudora aveva fallito, Mercoledì riconobbe una figura agitarsi nell'ombra, ma che non aveva la minima intenzione di nascondersi.
Pensò che fosse suo zio Fester, ma avvicinandosi ad esso, scoprì finalmente di aver avuto sempre ragione.
-Preside Parrols. - Mercoledì non era sorpresa di trovarlo lì e lui si mostrò alla luce della luna, come se nulla fosse.
-Andiamo Addams, so che stavi indagando su di me e hai scoperto chi sono.- L'uomo non sembrava minaccioso, solo stanco.
-Ifem, avevo ragione.- Mercoledì rischiò di sorridere, perché, quindi, la sua teoria non era errata.
-Già, la tua testolina ingegnosa ha funzionato, ma non mi importa, come non mi è mai importato.- Ifem le sorrise forzatamente e Mercoledì non poté fare altro che chiedersi perché il Preside non si stesse trasformando durante la luna piena.
-Dov'è Eudora?- Ifem sembrava interessato solo a quello.
-Intende la strega che ha letteralmente ucciso una sua studentessa e che lei, pur sapendo che era tornata, non ha pensato minimamente di difendere? - Mercoledì sputò quelle parole con sfida, il suo rancore verso il Preside era ben visibile.
-Sono venuto qui proprio per farlo, ma Eudora è una strega, lei...- Tentò di giustificarsi l'uomo, quando la ragazza lo interruppe, alzando gli occhi al cielo.
-Finché aggrediva un lupo mannaro, a lei non importava, è questo che voleva dire.- Continuò Mercoledì, seccata.
Era vero, Ifem era intervenuto solo dopo che Eudora aveva manifestato la sua volontà nel voler uccidere non sol più la lupa, ma anche altri reietti della Nevermore, per il suo grande piano. Eudora sapeva che Ifem le avrebbe fatto fare ciò che voleva, a patto che non avesse messo in pericolo i "non-lupi", per questo non aveva ucciso Ajax, ma anzi lo aveva catturato e tenuto in vita.
Mercoledì pensò che fosse quello il motivo per il quale la strega era tanto lieta quando aveva scoperto che non le serviva più uccidere un'Addams. Così Ifem non si sarebbe alterato con lei.
-Dimmi dov'è.- L'uomo era al limite della sua pazienza, ma Mercoledì lo era ancora di più.
Entrambi stavano cercando di raggiungere la persona che amavano e non si sarebbero fermati davanti a nulla.
-Solo se lei mi dirà finalmente tutto. Ogni cosa.- Lo minacciò l'Addams, cosa che funzionò, perché Ifem era già stanco dei suoi segreti da molti secoli.
-Anche io non riuscivo a trasformarmi, come Enid Sinclair. D'altronde, è sangue del mio sangue, anche se sua madre non lo accetterà mai.- Confessò Ifem, mentre si osservava e stringeva le mani, come se provasse qualche tipo di dolore alle ossa.
-Ci riuscii solo quando mi innamorai di Eudora Addams, una strega reietta, allontanata dalla nostra tribù.-
Mercoledì vide come quei ricordi lo tormentavano in volto, ma restò in silenzio, per immagazzinare quei segreti.
-Ma ero solo un ragazzino e quell'amore potente mi trasformava in una bestia che non riuscivo a controllare.-
I pensieri di Mercoledì tornarono subito a Enid.
-Sua madre... È stato lei ad ucciderla.- Lo accusò la ragazza.
-Non riuscivo a controllarmi!- Ifem la rimise subito al suo posto, alzando il tono e calmandosi subito dopo. Sembrava isterico.
-Mi odiai, odiai la mia condizione, odiai i lupi... Ma Eudora mi amava, riuscì grazie ad uno dei suoi incantesimi ad incastrare un altro membro del mio branco per quell'omicidio, ed io dovetti fuggire,abbandonando anche lei.-
Mercoledì percepì l'inconfondibile rumore di ossa che si rompevano, ma Ifem non emise un solo gemito. Riportare alla luce quei ricordi lo stava animando.

-Quando tornai per uccidere il mio intero branco, ormai facevo parte della civiltà, non volevo tornare indietro, ma Eudora, che mi aveva atteso per anni, tornò a scatenare in me quel lupo incontrollabile... Non potevo più permetterlo, altrimenti non sarei più stato riconosciuto ed ascoltato dai "normali". -
-Così, anche se l'amavo, dovetti abbandonarla di nuovo...-
-Perché non voleva essere un reietto.- Concluse Mercoledì, in tono da patetismo, ma il Preside non rispose, le sorrise e la ragazza poté vedere le sue zanne.
-Le farò solo una domanda. Ne è valsa la pena?-
-Fuggire?- Chiese lui e la sua voce era cambiata, più profonda.
-Rinnegarsi, abbandonando il proprio amore per paura di affrontarlo. - Rispose Mercoledì, come se volesse sgridarlo per aver fatto una cosa che anche lei aveva pensato di fare più volte con Enid.
Ifem non rispose di nuovo, semplicemente scosse la testa.
-Eudora è in una grotta qui vicina, prosegua in quella direzione, verso le rive.- Mentì Mercoledì, ma non le importava. Doveva allontanare quell'uomo da lei e da Enid il più possibile prima che si trasformasse. Sperò che Xavier e Bianca fossero già fuggiti dalla cava.

Quella sua oscura luce - WenclairDove le storie prendono vita. Scoprilo ora